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Mpa, Opa su Augusta e Tribulato: pronto il gruppo con 5 consiglieri

AUGUSTA – La “Siracusa autonomista” di Raffaele Lombardo e Peppe Carta sceglie la “frontiera” di Augusta, per lanciare la corsa del Mpa verso la conquista del centro moderato. Con un occhio alle europee, dove cerca alleati alla pari, o almeno dignitosa ospitalità per una sua candidatura di riferimento. E l’altro occhio alle amministrative 2025, dove conta di arrivare con un gruppo consiliare irrobustito a Palazzo San Biagio, e una segreteria cittadina ben strutturata. L’ex presidente della Regione e il suo deputato regionale, nonché sindaco di Melilli, lo hanno fatto intravedere chiaramente nell’assemblea provinciale del 30 settembre mattina. Riunita opportunamente a “Città della notte“, che amministrativamente ricade al limitare del Comune melillese, ma nell’immaginario collettivo orbita in quello augustano. E la convention non ha deluso quella politica megarese che, pur sfruttando più o meno proficuamente la collocazione in maggioranza, è in cerca di una sua autonomia. Soprattutto dal “fratello d’Italia in sonno” Giuseppe Di Mare, e dalla sua sindacatura sempre più in solitario. A fare da bandiera del vento che tira è la presenza di Biagio Tribulato al tavolo della presidenza, accanto i leader del Movimento. L’assessore alle Politiche sociali, nonché vicepresidente del consiglio comunale e capogruppo consiliare del Misto, comunque è in buona e qualificata compagnia. Perché fra il pubblico marcano presenza i colleghi di giunta Pippo Spanò, che finora era l’unico autonomista avvicinatosi alla certificazione doc, e Giuseppe Montalto.

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Movimento per l’autonomia, Carta: entro l’anno presenza forte in consiglio e nella giunta.

Alessandro Di Mauro, Antonio Bonafede, Peppe Carta.

Con tre assessori su sette dell’amministrazione Di Mare presenti in sala, i consiglieri Roberto Conti e Giuseppe Assenza quasi fanno pleonastico pendant all’ambizione Mpa di essere protagonista ad Augusta. Tant’è vero che l’onorevole melillese non ci gira intorno più di tanto. “Questa è stata solo una riunione fra addetti ai lavori“, dice eloquentemente Carta, annunciando che il bello deve ancora venire con una presentazione ufficiale come si deve. Nel frattempo, “il Movimento per l’autonomia avrà una buona rappresentanza nella giunta comunale e un gruppo consiliare molto forte a San Biagio”. Quanti, e quando? “Almeno cinque, ed entro l’anno”, risponde il sindaco-deputato. Negli ambienti a lui vicini si racconta che avrebbero potuto essere anche di più, ma la fila sarebbe stata scremata per partire con basi solide riguardo immagine, e soprattutto affidabilità politica. Sotto questo profilo, esordisce ufficialmente il nuovo coordinatore cittadino Seby Pustizzi, già indicato assessore da Massimo Carrubba nello sfortunato tentativo del tris da sindaco. Da mesi circolava voce di questa carica, conferita in un momento particolarmente delicato e perciò tenuto in pectore fino a ora, visto che gli autonomisti sono divisi fra scelte di dura lotta o di sfumato governo.

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Pustizzi, un coordinatore stretto fra gli assessori e “L’edicolante” leader del dissenso social.

Massimo Carrubba e Seby Pustizzi.

Emblematico che nel capannello augustano a fine convention, pur fra tanti assessori e consiglieri, a tenere banco ci sia pure Domenico Tringali. Cioè quell’ex segretario Udc, da sempre vicino al sindaco-onorevole melillese, che col nome di battaglia L’edicolanteè diventato su Facebook un punto di riferimento politico-satirico per il dissenso “all’amministrazione di Pinocchio e Geppetto. Stretto fra amministratori nella maggioranza e mordaci oppositori sui social, il nuovo coordinatore cittadino fa slalom. “Un ottimo segnale perché tutto contribuisce alla democrazia“, risponde Pustizzi, alla domanda sulle presenze di Palazzo che teoricamente hanno altri bollini. Soprattutto quella di Tribulato, che sul bavero tiene appuntato il logo di Attivamente anche se siede da protagonista al tavolo Mpa. “Sono stato invitato da Carta per portare il contributo alle azioni sociali sul nostro comune territorio“, dice l’ assessore, nonché vicepresidente del consiglio comunale, nonché capogruppo consiliare. Questo consigliere uno e trino, uscito dalle ultime comunali come il più votato di sempre da quando c’è la preferenza unica, è molto netto nel dire che “non appartengo al Movimento per l’autonomia ma siamo vicini per dialogare”. Il plurale maiestatis estenderebbe il concetto anche alla sua lista civica di provenienza, tant’è vero che alla riunione-conta non si è fatta vedere la sua compagna di banco consiliare, Margaret Amara.

