Costiera amalfitana, immunità di gregge ma senza dirlo GLOBAL LOCAL di Gerardo Russomando Scritto domenica, 1 Novembre, 2020 16:22 Ultimo aggiornamento domenica, 15 Novembre, 2020 18:22 Il dato dei contagi in Costiera amalfitana, al 31 ottobre, è riassunto nella tabella allegata. Praticamente il numero complessivo dei contagiati viene fuori dai pochissimi tamponi (di cui non si conosce neanche un numero approssimativo) fatti nei vari comuni, con il criterio dei “tracciamenti”, negli ultimi giorni. Positivi al Covid-19 in Costiera amalfitana (dato relativo al 31 ottobre 2020) Il primo caso scoperto a Maiori Il caso di Maiori, avendo anche a disposizione il numero dei tamponi effettuati, è emblematico per capire meglio come avanza il nemico virus. Il 13 ottobre è stato scoperto il primo caso. Solo dopo meno di 15 giorni, il 26 ottobre, su 210 test effettuati erano stati individuati altri 38 contagiati. Il dato di ieri che si vede nella tabella (46 positivi più un guarito) è relativo ad un totale di 421 test di cui si conosce l’esito. Quindi la percentuale ad oggi dei positivi sui test effettuati è dell’11%. A voler applicare la stessa percentuale al numero di abitanti complessivi (5514), si arriva a circa 600 positivi. Sicuramente non è così, esattamente però come è sicuro che a Maiori ci sono altri positivi asintomatici non individuati ed isolati. A tutto questo bisogna aggiungere un’altra cosa fondamentale che in molti ancora non hanno capito. Sempre nel caso di Maiori, se è vero che sui 421 test con esito noto ben 374 sono risultati negativi, è pur vero che queste 374 persone non sono diventate affatto immuni. Insomma, chi dice che si sta provando a svuotare il mare con un cucchiaino, non sbaglia. Dall’altra parte, la politica, nonostante questo quadro, sembra fortemente restia a prendere provvedimenti seri e decisi nella direzione di un lockdown e neanche di un isolamento deciso e sicuro per i positivi (servirebbe per evitare ulteriori contagi in ambito familiare). Pertanto, se si è capito come ragiona e come agisce in questa guerra il nostro nemico, cioè il virus, si arriva facilmente alla conclusione che in tutta la Costiera amalfitana esiste un consistente sommerso di positivi asintomatici non individuati ed isolati che stanno continuando a contagiare. Se poi, a tutto questo, si aggiunge anche la considerazione che noi siamo esattamente in un contesto come la nave Diamond Princess, ovvero siamo sempre noi a girare sul territorio, si arriva alla ovvia conclusione finale che ci stiamo incamminando, di fatto, verso l’immunita’ di gregge, ma senza dirlo. Il professore Andrea Crisanti dice che questa guerra si vince nei territori.La sensazione forte è che noi stiamo pensando di vincerla negli ospedali. LEGGI ANCHE: Emergenza Covid, la Costiera amalfitana ad un bivio Youth Climate Meeting di Legambiente: l’attivismo di ogni età Paestum – Con i miei capelli bianchi mi sono intrufolata nel raduno più giovane che Legambiente organizza da 5 anni a questa parte: lo Youth Climate Meeting che si è svolto a Paestum dal 24… Unione Cronisti in Campania: nasce il comitato organizzatore Un nuovo capitolo si apre per l’Unione cronisti in Campania con la costituzione di un Comitato organizzatore che mira a dare nuovo impulso all’organizzazione e a rafforzare la tutela della libertà di stampa nella regione…. Francese, il coraggio delle parole quando i corleonesi non erano tvSIRACUSA – Ci sono voluti 44 anni, sicuramente troppi, ma alla fine la storia e la cronaca hanno dato ragione a Mario Francese. Nel giorno che ricorda il suo assassinio per mano della mafia, appena… Niente più fonti fossili nel Vallone Porto di Positano: arriva il “sole”Il simbolo dell’”autonomia energetica” in un angolo di paradiso della Costiera amalfitana, dove non è mai approdata l’elettricità. E’ arrivato nel Vallone Porto di Positano, un piccolo pannello solare, mobile, di ultima generazione, a batteria… “ImpAct for Nature”, a Paestum giovani dell’Est per l’Europa dell’ambienteUltimo aggiornamento lunedì, 20 Giugno, 2022 17:49 PAESTUM: Sono arrivati da Ucraina, Bielorussia, Armenia, Moldova e Romania, con i loro colori nazionali e la loro musica, per stare insieme ai coetanei italiani sotto l’unica…