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Addio a Ferlinghetti, con Casa della poesia portò i suoi versi ad Amalfi

Ultimo aggiornamento mercoledì, 24 Marzo, 2021   14:55

Tutto quello che ho sempre voluto fare era dipingere luce sui muri della vita”.

La frase è di Lawrence Ferlinghetti, il poeta fondatore della City Lights Booksellers and Publishers, morto all’età di 101 anni, ricordato così da Feltrinelli, editore che ha pubblicato in Italia gran parte dei suoi libri. E non si contano i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della cultura non appena la notizia della sua dipartita si è diffusa. Lutto anche a Casa della poesia di Baronissi che da anni promuove sul territorio la poesia internazionale e che ha più volte ospitato presso la sua casa aperta ai poeti, anche Ferlinghetti: “Era un amico di Casa della poesia. E dei nostri progetti. Riposa in pace caro Lawrence”. Era molto legato a questo centro culturale che ha portato in Campania tanti grandi autori.

Ad Amalfi arrivò nel 2020

Il manifesto “Parole di Mare”, luglio 2000, Amalfi

Ancora si ricorda l’iniziativa nel 2000 di “Parole di Mare” che vide arrivare ad Amalfi, in occasione del centenario della nascita di Salvatore Quasimodo, insieme a Jack Hirschmann, Ira Cohen, Agneta Falk, anche l’allora ottantenne Lawrence Ferlinghetti. Presso il duomo di Amalfi, incantò con i suoi versi. Portò così un po’ di Beat Generation anche in Costiera amalfitana, con i suoi 40 libri, 60 dipinti. Così come a Salerno, Napoli, Reggio Calabria. Nel 2007 insieme a Jack Hirschman è stato protagonista a Salerno dell’evento “Altre Americhe”. L’imprenditore della controcultura scoprì Jack Kerouac e pubblicò L’Urlo di Ginsberg. Si definì “poeta e folle, peccatore e  viaggiatore assurdo”. Per lui la poesia era “La distanza più breve tra due esseri umani“. Aveva detto: “Non posso morire finché c’è Trump”, e così è stato.

La sua libreria a San Francisco

La libreria di Ferlinghetti a San Francisco

La sua libreria nella West Coast americana, rimane ancora oggi uno dei posti più belli di San Francisco. C’è la stanza dei poeti, con foto, ricordi. Da City Lights partivano tutte le manifestazioni per la pace e per i diritti civili. E lui era sempre presente. “Little Boy” è il suo ultimo libro pubblicato nel 2019, alla soglie dei cento anni, è un memoir, un autoritratto in prosa. Il suo attivismo politico, la sua animazione di movimenti culturali d’avanguardia, insieme al suo essere un personaggio dalle mille sfaccettature, rimarrà per sempre il suo tratto d’istintivo. Ha ispirato generazioni di scrittori ed artisti, lui che si definì: “poeta e folle, peccatore e viaggiatore assurdo”.

Redazione
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