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Tribulato: la mia è presenza istituzionale di cortesia. Bonafede: però era una riunione interna.

Michela Italia, Biagio Tribulato, Raffaele Lomabrdo.

Per l’assessore-vicepresidente-capogruppo espresso da Attivamente, quel suo passaggio a “Città della notte” è quasi una cortesia istituzionale, uno dei tanti atti di presenzialismo senza particolare significato politico. Eppure Antonio Bonafede, responsabile organizzativo provinciale del Mpa, dice altro sulla natura della riunione:“Era una riunione strettamente interna, riservata agli addetti ai lavori, per la quale non era nemmeno prevista la presenza della stampa: a lei chi l’ha invitata?”. Evidentemente qualcuno “interno e ristretto” sarà stato, considerato che il luogo fuori mano non si presta a cronisti imbucatisi passando per caso davanti a una notizia. Perché per gli augustani la notizia c’è, non solo per la presenza prestigiosa dell’ex governatore Lombardo, e di Tribulato che gli siede di fianco la tribuna oratoria. Ma anche perché fra il pubblico spicca Nicky Paci, riferimento in provincia di Noi per l’italia, da qualche mese nominato al vertice della partecipata Melilli servizi. Per quel partito di Maurizio Lupi c’è anche il coordinatore cittadino, Giuseppe Garilli. Mentre l’ex sindaco Carrubba forse presenzia più nella veste di capo gabinetto nel Comune melillese, che in quella di esponente politico. Moderati dalla giornalista Michela Italia, i lavori hanno visto interventi significativi. Come quello del sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, che dopo si è allontanato per badare alla sagra del miele. O quello dell’onorevole Fabio Mancuso, responsabile degli Enti locali. O quello di Alessandro Di Mauro, presidente del consiglio comunale siracusano.

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Lombardo, sirene a Forza italia e ricerca di soci a 360 gradi per alleanze di scopo alle europee.

Raffaele Lombardo.

Lombardo ha assurto quella elezione nel capoluogo di provincia a simbolo del Mpa, che non si piega a fare il vaso di coccio nel centrodestra. “A Siracusa abbiamo fatto bene a rompere e a dialogare”, dice dal pulpito l’ex presidente della Regione. Che ora sta nella maggioranza a sostegno del successore, il forzista Renato Schifani, nella quale però “tante cose si devono aggiustare”. Sottolinenando che “se c’è da differenziarci sul piano della politica regionale, non dobbiamo farcene scrupolo”. Lancia pure un’Opa su Forza italia. “Silvio Berlusconi non c’è più e questo vuol dire tante cose, lì c’è uno sbandamento che ci consente di recuperare classe politica e consensi”. Scartata per una federazione autonomista con l’ingestibile Cateno De Luca, al Movimento lombardiano resta il cerino in mano per Strasburgo. “Alle europee che facciamo dei nostri voti, li dobbiamo regalare?”. Certo che non si può, perciò manda messaggi a 360 gradi per potenziali alleanze di scopo. Quindi “l’autonomia differenziata è un rischio”, ma anche no, perché “il problema è il centralismo di Roma”. Il premierato “va a scapito della democrazia rappresentativa“, però c’è il via libera “se si accompagna alla reintroduzione delle preferenze per i parlamentari”. Sulla privatizzazione dell’acqua e della depurazione, invece, non ci sono oscillazioni:“Andiamo avanti con l’impostazione già adottata”. Per parlare poi delle relative bollette salate, tanto ci sarà tempo dopo le elezioni.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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