Oasi WWF di Persano: zona umida a portata di cannocchiale PRIMO PIANO TERRITORI di Antonella Dell'Orto Scritto giovedì, 10 Febbraio, 2022 13:49 Ultimo aggiornamento domenica, 27 Marzo, 2022 20:44 Dodici nidi artificiali che favoriranno la nidificazione di piccoli passeriformi e un cannocchiale per osservare tutto ciò che nasce e vive qui. Nell’Oasi WWF di Persano – “l’oasi dove si rifugia il mammifero più raro d’Italia” (e cioè la lontra) si guarda al futuro. Presso la Casina novecentesca del Consorzio di Bonifica Sinistra Sele è stato presentato il progetto di “Stazione fissa di monitoraggio dell’avifauna” (in occasione della Giornata mondiale delle zone umide). E un interessante seminario sugli uccelli acquatici e i metodi di rilevamento tenuto da Claudio Mancuso, medico veterinario dell’Asl Salerno, ornitologo, referente provinciale dell’ISPRA per gli IWC (International Waterbird Census). Ha introdotto così alla visita presso la Casina novecentesca un’attività di birdwatching. Aironi e cormorani osservati nel loro habitat naturale grazie all’utilizzo del cannocchiale donato dall’Associazione NaturArt. Attività di birdwatching presso l’Oasi del Wwf di Persano LA SCOMPARSA DELLE ZONE UMIDE Le zone umide naturali stanno sparendo tre volte più velocemente di quanto facciano le foreste: dal 1700 ai nostri giorni, ne abbiamo perduto circa l’85%, a scala mondiale. Questa perdita non ha solo impatti sulla biodiversità del nostro pianeta, con l’aumento di emissioni di carbonio e metano e la perdita della capacità di filtraggio delle acque, ma comporta notevoli rischi diretti per l’umanità: scarsità di acqua, una maggiore esposizione ad eventi meteorologici estremi, la perdita di mezzi di sussistenza e, via via, la mancanza di sicurezza alimentare per la popolazione. Importante sarà sempre di più, per quanto riguarda il nostro comprensorio, lavorare in stretta sinergia con i consorzi destra e sinistra Sele in modo da coordinare le operazioni che portano ad un’oscillazione del livello delle acque in modo tale da non vanificare la nidificazione di molte specie di volatili che vengono qui da noi proprio per nidificare. L’Oasi WWF di Persano CI FU UN TEMPO… In quest’area, alle porte dell’oasi, ci fu una grande mobilitazione civile a difesa di Madre Terra. Era il 2007 e l’emergenza rifiuti imperversava in Campania. Valle della Masseria, nel comune di Serre, alle porte dell’oasi, fu indicata dall’allora struttura commissariale guidata da Bertolaso, come sito per la mega discarica regionale. Grazie alla mobilitazione, Valle della Masseria fu salva, anche se ancora oggi siamo ben lontani dall’aver risolto il problema di “gestione dei rifiuti”. E così oggi, quest’oasi per molti significa ricordare quanto sia importante conservare intatto e integro un territorio. Da qui si può guardare al futuro con più fiducia. Leggi anche: La transumanza tra i Monti Picentini guidati dal suono della “scasatora”