Lungo la Salerno Reggio Calabria il “giallo” e il pane di Trecchina PRIMO PIANO TERRITORI di Antonella Dell'Orto Scritto venerdì, 27 Maggio, 2022 20:17 Ultimo aggiornamento lunedì, 20 Giugno, 2022 18:06 Lungo il tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, in questo periodo dell’anno il giallo della ginestra fa capolino di qua e di là. Di questa pianta in passato se ne facevano i corredi delle donne calabresi, essendo essa una pianta tessile. L’Unical, l’Università della Calabria con sede ad Arcavacata di Rende ne ha fatto diversi progetti fino a mettere a punto un brevetto per la sua tessitura in maniera industriale. Un nuovo brevetto per un impianto che consente di estrarre in modo eco compatibile fibre naturali destinate all’industria della moda, dell’arredamento o ad altre filiere produttive. Potrebbe essere un bel modo di riprendere l’economia delle cosiddette “aree interne”. Questi pensieri corrono insieme alle nostre scorribande sul tratto Eboli- Cosenza e ritorno. Da Crotone a Paola La camionetta con i prodotti locali calabresi Questa volta però il ritorno si fa attraversando la catena appenninica che da Rende porta sul mare. La superstrada che va da Crotone a Paola collega il mar Ionio al mar Tirreno. Attraverso un polmone verde e in questa stagione (siamo al 22 maggio), il verde è ancora più verde ed è un tripudio della biodiversità. Dai boschi esplodono le fioriture che lambiscono i bordi della strada e i grappoli dei fiori di acacia, i fiori che sembrano filigrana del sambuco e i fiori rosa della valeriana. Sembra di attraversare una montagna di frittelle, visto che questi fiori pastellati e fritti sono una vera leccornía. La scisa Attraverso la galleria della Crocetta e il paesaggio mi accoglie con sullo sfondo la vela bianca di una barca che mi sembra sospesa tra cielo e mare. Superata la Crocetta comincia la discesa che mi porterà a Paola. Ecco che compare l’immancabile camionetta che vende i prodotti locali. La sosta è d’obbligo. Carmelo produce a Fuscaldo personalmente i prodotti che vende e testimonianza ne sono le mani. Il pomodoro Belmonte Alla “scisa” di Paola non puoi non comprare. L’origano é il più profumato della costa tirrenica considerando che viene raccolto proprio su queste colline che godono della brezza odorosa che sale su dal mare. Un pomodoro di Belmonte, del peso di circa 1 kg, e 2 cipolle rosse di Tropea compongono il nostro piccolo tesoretto. Riprendiamo la strada, il tempo non è bello come ci aspettavamo e, nonostante attraversi spiagge dove varrebbe la pena fermarsi: Lampetia di Cetraro, Cittadella del Capo, Diamante, Cirella, fino ad arrivare a Praja dove la vista dell’isola di Dino ogni volta ti toglie il fiato tanto che è bella, ma non mi viene voglia di fermarmi e proseguo. La valle del Noce La giovane salumaia lucana che propone prodotti tipici del territorio È ora dell’aperitivo e non possiamo non fermarci lungo questa risalita: Il Ritorno è il posto dove si decide di fare sosta. Chiediamo un piccolo panino, ma qui di piccolo non c’è niente e la salumaia propone una ciabatta di semola. Chiediamo poi di farcirla con formaggio e affettato. E’ quasi un test al quale sottoponiamo spesso i salumai e troppo spesso loro ci propongono: galbanone e salame Milano? Questa volta però è diverso: caciocavallo e schiacciata, da scegliere se dolce o piccante. Il pane di Trecchina inserito nei Pat della regione Basilicata Maria Rosaria è una giovane ed entusiasta salumaia lucana. Ne apprezziamo il voler proporre solo produzioni locali. Acquistiamo anche una pagnotta di pane di Trecchina, inserito nei Pat della regione Basilicata e quindi riconosciuto come pane tipico tradizionale. Al nostro rientro con il pomodoro di Belmonte, la cipolla di Tropea e l’origano della scisa, avremo tutti gli ingredienti per preparare il nostro piatto preferito in estate. LEGGI ANCHE: Cilento, Ascea dalle 8 alle 20: negli appunti di una paesologa