Articolouno, Zappulla batte un colpo a Pd e liste civiche: risponderanno? ERROR404.ONLINE di Massimo Ciccarello Scritto domenica, 31 Marzo, 2019 23:06 Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021 18:46 AUGUSTA – “Un progetto di aggregazione di tutte le forze che si richiamano alla Sinistra”, in vista delle comunali 2020. Più la retromarcia sulla depurazione urbana all’Ias, perché adesso“Augusta merita di avere un suo depuratore cittadino”.E la continuazione della battaglia per inserire Punta Cugno nella “Via della seta“, nonostante le forti critiche sull’accordo con la Cina, perché quelle “problematiche restano anche se si punta sui porti del Nord, Trieste e Genova in particolare”. Dopo la batosta alle politiche 2018, l’ex deputato Pippo Zappulla prova a rilanciare Articolouno come riferimento per un arcipelago senza più bussola. Un’operazione già riuscita nelle urne augustane alle regionali, dove la lista con Centopassi ha superato la corazzata Pd. E che ora metterebbe gli scissionisti nelle condizioni di discutere su base paritaria, la costruzione un tetto comune con la casa-madre ristrutturata da Nicola Zingaretti. Bonifiche e Punta Cugno nella Via della Seta. Articolouno, in vista della scadenza europee, ha riorganizzato l’organigramma provinciale il 30 marzo. L’augustano Giovanni Ranno è responsabile della zona Nord, mentre il consigliere Giancarlo Triberio fa parte della segreteria provinciale. Il partito“completerà il percorso congressuale il 3 aprile con la tappa regionale a Enna, e il 6 e 7 a Bologna col congresso fondativo nazionale”. Quello che nasce, dice il comunicato del presidente provinciale Zappulla, è uno “strumento al servizio della ricostruzione di una nuova sinistra del lavoro, ambientalista, socialista”.Tradotto in soldoni, “Articolouno si mette al servizio di una grande battaglia e mobilitazione per conquistare finalmente le bonifiche e il risanamento ambientale”. Inoltre “ritiene strategico il ruolo dell’Ias con l’indispensabile presenza pubblica e il completamento degli investimenti necessari a completare il ciclo di depurazione”.Così come“sostiene il completamento dell’intero sistema infrastrutturale, viario, ferroviario e infrastrutturale” di Punta Cugno, definendo “sciagurata la scelta del governo nazionale di cancellare i porti siciliani dalla Via della seta”. “Augusta merita un depuratore cittadino”. Insomma, nelle prove tecniche per una “Santa Alleanza” contro l’avanzata a tenaglia della nuova destra autoritaria dei giallo-verdi, le questioni augustane hanno un ruolo centrale. Con tutte le problematiche che si portano dietro. A cominciare dalla depurazione. Articolouno, in consiglio comunale, ha sostenuto vigorosamente la battaglia di Legambiente per l’allacciamento al consortile, contro il progetto di costruire un mini-depuratore cittadino. Ma ora si trova il responsabile provinciale dichiarare che“pare quantomeno improvvido puntare esclusivamente sull’Ias, anche alla luce delle pesanti incertezze che pendono sul suo futuro. A scanso d’ogni equivoco, rimane comunque strategico per le attività industriali e le comunità adiacenti”. Di questo orientamento sicuramente se ne riparlerà all’interno, come avviene nei partiti che hanno un presidente invece di un “capo politico“. Primarie e civismo moderato: il nodo delle alleanze. Si prevede invece più difficile venire a capo di “un programma e un progetto per rilanciare Augusta”, da definire con “partiti, associazioni, movimenti che stanno lavorando con noi”. Innanzitutto perché a questo lavorio di ricostruzione della sinistra manca ancora il tassello fondamentale del Pd.“Vedremo, quando lo deciderà, cosa vorrà fare”, taglia corto Zappulla. Eppure il problema non è eludibile ancora a lungo, nemmeno per i democratici. La civica Augusta 2020 ha prosciugato in parte questo bacino dem, per orientarlo verso una coalizione senza simboli di partito. Un civismo di orientamento soprattutto moderato; pure troppo, per un’area dove il tratto identitario non è facilmente rinunciabile. Ci potrebbe essere la soluzione delle primarie, che Giovanni Bonnici ha proposto con insistenza da tempo. Senza però ricevere alcuna risposta, con la scusa che la sua Facciamo Squadra si è ridotta a una formazione di calcetto. Però il centrosinistra non può continuare a lungo a guardare il dito, anziché la luna che indica. 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