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Urbanistica Augusta, ispezione con giallo: spunta una pec fantasma

Ultimo aggiornamento sabato, 1 Febbraio, 2025   19:37

AUGUSTA – Boom di concessioni edilizie ad Augusta, la Regione nomina tre ispettori per vederci chiaro. Ma sulle spiegazioni chieste formalmente al Comune, la storia si tinge di giallo. Con pec istituzionali ignorate, e la comparsa di caselle certificate misteriose, riguardo destinatari e finalità. Perché secondo gli atti della Vigilanza urbanistica, quelle delucidazioni sollecitate non sono mai state date. Mentre per l’amministrazione comunale risultano regolarmente inviate, da oltre un mese e mezzo. Inoltre diventa un caso anche politico il decreto ispettivo emesso il 17 luglio, da un assessorato regionale retto da Fratelli d’italia. Il sindaco Fdi, Giuseppe Di Mare, ha annunciato la richiesta un incontro chiarificatore a Palermo con l’assessora Elena Pagana. “Perché quel provvedimento è sbagliato, dato che i documenti sono stati mandati già 10 giorni dopo la richiesta di integrazioni”, fa sapere il primo cittadino. 

Regione chiede chiarimenti ma il Comune li manda a una mail che non figura nell’elenco ufficiale.

In effetti, una pec datata 28 maggio risulta inviata dalla casella istituzionale del protocollo comunale. Mentre per il dipartimento del Territorio e ambiente, a metà luglio, “ad oggi nessun riscontro risulta qui pervenuto, in ordine a quanto richiesto”. Un mistero che getta un’altra luce obliqua sulle cementificazioni fortemente contestate. Poiché il Servizio 5 aveva scritto che “per qualunque comunicazione utilizzare, esclusivamente, l’indirizzo pec dipartimento.urbanistica@certmail.regione.sicilia.it“. Invece, sulle spiegazioni circa il Lidl all’ingresso del cimitero monumentale, dall’Ufficio tecnico la risposta è stata spedita a servizio5@pec.dipurbanistica-regionesicilia.it“. E’ una destinazione certificata che non compare in alcun elenco pubblico. Infatti, per gli atti ufficiali il provider usa certmail“, con l’estensione regione.sicilia“, chiaramente separata da un punto e non tutta attaccata.

Tre ispettori regionali per andare a fondo sulle lottizzazioni a Brucoli e sul Lidl al cimitero.

Eppure il gestore ha regolarmente notificato al mittente augustano, che il suo messaggio “è stato consegnato nella casella di destinazione”. Quindi esiste, ma a cosa serve quella mail così “fuori ordinanza”? E come ne hanno avuto l’indirizzo al municipio, visto che non compare da nessuna parte? Una risposta alle inquietanti domande potrebbe arrivare dai due architetti e dal geometra spediti da Palermo, per passare al setaccio le concessioni che cambieranno radicalmente il paesaggio a Brucoli e a Monte Pergola. Investigheranno inoltre sui “progetti di insediamenti commerciali medi e grandi in zona F, destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale”. Di Mare comunque afferma che “non abbiamo niente da nascondere, perciò qualunque ispettore è benvenuto perché avrà modo di verificare la correttezza del nostro operato”. Puntualizzando a opposizione e ambientalisti, che “la nomina di un ispettore non significa l’evidenza di irregolarità”. 

Boom pratiche edilizie: Sud chiama nord si sfila dal fronte comune fra opposizione e ambientalisti.

Per 5 Stelle, Pd e Nuovo patto per augusta invece è il segnale che c’è dell’arrosto, dietro il fumo sollevato dal coordinamento ambientalista, e pompato da una minoranza dalla quale si è però sfilata Sud chiama nord. Un fronte che si era preso in aula le rimbeccate del primo cittadino.  “Caro sindaco non è vero che ‘evidentemente sono distratti, come sempre’: anzi, come sempre, i consiglieri dell’opposizione sono particolarmente attenti e vigili, specialmente se si tratta di argomenti che riguardano l’interesse del territorio”, replicano adesso Roberta Suppo, Uccio Blanco, Giancarlo Triberio e Milena Contento. I quattro consiglieri avevano integrato con proprie osservazioni la richiesta di intervento ispettivo inoltrata da Legambiente e Natura sicula, trasmessa pure alla Procura di Siracusa. Aggiungendo che “ora non ci resta che attendere serenamente e fiduciosamente l’esito dell’ispezione”. La quale a questo punto dovrà pure fare luce sulla misteriosa pec regionale, che esiste ma non si sa chi la usa. E perché.

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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