Tu sei qui
Home > CULTURA > Eboli e il suo cuore antico che batte nel Castello Colonna grazie all’Icatt

Eboli e il suo cuore antico che batte nel Castello Colonna grazie all’Icatt

Ultimo aggiornamento venerdì, 6 Dicembre, 2019   22:47

C’è un cuore antico a Eboli, lo sappiamo e noi che ci abitiamo lo diciamo in ogni occasione.

Siamo una città che racconta una storia antica e i ritrovamenti sul Monte d’oro risalenti alla preistoria ne danno conferma.

Ma un cuore antico può essere anche fermo, e nessuno si meraviglierebbe. 

Continuare a battere fino ai giorni nostri dalla preistoria potrebbe diventare un caso scientifico da studiare.

Ebbene sì, il nostro cuore batte ancora: è pulsante di vita e di emozioni Un cuore che sa di antico ma anche di futuro. Dove si trova? 

Nella sua posizione anatomica naturale, nel centro del nostro petto. Nel cuore antico della città. Nel monumento che più degli altri ci rappresenta

Si trova nel Castello Colonna. Il Castello da sempre è dimora di principi e regine.

L’ICATT: ISTITUTO A CUSTODIA ATTENUATA PER LE TOSSICHE DIPENDENZE

Nel nostro Castello Colonna invece dimora l’ICATT: Istituto A Custodia Attenuata per le Tossiche dipendenze.Principi, poveri, umanità.

Molti movimenti cittadini e in molte campagne elettorali si è dibattuto sulla destinazione del nostro monumento più rappresentativo rivendicandone l’assegnazione.

“Non possiamo far diventare il Castello un carcere!”

“Dobbiamo liberarlo!”

“Ne dobbiamo chiedere l’assegnazione!”

Antonella Dell’Orto e il percorso di “orto terapia”

Ci sono ritornata dopo un po’ di tempo (l’ultima volta ci sono stata per promuovere un percorso di Orto terapia con i ragazzi).

Al citofono mi annunciavo: ”Sono Dell’Orto, vengo per l’Orto”. Mi si aprivano i cancelli come per magia e, con i ragazzi entravamo nell’orto segreto, nella cinta muraria del castello e ci dedicavamo alle tenere piantine e a Noi stessi. Che esperienza fantastica con Giuseppe, Giovanni, Mimmo i e tanti che in quel periodo scontavano la loro pena. Si coltivavano pomodori e Speranza, Melanzane e Sogni, Friarielli e Allegria.

E così varco di nuovo le soglie del Castello. L’occasione è offerta da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato di Eboli e con il supporto di Cittadinanzattiva  Campania, rappresentata a Eboli da Paola De Vita, un’avvocata.

Un Laboratorio ICArte Teatro Terapia: Teatro in Libertà.

Il teatro è veramente una forma artistica capace di superare ogni barriera. Il teatro è catarsi.

Antonello De Rosa, con Pasquale e con la loro Associazione: Scena Teatro, con il loro modo di fare Teatro di inclusione hanno dato vita ad una rappresentazione speciale. Un percorso nel vero senso della parola.

La sala del teatro, con il palcoscenico è stato solo l’accoglienza. Poi è cominciato il vero percorso e tutto il pubblico ha seguito gli attorI che ci hanno guidato alla scoperta dei luoghi più segreti del Castello che sono diventati il palcoscenico. E lì che si è passati a rappresentare testi della tradizione di poesia napoletana, da Viviani a Totò, ma soprattutto è andata in scena l’umanità.

La lingua scelta è stata la napoletana e la dizione perfetta, molti dei ragazzi provengono dall’area metropolitana.

Dai loro volti, dalle loro espressioni, dalle loro voci, a volte rotte dall’emozione ogni gesto, ogni azione diventava liberatoria.I ragazzi si sono messi a nudo e  si sono raccontati, si sono accusati, si sono assolti.

Ecco che il cuore antico di Eboli è pulsante.

Dentro al giardino del Castello Colonna, le attività dell’Icatt

Un cuore pulsante di umanità, di accoglienza, di perdono, di riscatto.

Dobbiamo sentirci orgogliosi che il nostro Castello sia  stato assegnato a svolgere questa funzione. Da anni ragazzi provenienti da tutta la Campania hanno trovato tra queste mura una ragione per tornare a vivere, per rinascere.

Recentemente la direzione è passata a Concetta Felaca alla quale facciamo i nostri  migliori auguri augurandoci che prosegua nel corso tracciato dalla direzione della Romano che tanto ha fatto negli anni scorsi.

Nell’occasione è stato anche assegnato il Premio Nazionale che l’Associazione Scena Teatro consegna ogni anno a chi si è distinto nel mondo del teatro. Quest’anno non poteva non essere assegnato a loro: i Ragazzi ospiti della struttura.

Le premesse ci sono tutte perché questo “cuore” batta sempre più forte, augurandoci che quella Torre, crollata qualche anno fa, sia al più presto ricostruita. Perché di un “cuore” pulsante bisogna averne cura.

Antonella Dell’Orto*

*Biologa/Contadina /Attiva, a volte Iper Attiva!


Lascia un commento:

Top