
Anche in Campania, come nel resto d’Italia (dal lago Laveno in Lombardia al fiume Belice di Castelvetrano in Sicilia) è arrivata la quindicesima edizione della Goletta dei Laghi. Da anni i volontari navigano lungo gli specchi d’acqua per denunciare e far conoscere tutto ciò che minaccia la salute dei bacini lacustri italiani: scarichi non depurati e inquinanti, cementificazione, incuria, inquinamento da microplastiche, abbandono.
Questa volta ad essere sotto la lente di ingrandimento sono stati il lago Patria, tra i comuni di Giugliano e Castelvolturno (in provincia di Caserta), e il lago del Matese ai piedi del monte Miletto.
Il viaggio di Goletta dei Laghi quest’anno (causa Covid-19) ha avuto una formula diversa all’insegna della partecipazione più attiva dei cittadini, e più spazio a citizen science e territorialità. Un team di tecnici e volontari dell’associazione ha svolto i campionamenti in prossimità delle sponde del lago. L’ufficio scientifico dell’associazione ambientalista si è occupato della formazione e del coordinamento dei volontari per scoprire le situazioni più critiche di inquinamento legate alla cattiva depurazione dei reflui. La missione di Goletta dei Laghi resta infatti quella di non abbassare la guardia sulla qualità delle acque e sugli abusi che minacciano le coste.

Nella tappa di Lago Patria
Con l’evento “Insieme per il Lago” ha preso piede la presentazione da parte del Circolo Legambiente di Giugliano “Arianova” di alcuni dati preliminari riguardo le condizioni di salute del lago Patria e la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione tra il Circolo di Legambiente ed Ente Riserve Naturali Foce Volturno, Costa di Nicola, Lago di Falciano; con il supporto per la ricerca scientifica dei Dipartimenti di Biologia, Scienze Chimiche, Scienze della Terra, Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli e C.N.R. – ISMAR.
A San Gregorio Matese
Sulle sponde del Lago Matese (il 1 agosto) oltre alla presentazione dei risultati delle analisi microbiologiche, le attività dei laboratori didattici con i bambini, anche un’attività di canoa sul lago. E l’auto costruzione dell’installazione “Floating Earth” con “legambientini matesini”, insieme ad alcuni giovanissimi volontari del Liceo Scientifico di Piedimonte Matese. L’altro aspetto da evidenziare è anche quello della storia dei luoghi. E così gli educatori ambientali di Legambiente Città Flegrea, sono sempre pronti a portare i visitatori alla scoperta dell’evidenze archeologiche, dei miti, delle leggende e delle specie floreali e faunistiche della Macchia Mediterranea del misterioso vulcanico Lago d’Averno che si trova nel comune di Pozzuoli.
Il monitoraggio dei laghi, così come quello del mare, dovrebbe essere costantemente svolto. Sono risorse che apportano benefici ambientali e anche economici.
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