Giornata della Terra, adottare un albero è un gesto di speranza STORIE TERRITORI di Antonella Dell'Orto Scritto martedì, 20 Aprile, 2021 22:08 Ultimo aggiornamento sabato, 1 Maggio, 2021 22:07 E’ dai piccoli gesti in occasione di una Giornata come quella dedicata alla Terra che ci ricorda come sia vitale la salvaguardia dell’ambiente, che capisci l’importanza di quello che stai riuscendo a fare grazie al progetto di Biorfarm: una filiera agricola biologica che permette di adottare a distanza, alberi da frutto, e seguirli passo passo nella loro crescita. E a volte basta una telefonata inaspettata che ti fa percepire come una rete di piccoli agricoltori, ognuno con il proprio bagaglio di conoscenze, tradizioni e biodiversità, sparsi da nord a sud, possono far avvicinare i più piccoli e i giovani, ad un mondo che sembrava, fino a pochi anni fa, relegato al passato e che invece riguarda tutti noi, e rappresenta il futuro del pianeta. Cartellini di gioia per la Giornata della Terra. Il piccolo Lorenzo mentre raccoglie le sue albicocche E così io domani andrò a mettere altri cartellini ai miei alberi, ancora con più gioia dopo la telefonata della mia amica che vive a Maranello, in provincia di Modena, che ha spalancato le porte alla speranza. “Ciao Antonella, con i bambini della mia classe abbiamo deciso di adottare un albero per La giornata della Terra – mi annuncia entusiasta Clara – Siamo entrati nel sito di Biorfarm ed in Campania ho trovato te con la tua famiglia. Questa sera mi sono messa al pc ed ho cominciato a smanettare, ma uno dei miei alunni ha fatto anche prima di me (sic) ed ha adottato con i suoi genitori un albero di limone Verdello dalla Calabria e una Susina Sorriso di Primavera dalla Campania! Risolto il mio gap digitale, ho adottato un’albicocca rossa sempre della famiglia Dell’Orto! Che cosa fantastica poter adottare un albero, i bambini sono entusiasti, anche i genitori, e pure noi insegnanti!”. E noi produttori ancora di più. Un’intera classe adotta un albero. L’albero che hanno adottato i bambini della scuola primaria G.Rodari di Pozza di Maranello So da sempre che dietro ognuno di quei nomi che io appendo agli alberi c’è una storia, un sogno, una speranza. Ed ora so anche che dietro questi cartellini che appenderò agli alberi, al numero 142, con il nome CARTAX di susina del sorriso, e al numero 130, con il nome di IVAPOZZA di albicocca rossa, ci sono i sorrisi di una intera classe di bambini che hanno compiuto un gesto di grande significato simbolico. Con questa adozione ci hanno investito di una grande responsabilità. In noi hanno riposto la loro fiducia e l’incarico di custodire il loro albero affinché produca buoni frutti.Questo senso di responsabilità ci guida nelle nostre azioni e nella nostra scelta di condurre un’agricoltura sana, biologica che rispetti il pianeta che ci ospita e la nostra Madre Terra. L’albero di albicocche adottato dalla classe della scuola primaria di Pozza di Maranello La realtà di Biorfarm. Questo sarà per noi il quarto anno che siamo parte della grande famiglia di agricoltori digitali che è diventata Biorfarm. Eravamo poche aziende, attualmente siamo più di 50 produttori biologici diffusi su tutto il territorio nazionale. In questi giorni si sta portando avanti una campagna di crowfounding che è stata prolungata e terminerà l’11 Maggio. Investire in Biorfarm è importante perché con le risorse raccolte ci sarà la possibilità di far crescere ancora di più questo progetto e ciò sarà un bene per tutti noi produttori e consumatori. E allora: buona festa della Terra a tutti i bambini. E un sentito grazie a quelli della Scuola Primaria Gianni Rodari (Istituto Comprensivo “Ferrari”) di Pozza di Maranello che ci hanno regalato una speranza. Antonella Dell’Orto, agricoltore digitale di Biorfarm Leggi anche: Una vita tra le albicocche: vecchi racconti e nuove start up