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Italia Nostra: gli studi di Franco Ortolani ci accompagneranno ancora

Ultimo aggiornamento venerdì, 31 Gennaio, 2020   21:27

Con la morte del senatore Professor Franco Ortolani Italia Nostra Campania perde un importante sostegno”. L’associazione ambientalista ricorda in una nota “il geologo dei comitati”, professore ordinario alla Federico II di Napoli fino ad un decennio fa, venuto a mancare a 76 anni (il 23 novembre).

Ammalato di cancro, Ortolani rese pubblico il suo calvario nel mese di agosto, scrivendo un post sul suo profilo Facebook: “Il tumore non è una sfortuna ma dipende da fattori ambientali“- scrisse sul social che ha usato fino agli ultimi giorni per denunciare, informare i suoi “amici” sulla sua instancabile attività di geologo a favore di territori fragili e massacrati. Come Pianura, Acerra, la Terra dei fuochi. Ma anche il suo impegno per il Cilento (Torre Orsaia era la sua seconda casa), per la Costiera amalfitana, e di tanti altri territori sparsi in Italia. Laddove c’era necessità di indagini approfondite sui dissesti idrogeologici, o qualche battaglia da condurre in difesa dell’ambiente, e qualche comitato, associazione lo chiamava, lui correva.

A sinistra il sindaco di Atrani (Luciano De Rosa Laderchi) e il geologo Franco Ortolani

 “Negli ultimi anni – scrive Italia Nostra Campaniaegli ha messo a disposizione di tutti la vasta, profonda conoscenza delle caratteristiche idrogeologiche del territorio e la convinta argomentata proposta di azioni per la difesa delle coste, dei corsi d’acqua, della vegetazione montana; la denuncia delle fonti di inquinamento e del rischio legato alle trivellazioni; soprattutto la generosa, democratica disponibilità ad ascoltare ed a fornire studi e argomenti per contrastare o modificare progetti pubblici e privati, proposti o in itinere, ad intervenire di persona ovunque fosse richiesto il suo contributo per dibattiti pubblici o per incontri con le amministrazioni locali: pacato, chiaro, preciso”.

Per conto di Italia Nostra, Ortolani ha seguito in Regione Campania i lavori della Commissione ambiente ed ha elaborato e sostenuto la proposta dell’istituzione della tutela dei “santuari delle acque” per difendere dell’inquinamento e dallo svuotamento le grandi riserve idriche custodite dall’Appennino Campano. Ha elaborato anche le osservazioni avverso alle richieste di concessione per la ricerca di idrocarburi nella provincia di Salerno.

Lo smarrimento per la perdita dell’amico Franco – conclude il ricordo – viene appena alleviato dalla consapevolezza che i suoi studi e le sue proposte ci accompagneranno ancora”.

Anche per la Costiera amalfitana, Franco Ortolani ha rappresentato la “voce critica” che si è sempre levata in ogni occasione quando la tutela ambientale è sistematicamente venuta meno, e quando la sua fragilità ha causato morte e danni.

Non solo ha denunciato, ma ha anche proposto soluzioni a favore di un territorio considerato tra quelli a più ad alto rischio idrogeologico in Europa. Purtroppo la sua voce spesse volte è rimasta inascoltata. Ma lui non si è mai arreso ed ha continuato ad informare (anche dopo essere stato eletto senatore nelle file del Movimento Cinque Stelle).

Dopo la scoperta della sua malattia ha poi iniziato a parlare apertamente delle neoplasie, proprio per sostenere il nesso tra causa ed effetto, per denunciare ancora una volta l’abbandono di intere aree, in mano a speculatori senza coscienza:”Pago la mia militanza pluridecennale contro l’inquinamento – scrisse Ortolani qualche settimana fa- in difesa della salute, dell’ambiente e delle risorse naturali”. Ora i suoi studi e le sue denunce pubbliche non possono finire nel dimenticatoio. 

(nella foto di copertina: il geologo Franco Ortolani e Raffaella Di Leo, presidente di Italia Nostra Salerno)


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