La Terra dei Fuochi, luogo scelto da Papa Francesco tra i più inquinati d’Italia GLOBAL LOCAL PRIMO PIANO di Marta Manzoni Scritto martedì, 11 Febbraio, 2020 08:00 E’ una notizia che i cittadini e le associazioni ambientaliste, che da anni si battono per la “Terra dei Fuochi” hanno appreso con particolare gioia: Papa Francesco sarà nei prossimi mesi in un territorio tra i più martoriati d’Italia, diventato simbolo di una terra abbandonata e che soffre a causa dell’inquinamento. E’ il triangolo della morte (così noto) compreso tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano. La data è stata già fissata: il 24 maggio 2020 il Papa si recherà ad Acerra, in occasione del quinto anniversario della Laudato si’ sulla cura della casa comune. “Con enorme gratitudine accogliamo la notizia del ritorno in provincia di Napoli di papa Francesco, visiterà la martoriata Terra dei Fuochi per esprimere la propria paterna vicinanza ad una comunità sofferente, in cui i lutti dovuti a malattie legate all’inquinamento sono ormai quotidiani“. Lo ha affermato il presidente delle Acli di Napoli, Maurizio D’Ago, che prosegue: “La visita, che cadrà nel quinto anniversario della pubblicazione dell’enciclica ecologica di Francesco, la Laudato Sì’ sarà utile anche per rimettere al centro del dibattito politico e sociali i temi del rispetto del Creato, della salute per tutti, della bonifica ambientale, che dalle nostre parti pare non essere mai realmente partita. Lo si deve alle tante famiglie che vorrebbero solo vivere in una terra salubre e a cui questo diritto viene negato.” Papa Francesco sarà in visita ad Acerra il 24 maggio 2020 Una rappresentanza dell’associazione dei lavoratori napoletani partenopei parteciperà all’ evento e, in particolare, alla messa che il pontefice celebrerà all’aperto ad Acerra, e dove incontrerà anche alcune famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale, oltre ai sindaci. “Papa Francesco – si legge in una nota della Diocesi di Acerra – sceglie di celebrarne l’anniversario della Laudato sì, il prossimo il 24 maggio 2020 ad Acerra, proprio al centro di quei territori inquinati tra Napoli e Caserta, sorvolando i quali nel 2014 – ha detto il Pontefice in un libro intervista – fu “un fatto puntuale”, che “mi commosse, e da allora fu un crescendo attraverso le notizie, una presa di coscienza lenta”. Sarà l’occasione anche per ricordare tante altre terre dei fuochi d’Italia. E ce ne sono da nord a sud. La Terra dei Fuochi finalmente diventa problema nazionaleCampania, l’ennesimo grido d’allarme nella terra dei fuochi Corte Europea boccia l’Italia: Terra dei Fuochi è emergenza assoluta L’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti Umani (Cedu) per non aver protetto i suoi cittadini dall’avvelenamento di falde acquifere e terreni, riconoscendo una responsabilità che va ben oltre i confini della Campania. Le aree interne del Paese: una risorsa strategica da valorizzareTra il 2002 e il 2022, più di 330 mila giovani hanno lasciato le aree interne, secondo ISTAT. La mancanza di politiche giovanili adeguate sta accelerando un processo di desertificazione demografica. La situazione è particolarmente critica al Sud e in Sicilia, ma anche in Campania con il Cilento e la Costiera amalfitana Autore Marta Manzoni Visualizza tutti gli articoli