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“Sindaci schiavi delle lobby”, la rabbia dei sindacati scuote la Costiera. Sciopero Sita per il caos bus turistici sull’Amalfitana

Un pullman della Sita lungo la Statale amalfitana

Ultimo aggiornamento venerdì, 31 Maggio, 2019   23:50

I sindaci schiavi delle lobby e dei ricatti, hanno deciso di farci morire letteralmente nel traffico della Statale amalfitana”. Arriva come una stilettata la proclamazione dello sciopero degli autisti Sita, dichiarato dalle segreterie regionali della Campania Fit Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti per il giorno 11 maggio dalle ore 9 alle 13. Perché non è una protesta come le altre, ma è un vero atto di accusa. 

COME SI E’ ARRIVATI ALLA PROCLAMAZIONE SCIOPERO SITA 

E’ arrivata dopo diversi mesi di appelli ai sindaci, richieste di incontri ai tavoli tecnici in Prefettura, adesione alla petizione lanciata dal Coordinamento delle associazioni della Costiera amalfitana, fino ad arrivare alla “procedura di conciliazione” attivata il 9 aprile. 

Ma tutto è rimasto inascoltato. Come se sul territorio vigesse tra gli amministratori comunali un ordine di silenzio. Nessun comunicato stampa, nessuna presa di posizione ufficiale. Solo qualche “balbettio” e qualche proposta lanciata quasi per calmare gli animi. Ma di fatto nulla di nuovo sotto al sole. 

Lo sciopero della Sita è stato proclamato per il giorno 11 maggio
UN ATTO D’ACCUSA NEL COMUNICATO STAMPA DELLA FIT-CISL

Uno sciopero contro sindaci, Anas e Prefettura”. Niente giri di parole o frasi in politichese, ma un atto di accusa chiaro e determinato, quello che è stato lanciato da Diego Corace della Fit-Cisl. Il sindacalista che più di tutti si sta battendo da tempo su questo tema, ha sintetizzato il pensiero di chi quotidianamente sa cosa significa lavorare come autista di un servizio pubblico come la Sita, lungo un percorso come la Statale Amalfitana 163 e con un traffico impazzito e senza regole. Tutti i cittadini della Costa d’Amalfi conoscono la bravura di questi autisti che anche in condizioni estreme sono “costretti” a fare anche da vigili, scendere dal loro autobus di servizio pubblico e spesse volte, in casi disperati, mettersi al volante di mega torpedoni stranieri rimasti incastrati lungo le strette curve, e risolvere così in fai da te, situazioni al limite del sostenibile. 

I sindaci, Anas e Prefettura non hanno il coraggio di individuare soluzioni per alleviare il traffico, il transito di bus turistici, le vetture in sosta vietata ed altre problematiche più volte segnalate – denuncia ancora una volta Diego Coraceil susseguirsi di incontri sono andati a vuoto, nonostante la buona volontà di Prefettura ed Anas, di proporre soluzioni da noi individuate, come il senso unico, la prevenzione, i controlli”.

LA DENUNCIA: SINDACI SCHIAVI DELLE LOBBY

I sindaci schiavi delle lobby e dei  vari ricatti, hanno deciso di farci morire, letteralmente nel traffico”. Un atto di accusa forte e chiaro, e da parte di chi conosce fatti e personaggi.

Quello che si è visto nei giorni scorsi è inaccettabile, scene di ordinaria follia riprese da tutto il mondo hanno fatto il giro di tutti i social, le 9400 firme non hanno scosso nessuno – rimarca Coracea questo punto non ci resta che scioperare e manifestare contro la politica impotente, corrotta ed egoista. Se qualcuno vi ha minacciato, in presenza di un provvedimento di far cadere le amministrazioni, VERGOGNA. Con questo sciopero chiediamo le vostre dimissioni, se non siete in grado di assumervi le vostre responsabilità e adempiere i doveri nei confronti di chi vi ha votato. Chi è stanco di questo sistema venga a protestare con noi”.

La Costiera amalfitana bloccata dal traffico
MA CHI SONO I SINDACI CHE OSTACOLANO IL CAMBIAMENTO?

Se lo stanno chiedendo in molti. “Tutti i nodi vengono al pettine“, dice un vecchio detto. E così sarà. Perché per i primi cittadini della Costiera amalfitana il tempo del “nascondino” sta per finire. Perché c’è chi fino adesso si è celato dietro ad una “Conferenza dei sindaci” che sta dimostrando i suoi grossi limiti e le sue evidenti contraddizioni, “ostacolando” decisioni che ormai non potranno più essere rimandate. Il tempo sta ormai scadendo con l’estate alle porte. E i sindaci che vogliono che rimanga tutto com’è dovranno uscire allo scoperto. O pensano che sarà un’altra stagione turistica come le precedenti? Ora dovranno dare qualche giustificazione ai tanti che chiedono risposte, come ad esempio i 9400 e più firmatari della petizione che ha avuto il merito di porre i riflettori sul tema, dimostrando quanto il problema sia sentito non solo dai cittadini ma anche dai turisti. 

Perché parlare di “turismo sostenibile” quando alla base non c’è una “mobilità sostenibile” vuol dire fare solo proclami che alla lunga si stanno rivelando un boomerang, perché si sta rimanendo indietro rispetto a tante altre località turistiche. Si sceglie una meta non solo per la sua bellezza, ma anche per i servizi che offre. E il caos della Statale amalfitana è il peggior “servizio” che il turista vede subito come arriva. Basterebbe leggere anche solo un po’ di commenti sparpagliati nella rete e sotto la petizione.

PER FIRMARE LA PETIZIONE

Redazione
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