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L’Oro bianco della Campania nel Festival dello Sviluppo sostenibile. In futuro una mozzarella con 0 emissioni

Quando il ciclo dei reflui da problema può diventare risorsa trasformandosi in concime organico pronto a rientrare nel ciclo della natura. Una giornata particolare trascorsa ad Altavilla Silentina con una scolaresca che ha vissuto l’esperienza di un “viaggio circolare”.

Dall’oro dei metalli preziosi e dei suoi maestri orafi (di cui abbiamo parlato in quest’altro articolo) all’oro bianco della Campania. 

E un’occasione da non perdere con un progetto didattico grazie alla terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’ASVIS, la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

La scolaresca della Scuola Media Giovanni  XXIII di Altavilla Silentina

L’idea nasce intorno alla considerazione della difficoltà della gestione dei reflui zootecnici. E con una verità di fondo: “Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fiori”. 

Gli esperti coinvolti: Antonella Dell’Orto, biologa esperta in politiche ambientali; Giancarlo Cattaneo, referente impianto biogas dell’”C&F Energy”; Virgilio Mari, conservatore dei Beni paesaggistico-ambientali presidente della Cooperativa Sociale Argonauta Servizi per la Cultura.

Il progetto nasce l’autunno scorso e in questi giorni si è avuto modo di metterlo in campo con l’adesione proprio al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019, lavorando sul GOAL 7: Energia Pulita e Accessibile.

Sostenibilità ed Economia Circolare le parole chiave.

Una giornata particolare all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile

In Rete un caseificio di Altavilla Silentina: La Contadina, con la grande disponibilità della responsabile Donata Carrozza e del maestro casaro. Un allevamento bufalino e un impianto per la produzione del bio-gas, quello della C&F Energy dell’Ing. Cattaneo.

Una scolaresca della Scuola Media Giovanni  XXIII di Altavilla Silentina ha potuto prendere parte a questo speciale itinerario che li ha portati a compiere un viaggio circolare. Partendo dalla lavorazione del latte e dalla produzione della mozzarella, compresa la sua degustazione, si è arrivati all’impianto dove Cattaneo ha spiegato il ciclo dei reflui che da problema diventano risorsa, trasformandosi in concime organico pronto a rientrare nel ciclo della natura.

La visita presso il caseificio La Contadina

Il completamento della struttura porterà alla produzione di una mozzarella a 0 Emissioni.

Un esempio di economia circolare e di sostenibilità che diventa un modello di innovazione da copiare e replicare in tutte le zone che, come la Piana del Sele sono vocate a questa produzione.

Il successo della mozzarella di bufala ha portato negli anni al fiorire di caseifici e ad un grande incremento dell’allevamento, vista la sempre maggiore richiesta di latte. Guardando i dati del solo sistema del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana DOP, si comprende l’importanza che questo alimento ricopre nel tessuto produttivo regionale.

La mozzarella di bufala campana è il più importante marchio Dop del centro-sud Italia. Nel 2017 sono stati prodotti poco più di 47 milioni kg di Mozzarella di Bufala Campana (+6,4% sul 2016). Nel 2016 l’export ha guadagnato il 32% (+10,7% sul 2015), principalmente in Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Svizzera, Spagna. Ma come tutte le medaglie c’è sempre un rovescio.

Quando il letame può diventare una risorsa

La gestione dei reflui zootecnici: la normativa prevede che dopo un periodo di fermentazione in azienda, il letame possa essere sparso sui terreni come fertilizzante, ma ormai la quantità è talmente alta che le aree coltivate dagli allevatori non bastano più. I problemi ambientali di un non corretto smaltimento dei reflui da allevamento porta all’inquinamento di fiumi e falde acquifere, quindi serve correre e alla svelta ai ripari.

Oggi la tecnologia permette di arginare il problema creando addirittura vantaggi: produzione biogas da quale produrre energia elettrica e alimentare un impianto di riscaldamento, e produzione di compost utilizzabile nel settore alimentare con emissioni pari ZERO!

Alla sua terza edizione, il Festival dello Sviluppo Sostenibile diffonde la cultura della sostenibilità cercando di avviare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.

Prendiamo per mano i ragazzi e accompagniamoli verso un futuro di sostenibilità perché possano diventare  cittadini consapevoli che si prenderanno cura del  nostro Pianeta, l’unico che abbiamo.


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