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Costiera amalfitana, un ristorante “assedia” la torre di Marmorata

La “cartolina” di un territorio come la Costiera amalfitana ha la sua fragilità, ma anche forza che consiste nel non essere stata compromessa eccessivamente. Merito di alcuni strumenti urbanistici come il Put, e anche della conformazione geografica del territorio, non sempre “agevole” per grandi speculazioni. E ci sono sentinelle del territorio, come le torri, che lungo la costa sono sopravvissute al tempo. E quando si leggono di abusi edilizi “adiacenti” queste torri, che seppur non direttamente toccate, ma anche solo “sfiorate” nella loro cornice, si comprende come non c’è in realtà un’idea forte di conservazione della costa, ma forse solo di “sfruttamento” degli spazi, per allargare strutture alberghiere, rendere più confortevoli gli spazi per gli “ospiti”. E giù colate di cemento al posto della macchia mediterranea.

La Torre Scarpariello assediata dall’abuso edilizio

La Sezione Operativa Navale di Salerno, nel suo consueto giro di perlustrazione lungo la costa “ha sottoposto a sequestro preventivo parte di una nota struttura alberghiera in località Scarpariello del Comune di Ravello – come si legge nel comunicato stampa – I rilievi fotografici eseguiti durante la perlustrazione, unitamente a tutti gli altri elementi informativi raccolti dai finanzieri salernitani sul territorio, hanno consentito di accertare una serie di informazioni che evidenziavano l’esistenza di attività edilizie illecite in corso”. La torre Scarpariello, detta anche “Ficarola” è di epoca vicereale, XVI secolo, ricordata in tutte le pubblicazioni storiche che parlano della bellezza di queste strutture (a doppia altezza con feritoie adattate a finestre).

La torre, sottoposta a vincoli architettonici, è di proprietà privata ed è stata trasformata in un relais di lusso come residenza d’epoca: ha undici alloggi vista mare, e come si legge nel sito internet della struttura “limoneti e profumati giardini, meravigliose terrazze solarium e una piscina con acqua di mare incastonata nella roccia. La discesa privata che conduce al mare è destinata ad uso esclusivo dei clienti”.Ben vengano delle strutture che rivivono di nuovo. Peccato però che per renderle più in linea con gli standard alberghieri, si modificano dei tratti di costa, costruendo anche “senza autorizzazione” una sola ristorante di circa mq.80. Un po’ alla volta, così facendo, gli spazi che si occupano, si stravolgono completamente.

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Comunicato stampa della Guardia di Finanza Reparto Operativo Aeronavale Napoli

Nell’ambito delle attività finalizzate al controllo del territorio e di polizia economico/finanziaria effettuate dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, la Sezione Operativa Navale di Salerno ha sottoposto a sequestro preventivo parte di una nota struttura alberghiera in località Scarpariello del Comune di Ravello (SA).

Le attività di indagine sono partite a seguito di una perlustrazione della costa, effettuata con una vedetta del Corpo, nell’ambito della costante attività di controllo della fascia demaniale marittima di competenza effettuata dai mezzi navali ed aerei coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli. I rilievi fotografici eseguiti durante la perlustrazione, unitamente a tutti gli altri elementi informativi raccolti dai finanzieri salernitani sul territorio, hanno consentito di accertare una serie informazioni che evidenziavano l’esistenza di attività edilizie illecite in corso.

Il giorno 27 marzo è stato effettuato il controllo presso la struttura, contestualmente alla consueta attività di acquisizione documentale presso il Comune di Ravello (SA); all’esito del controllo si appurava che all’interno della struttura alberghiera, nelle immediate adiacenze della Torre Scarpariello o Ficarola, risalente all’epoca Vicereale del XVI secolo, sottoposta a vincoli architettonici, era stata realizzata in assenza dei dovuti titoli autorizzativi/concessori una sala ristorante di circa mq. 80.

Al termine del controllo, si è provveduto al sequestro di tutte le opere realizzate abusivamente e al deferimento all’A.G. competente del proprietario della struttura alberghiera.

L’operazione si è svolta con la collaborazione del personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ravello.

(28 marzo 2017)

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