Festa del lavoro nel mondo: mughetti, green festival, vappu e José Martì ARCHIVIO GLOBAL LOCAL di E'costiera Scritto martedì, 30 Aprile, 2019 13:50 Ultimo aggiornamento martedì, 4 Giugno, 2019 18:00Dipende da che parte del mondo siamo, e il primo maggio cambia “festa”, significato, emozioni, e simboli. Il primo maggio non è solo la festa del lavoro, ma anche dell’amore, dell’amicizia, dell’arrivo della primavera. Se siamo in Italia, la festa internazionale dei lavoratori nata in memoria delle battaglie operaie (prima legge sull’orario di lavoro, nel 1867, nell’Illinois) assume sempre un valore simbolico sul tema del lavoro, tra disoccupazione e precariato. E poi c’è l’evento simbolo con il concertone a Roma, in piazza San Giovanni in Laterano, organizzato dai sindacati: Cgil, Cisl Uil. Un grande happening musicale sorto nel 1990 e che attira persone da tutta Italia. Quest’anno Fra i nomi del concertone si ritrova parte del cast del Sanremo di Claudio Baglioni: Achille Lauro, Daniele Silvestri, Rancore, Manuel Agnelli, Ex-Otago, Ghemon, Motta, Negrita, The Zen Circus, La Rua (sezione giovani), Anastasio (ospite di Bisio). Alla conduzione sono riconfermati Ambra Angiolini e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale. Ma andiamo oltre la frontiera. Se siamo invece in Francia, ecco che questo giorno assume un valore diverso con il regalo di un fiore: il mughetto. https://www.instagram.com/p/BTjK1hXlcDJ/ Un augurio di portafortuna che risale al 1561 quando Carlo IX introdusse la consuetudine di offrire un rametto di mughetto alle persone che si amavano e a quanti collaboravano in occasione dell’arrivo della primavera. Ancora oggi, in ogni angolo e non solo a Parigi, si può trovare un banchetto dove si vendono mughetti. Nell’Ile de France, all’inizio del XX secolo, si diffuse l’abitudine di andare nei boschi per prendere un mughetto che poteva essere venduto nelle strade senza dover pagare tasse. La tradizione della libera vendita sulle strade dei mughetti è fatta risalire a Claude-François de Payan, amico di Robespierre. Ed oggi una legge francese consente in questo giorno di diventare tutti “fiorai” per l’occasione. E così questo fiore bianco con il suo inebriante profumo, che simboleggia la purezza e l’innocenza, diventa in questa giornata un “fiore nazionale”. In Inghilterra e in Irlanda invece è il “Bank holiday” (festività bancaria).In origine era una festa solo per chi lavorava in banca, ma poi è stata estesa a tutti. Per l’occasione c’è un evento che dura quattro giorni, il “Jack in the Green Festival” che consiste in persone che sfilano con costumi bizzarri fatti di foglie, fiori, balli popolari. Si dà il benvenuto alla primavera. Il Primo Maggio in Inghilterra con il Green Festival In Finlandia invece, ad Helsinki, il primo maggio è una grande festa chiamata “Vappu” con festival musicali dove un berretto bianco, indossato dagli studenti, diventa l’emblema di questo giorno. Gli studenti fanno a gara per appoggiare questo copricapo sulla testa della “Havis Amanda”, la statua realizzata nel 1906 dallo scultore Ville Vallgren che rappresenta una ninfa senza veli e che si trova a piazza del Mercato ad Helsinki. E poi c’è tutto un proliferare di pic nic nei parchi. Nei Paesi del Nord Europa, è un “risveglio” dal lungo letargo invernale, e lo si festeggia. Gli stessi luoghi non sembrano più gli stessi: dal grigiore del freddo, ai colori della primavera. Dove c’era un lago ghiacciato, ora c’è un parco verde. Il Primo Maggio ad Helsinki con il Vappu E poi c’è Cuba e il significato di questa giornata ritorna sul tema del lavoro, in memoria delle battaglie operaie. Ci si riunisce a L’Avana intorno alla statua di José Martì, il padre della rivoluzione cubana considerato un eroe nazionale, poeta, tra sfilate e musica cubana. Il Primo Maggio a Cuba intorno alla statua di José Martì In Brasile, Venezuela, il Dia del Trabajador, è anche “lotta sociale” per i diritti che non ci sono.