Tu sei qui
Home > COPERTINA > Costiera amalfitana, la Restanza va a Geo e fa ascolti 

Costiera amalfitana, la Restanza va a Geo e fa ascolti 

E’ l’”altra” Costiera amalfitana, quella ancora “pazzescamente intatta” come l’ha definita Sveva Sagramola, ad essere andata  in onda su Geo, Rai3. La storica trasmissione televisiva che da più di venti anni resiste ad ogni tipo di omologazione, ha portato (giovedì 28 settembre) in diretta, un piccolo esempio di “Restanza” che arriva da Tramonti grazie all’associazione Acarbio. Dal 2009, passo dopo passo, ha incentrato la propria attività su temi portanti del programma Mab Unesco: recupero della biodiversità, tutela del paesaggio terrazzato, interazione tra uomo e ambiente. E rivitalizzazione di un’area rurale interna com’è Tramonti, il “cuore verde” della Costa d’Amalfi. In tutto ciò non può mancare un sogno: far rimanere, con il proprio esempio, quanti più giovani. E come? Portando intanto altri giovani su questo territorio, grazie a progetti Erasmus con l’Agenzia Nazionale per la Gioventù e il Corpo Europeo di Solidarietà. 

In diretta dagli studi di Via Teulada e in collegamento da Tramonti

In questi anni ne sono arrivati più di 900 anche da importanti capitali e università europee” ha raccontato dallo studio Rai di via Teulada, la giornalista Maria Rosaria Sannino, tra i soci fondatori dell’associazione. Dall’altra parte dello schermo, sempre in diretta, il collegamento da Tramonti con Antonio Di Martino, coordinatore dell’associazione, ha portato i tanti telespettatori (che hanno consentito di fare ottimi ascolti della puntata), a conoscere un esempio di recupero di terrazzamento con la realtà di un piccolo “orto comunitario”.

Qui i giovani che arrivano da ogni parte del mondo – ha spiegato Antonio Di Martino conoscono realmente com’è fatto un terrazzamento e come bisogna prendersene cura. E’ un esempio concreto che diamo di “Restanza”. Per noi è uno stile di vita, e stiamo cercando di far vedere, con le nostre attività, alle nuove generazioni, l’importanza di apprezzare le risorse che sono nelle aree rurali e di vederne un’opportunità per loro stessi. Questi giovani che sono qui, sono una testimonianza – ha rimarcato Di Martino – com’è l’esempio di Francesco, tornato dalla Grecia dopo un anno di volontariato, ed ora di nuovo qui con noi che ci sta dando una mano con le attività e i progetti. E questo è per noi un esempio di Restanza. Arrivano da ogni parte: dalla Turchia, Georgia, Austria, Armenia, Germania e attraverso i loro occhi i giovani locali riescono ad apprezzare meglio quali sono anche qui le risorse del territorio. Loro sono qui a svolgere attività che sono utili per il territorio e c’è un rapporto davvero stretto con la comunità”. Anche perché è davvero sotto gli occhi di tutti ciò che in questi anni è stato fatto: dai murali artistici (come quello nella piazza del mercato di Polvica) o di alcune aule scolastiche, del teatro. Il ripristino dell’antico sentiero di Eleonora d’Aragona. Il recupero della biodiversità locale con la valorizzazione dell’antico pomodoro Fiascone detto Re Umberto. La riscoperta di un vecchio rifugio di montagna abbandonato. Le lezioni di inglese a ragazzi e ad adulti che vogliono ancora imparare. E che magari sognano di poter dialogare più fluentemente con gli Erasmus che stanno arrivando qui ogni parte del globo. La Restanza è anche tutto ciò.

La puntata di Geo dove si è parlato di Restanza in Costiera amalfitana

Redazione
Articoli redatti dalla redazione di e'Costiera
http://www.ecostiera.it

Lascia un commento:

Top