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B&B Costiera amalfitana: Comuni facciano sinergia o non ci sarà turismo

Ultimo aggiornamento sabato, 30 Maggio, 2020   23:56

I comuni della Costiera amalfitana devono smettere di avere una posizione individualista se si vuole superare la fase post pandemia che ha causato un azzeramento turistico in tutte le località. Paventiamo il rischio di nuove povertà”. 

A dirlo durante un’intervista nello speciale Coronavirus di Radio Divina è il presidente regionale Abbac della Campania, Agostino Ingenito, mettendo in risalto anche un po’ di cifre e numeri di mancate presenze. Ha il polso della situazione in termini anche di perdite economiche di quello che è il settore più trainante della regione.

Agostino Ingenito, presidente Abbac Campania

Iniziando dai 35 milioni di euro in meno. E’ infatti la cifra che secondo l’Abbac ha perso la Campania nel settore turistico  durante il lockdown di marzo e aprile. Con circa 600.000 presenze in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per l’extralberghiero è pari al 96%. Un vero tracollo. 

Solo in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina sono 350 le strutture che fanno parte di questa associazione (con due delegazioni a Sorrento e a Minori) che da vent’anni rappresenta bed and breakfast, affittacamere, case e appartamenti per vacanze.

“L’innovazione ricettiva in Costiera amalfitana è stata quello dell’extralberghiero – ha spiegato Agostino Ingenitoche ha rappresentato anche la possibilità di una stagione più prolungata soddisfando l’esigenza di un nuovo viaggiatore che preferisce più un turismo individuale e low cost”.

Se nel frattempo c’è stato un proliferare di queste strutture (rendendo in molti casi impossibile per gli stessi residenti affittare una casa, perché ormai se ne trovano davvero poche) c’è l’altro aspetto sottolineato da Ingenito, che conosce bene sia la realtà che il territorio: “Questo ha consentito però importanti redditi a diverse famiglie della costiera che vivono di turismo, estendendo una grande opportunità anche in borghi dove sarebbe stato impossibile costruire nuovi alberghi. Si è garantito così anche un indotto che non ci sarebbe stato per molte persone. Nel corso degli anni, è vero, c’è stato un proliferare delle strutture ma è anche coinciso con un minor reddito delle famiglie della Costiera che hanno intravisto in questo settore una possibilità. Ora purtroppo si prevedono nuove povertà anche in territori come la Costiera amalfitana”.

Delle 600.000 presenze in meno (solo per marzo e aprile), già solo un terzo era diretto sulla Costa d’Amalfi.

 “Ci sarà un problema serio per molte piccole imprese, b&b, per agenzie turistiche, tutte senza un reddito. Il rischio della chiusura è evidente”. 

E per il post pandemia?

Un B&B a Positano

Ci sarà un decremento notevole rispetto al mercato dell’anno precedente – afferma Ingenito con voce rattristata – sarà un turismo interno, e questo significa anche un cliente italiano che dovrà avere a disposizione strutture ricettive sicure che rispondono a misure sanitarie restringenti che porteranno ad una moria di piccolissime strutture. Chiediamo alla Regione un contributo a fondo perduto per queste imprese. Chiediamo un sacrifico anche ai comuni della Costiera amalfitana per aiutare il comparto, hanno avuto un grande beneficio in questi anni con la tassa di soggiorno. I comuni della Costiera dovranno smettere di avere una posizione individualista. Ricordo che la Costiera ha un riconoscimento importante che è quello dell’Unesco, non ci abbiamo fatto una bella figura già con tutte le frane che si sono verificate lo scorso anno che hanno dimostrato come il territorio abbia un grave dissesto idrogeologico e sia senza controllo”. 

Quindi, tutto spazzato via per questo 2020, stagione ormai compromessa?

Purtroppo sì e con un futuro assai incerto per centinaia di famiglie che rischiano ora di scivolare nella povertà senza alcun sostegno – continua Ingenito – chiediamo per questo motivo l’istituzione di un fondo di garanzie per tutta la filiera turistica e misure come credito agevolato, finanziamenti per aggregazioni e reti di imprese e contributi di sostegno per i gestori, integrativi del reddito, oltre che precise agevolazioni per l’adeguamento strutturale e di servizi per le prescrizioni sanitarie a cui attenersi per garantire ospitalità sicura”

Tutto azzerato. Ora bisognerà ricominciare daccapo. Sperando di non fare di nuovo gli stessi errori.

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Redazione
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