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Eboli, “Il mare di tutti” visto da Silvia con il suo gene capriccioso

Ultimo aggiornamento venerdì, 11 Settembre, 2020   09:18

Una ragazza affetta dalla sindrome di Prader-Willy e il suo rapporto con il mare, con le giornate estive rese più belle grazie ad un’iniziativa del Comune di Eboli che ha reso un tratto di spiaggia libera un luogo senza barriere architettoniche e che accoglie “persone speciali”. Le sensazioni di Silvia raccolte attraverso un colloquio fatto con la zia. E che lei ha tramutato in un “tema” tutto da leggere…

Tema

Parla un po’ di te e racconta di una giornata al mare.

Svolgimento

Mi chiamo Silvia ho sedici anni e sono una ragazza speciale. Almeno così mi dicono, anche se non capisco proprio perché. Sono bella sì, ma io sono normalissima!

Sarà che ho un gene capriccioso e per questo ho una sindrome che si chiama Prader –Willy, una malattia genetica rara che qualche “problemino” me lo dà, ma io sono lo stesso tanto felice e ho tante passioni. Vado a scuola, dovrò frequentare il secondo anno del Liceo artistico Carlo Levi di Eboli. Frequento il centro Elajon dove svolgo tante attività e poi ho un grande amore per gli animali: ho un pony, due cani che si chiamano Lola e Chira e i conigli, che in questi giorni hanno avuto anche i cuccioli.

Ho una famiglia bellissima con mamma, papà e le mie sorelle che mi vogliono tanto bene e se anche qualche volta divento “assillante” loro mi perdonano sempre.

Ma la mia passione più grande è l’acqua!

Il mare visto con gli occhi di Silvia

Adoro il mare. Da qualche anno però non ci vado perché per me non è sempre facile e quando la sabbia diventa bollente, io proprio non ci riesco a camminare e così ci rinuncio. Ma quest’anno mia zia ha sentito che a Eboli c’è una spiaggia per le persone speciali come me! E allora abbiamo deciso di andarla a scoprire! Così di buon mattino, dopo che ho fatto colazione lei mi è passata a prendere, e via. Si va al mare!

Le indicazioni ci portano sulla litoranea di Eboli: Sp 3 Mare per tutti.

Le indicazioni stradali che portano al “Mare per tutti” di Eboli

“Che bello!” esclamo continuamente!  “Ma è vero, Lella, che possiamo entrare con la macchina?”

Si, Silvia – risponde mia zia – gli altri, quelli “normali” si fermano prima della catena a noi invece che siamo “speciali” ci danno un PASS e possiamo portare la macchina fin davanti al lido, così non ti devi affaticare sotto il sole”.

Arriviamo e delle persone gentilissime ci chiedono se vogliamo l’ombrellone o il gazebo. Per noi è tutto gratuito. Noi scegliamo il gazebo perché abbiamo notato che tutti i gazebi sono collegati da una pedana di legno che porta direttamente al mare, così che io non debba camminare sulla sabbia bollente!

Che bello, Lella!”. Esclamo ancora. “Tutto perfetto e sistemato!”. Il mare poi, mi sembra una tavola! E di fronte, mi spiega Lella, c’è la Costiera amalfitana e quando il cielo è limpido si può vedere anche Capri!

Silvia mentre nuota dinanzi alla spiaggia di Eboli

Che bello!”, esclamo ancora. Vado! Mi tuffo e comincio a nuotare. Mi hanno insegnato al centro Elajon, dove in inverno vado in piscina.

Sono un pesce d’acqua – dice mia zia “e dice che se non la smetto di nuotare va a finire che arriviamo in Sardegna!” Così decido di essere un poco più prudente perché il mare di Campolongo è pericoloso, è traditore perché ci sono le correnti che ti possono portare al largo e poi non riesci a ritornare a riva!

Le conchiglie raccolte da Silvia

Dopo il bagno raccogliamo un po’ di telline e conchiglie e poi ci riposiamo sui lettini. Ci mangiamo una pera per spuntino, io di frutta ne posso mangiare!  Chiediamo se posso fare la doccia.

Certamente!” mi rispondono. E così mi ritrovo in una grande doccia tutta di legno, bella, grande e spaziosa, così per me non c’è difficoltà.

Bello Lella!”, esclamo ancora! “E’ tutto perfetto! E’ tutto pulito!”. Ma domani veniamo? “Certo Silvia”, mi rassicura mia zia. Poi ci dicono che si attiverà anche una colonia e io sono felicissima.

Che giornata speciale!

Silvia e la sua giornata speciale al mare

Com’è importante che le persone che come me hanno qualche “problemino” hanno la possibilità di avere una spiaggia con tutte le comodità. Così non ci innervosiamo e veramente il mare diventa rilassante.

Improvvisamente mi viene un pensiero: ”Lella. E se l’anno prossimo questo lido non c’è più?”

“Tranquilla Silvia” – mi rassicura mia zia – “ci sarà sempre e diventerà sempre più bello. E come ha detto Generoso Di Benedetto, il disability manager del comune di Eboli :” Questi diritti non vanno elemosinati, verranno messe in campo una serie di azioni di sensibilizzazioni così con l’aiuto di tante associazioni questa realtà diventerà sempre più importante”.

Che bello Lella!”. Esclamo ancora. Voglio dire grazie a queste persone che hanno pensato a noi.

Va bene Silvia, dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale e il sindaco Massimo Cariello che nella sua azione non si è dimenticato delle politiche sociali, e questo progetto è davvero una grande cosa”.

Un angolo della spiaggia libera di Eboli, nell’area “Il mare di tutti”

Va bene Lella! Grazie che mi hai portato a questo lido”.

Grazie a te Silvia, del privilegio che mi offri con la tua dolcezza, gioia ed entusiasmo anche per le piccole cose.

Che bello, Silvia!” Esclamo adesso anch’io.

Silvia Dell’Orto (nipote) e Antonella Dell’Orto (*biologa/contadina/zia)

Silvia e Antonella Dell’Orto sulla spiaggia di Eboli, in una giornata “speciale”

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