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Cilento, Ascea dalle 8 alle 20: negli appunti di una paesologa

Ultimo aggiornamento domenica, 27 Marzo, 2022   20:44

Zia mi accompagni? Devo fare il mio servizio in farmacia dalle 8 del mattino alle 8 di sera. Tra tutti ho pensato a te, perché so che non ti annoierai”.  Direzione Ascea, Cilento

Partiamo da Eboli alle 7 del mattino. Il traffico sulla Statale 18 ci indica che ce ne sono di pendolari che la mattina si spostano su queste strade. Arriviamo ad Ascea capoluogo, giusto in tempo per timbrare il cartellino: ore 8,29.

L’approccio paesologico

La farmacia di Ascea

Chiedo alle persone del luogo, cosa c’è da vedere? risposta classica: “Qua non c’è niente“.  M’incammino seguendo le indicazioni “centro storico”. Mi accoglie il silenzio e i profumi propri dei centri storici, con gli uccellini che trovano riparo nelle grondaie. E questo non è niente? 

Da Ascea antica a Fiumicello

Da Ascea un sentiero conduce fino alla spiaggia di Fiumicello

Il secondo oriundo mi indirizza verso un sentiero che, direttamente dal centro antico di Ascea scende giù al mare, sulla spiaggia di Fiumicello. Seguo le indicazioni. Un bel sentiero immerso nella macchia mediterranea, si imbocca dalla strada che collega Ascea a Pisciotta. Sono le 9 del mattino, non arrivo fino alla spiaggia. Sono sola e se mi slogo una caviglia, chi mi recupera? Mi inebrio del profumo che viene dal mare e mi godo il panorama con Capo Palinuro sullo sfondo. 

Sosta con i sapori tipici

Silvia Chirico, Ascea Marina

Si è fatta una certa ora, decido di scendere alla Marina. Vado a fare colazione da Silvia, la mia amica del caseificio ChiricoBocconcini affumicati e taralli con sesamo. Silvia mi raggiunge e così trascorriamo in paio d’ore in una conversazione fitta fitta. Sono tante le cose che ogni volta dobbiamo dirci. Essere donne ed essere impegnate nelle imprese di famiglia ci accomuna.  La sua è un’impresa di famiglia con il padre che ha avviato il tutto, e lei con i fratelli che porta avanti questa splendida realtà del Cilento. La mozzarella nella murtella è il prodotto distintivo.

Bocconcini e taralli con sesamo

Da quest’anno promuovono un nuovo prodotto: cuor d’olio. La mozzarella, regina della nostra tavola, incontra l’olio extra vergine di oliva, che della tavola mediterranea ne è il principe, quando poi l’olio è quello di Michelangelo Marsicani, il connubio non può che essere esplosivo. Una innovazione tecnologica, che Silvia mantiene segreta. L’olio nella mozzarella: entrambi gli elementi restano  definiti nelle loro caratteristiche e solo quando la affetti si sprigiona un profumo intenso che si ricongiunge all’assaggio in un’esperienza sensoriale unica nel suo genere. 

Tappa al Parco archeologico di Elea Velia

La Porta Rosa nel Parco Archeologico di Elea Velia

Sono piacevolmente sorpresa, pur essendo in febbraio e infrasettimanale, il Parco è fruibile e molti sono gli addetti tra la biglietteria e gli operai impegnati nei vari cantieri in lavori di messa in sicurezza. Una splendida ragazza ci farà da guida partendo da La Porta Rosa. Ci vuole fiato per fare la guida. Lei cammina e parla, parla e cammina. Ci racconta tantissime cose, di questa antichissima città, fondata dai Focei sfuggiti dall’Asia minore nel 540 A.C. Che prese il nome di Elea in età classica, Velia in età romana. Un sito molto grande e importante, le mure di cinta racchiudono un territorio di 90 ettari. Una città più popolosa di Paestum, si pensa che avesse 30000 abitanti, in confronto a Paestum che ne contava 12000. Gli ultimi scavi hanno portato alla luce le mura del tempio più arcaico, risalente al VI secolo a.C, con ceramiche dipinte e un cumulo di armi tra cui due elmi, uno dei quali etrusco. 

Il Parco archeologico di Elea Velia

Un ritrovamento, sottolinea il direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, “che accende nuova luce sulla storia della potente colonia greca“. Anche il ministro della cultura Dario Franceschini ha sottolineato l’importanza di “continuare a investire con convinzione nella ricerca archeologica che non smette di restituire importanti tasselli della storia del Mediterraneo“. Camminare in queste vie risalenti al V sec. A. C. mi dà i brividi e penso alle passeggiate di Parmenide che qui nacque e fondò un’importante scuola filosofica portata poi avanti dal suo allievo Zenone. La passeggiata prosegue, un salto sulla torre angioina per ammirare il paesaggio che da qui si domina. Vale la pena venire a visitare questo sito, pensate che con un solo biglietto potete visitare anche Paestum. Il direttore Gabriel Zuchtriegel ha avuto delle intuizioni geniali e di sicuro la nuova direttrice Tiziana D’Angelo saprà cogliere questa eredità. 

Il tweet di benvenuto alla direttrice Tiziana D’Angelo

Sosta sul lungomare di Ascea

Le alici alla cilentana

Vado a prendere mia nipote per la pausa pranzo. Ci dirigiamo verso la spiaggia. Il lungomare di Ascea è molto ben tenuto, una lunga spiaggia affiancata da una pista ciclabile. Troviamo un ristorantino con vetrate affacciate sul mare. Un benvenuto di frittelle di baccalà accompagnate da una fettina di limone sono una squisitezza, e poi le alici alla cilentana: “alici mbuttunate”, cioè alici ripiene, e il ripieno – chiedo allo chef – è a base di mollica di pane, uova e il cacioricotta del Cilento, altro prodotto tipico di questi luoghi. Un buon bicchiere di Greco di tufo e la parentesi pranzo è andata. La sosta successiva è alla Sosteria, sempre del caseificio Chirico, a gustare i famosi gelati di Silvia, una vera cremosità. La giornata è ancora lunga. Mia nipote rientra per il turno di pomeriggio, io invece mi dirigo verso “Il sentiero degli innamorati”.

Trekking al Sentiero degli Innamorati

Il sentiero degli Innamorati

Il Sentiero degli Innamorati ad Ascea Marina è uno dei sentieri trekking più amati del Cilento. Un sentiero quasi esclusivamente fatto di gradoni (più che gradini). Regala una vista mozzafiato sul Golfo di Velia e Punta del Telegrafo, consentendo di scorgere anche Capo Palinuro. Devo dire che l’altezza dei “gradoni” rende la salita non proprio facile. Io arrivo al primo punto panoramico, mi siedo e aspetto che tramonti il sole, un momento da non perdere. 

Il sentiero degli Innamorati

L’ultima tappa è dal macellaio del paese, Salvatore: una fettina di carne locale più una chiacchierata di mezz’ora. Bisogna entrare sempre in questi negozi di prossimità. Il nostro ego paesologico ne trova soddisfazione.  Si timbra il cartellino alle ore 20. Si ritorna a casa.

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