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Italia Nostra e Club Unesco: galleria Maiori-Minori, ora veri controlli

Il progetto di una galleria tra Minori e Maiori sta un po’ alla volta “emergendo” dai documenti “sotterranei” – come lo studio di fattibilità redatto dall’Anas – e improvvisamente entrando nella vita dei residenti della Costiera amalfitana. Son bastate le preliminari operazioni di trivellazioni in località Torre, nei pressi della chiesetta di San Michele, utili per poter dare l’avvio alla realizzazione del mega buco che dovrebbe traforare un intero costone in località Torre Mezzacapo, per accorgersi che non sarà “solo” una progettazione che rimarrà nei cassetti (dopo aver speso molti soldi pubblici). Gli allagamenti registrati in alcune abitazioni, così come il cedimento di alcuni terrazzamenti, segnalati il 10 novembre con un esposto in Procura di Salerno a firma di alcuni cittadini di Minori, sono già il primo segnale di fragilità di quell’area. Un sos da non sottovalutare. E intanto il “cantiere” si è fermato dopo le prime avvisaglie. Scomparse improvvisamente tabellonistica e macchinari. Manca però, come sempre, l’ ufficialità per comprendere cosa sia realmente accaduto e quali saranno i prossimi passi. 

Il sindaco Andrea Reale

Nonostante le rassicurazioni del primo cittadino, Andrea Reale, di non accettare lo studio di fattibilità dell’Anas, così come ci aveva assicurato lo scorso anno, tramite un comunicato stampa  – dichiarano le associazioni Italia Nostra e Club per l’Unesco di Amalfi il progetto sta andando avanti senza che ci sia stato un reale e trasparente confronto anche con gli stessi residenti”. Infatti, che fine hanno fatto le promesse di rendere pubblici “rendering, videorendering e grafici per favorire la rappresentazione grafica del vero progetto […] così da consentire col massimo della chiarezza un confronto concreto”?

Abbiamo sempre contrastato il progetto, pericoloso – ha dichiarato Massimo Maresca, presidente Italia Nostra Campaniae sostanzialmente inutile per il decongestionamento della Costiera, e, cosa gravissima, approvato con una variante illegittima della pianificazione paesaggistica e urbanistica dell’area”.

Il cantiere aperto per le trivellazioni in località Torre

Il Consiglio regionale Campania di Italia Nostra e il Club per l’Unesco di Amalfi condividono anche in questa fase le preoccupazioni emerse dai residenti, autori dell’esposto alla Procura della Repubblica, in cui hanno denunciato il verificarsi di “una serie di allagamenti in alcune abitazioni, dove sgorgava acqua, nonché il cedimento di alcuni terrazzamenti, prossimi al punto delle operazioni di trivellazione a seguito di alcune perforazioni di verifica e dello studio di fattibilità dell’opera, precisamente in località Torre, in prossimità della Chiesetta di San Michele”. Episodi che destano forti allarmi e che hanno spinto ancora una volta le organizzazioni no profit “a chiedere ogni tipo di accertamento, vigilanza e controllo a tutela del territorio e della salvaguardia della sicurezza e della pubblica incolumità in merito alla realizzazione di “una variante in galleria in località Torre Mezzacapo, tra gli abitati di Minori e Maiori”.

In più occasioni la posizione espressa dalle associazioni è stata, infatti, di disaccordo sull’ipotesi di modifiche da apportare alla conformazione della Strada Statale 163. Anche in questa occasione hanno ribadito la contrarietà all’intero progetto Anas della galleria Maiori-Minori. La sua realizzazione avrebbe il solo scopo di superare la strettoia della cosiddetta “curva Mezzacapo”, senza apportare nessun vantaggio, ma modificando un intero assetto geo morfologico con conseguenti pericoli. 

La Grotta dell’Annunziata (a sinistra parte dell’interno)

L’intervento potrebbe mettere a rischio non solo la pubblica incolumità di un’intera area ma anche l’integrità del complesso della Grotta dell’Annunziata, uno dei siti rupestri più interessanti della Costiera amalfitana, caratterizzata dalla presenza dei resti dell’antica chiesa dell’Annunziata, su una delle cui absidi risalta ancora, per quanto malridotto, un dipinto risalente al 1400 circa che si vuole rappresenti la prima documentazione iconografica della coltivazione di agrumi in Costiera. Nello stesso luogo ugualmente interessante è l’esistenza di un singolare laghetto d’acqua dolce situato al centro di un’ampia caverna. Per tali motivi la grotta risulta sottoposta a vincolo monumentale ai sensi della legge 1089 del 1939  con decreto ministeriale del 9/01/1990.

Secondo alcuni tecnici la natura della roccia soprastante e circostante gli imbocchi renderebbe necessaria la creazione di un’adeguata protezione contro il pericolo di distacco di massi con conseguente necessaria creazione di un “tubo” di ingresso di notevole impatto sulla veduta d’insieme di questi caratteristici scorci del paesaggio della Costa d’Amalfi.

Una fotosimulazione di una parte del lungomare di Minori durante i cantiere per la galleria

Notevole alterazione subirebbe poi il già ridotto lungomare di Minori che, come risulta dal progetto di fattibilità, verrebbe “tagliato” dalla bretella di raccordo con la creazione di aree pedonali isolate tra di loro. Per non parlare poi del periodo di cantierizzazione dell’area: praticamente sarebbe in gran parte inutilizzabile.

Così come avviene in altri luoghi che valorizzano appieno la propria identità – ribadiscono Massimo Maresca e Maria Rosaria Sannino, responsabili delle due associazioni onlus – riteniamo che in Costiera amalfitana la circolazione stradale debba adeguarsi all’ambiente unico e prezioso che caratterizza questo lembo di costa campano. È importante ricordare che la Costiera amalfitana è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sottolineando ulteriormente la sua eccezionale importanza e unicità”.

Redazione
Articoli redatti dalla redazione di e'Costiera
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