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Costiera amalfitana e Cilento: distretti rurali per rilancio post Covid

“Quando finirà questo periodo di quarantena da coronavirus, il lavoro svolto come Distretto del cibo sarà ancora più valido, la sua strategia prevedeva già un nuovo approccio della sanità pubblica e della prevenzione e tutela della pubblica e privata incolumità”.

Ad affermarlo durante un’intervista a Radio Divina FM (nel corso dello speciale sul Coronavirus) è Anna Pina Arcaro, architetto ed esperta in pianificazione territoriale. 

Anna Pina Arcaro durante un incontro sui Distretti integrati rurali e in rete

Arcaro è presidente del Comitato dei Distretti Rurali e delle Aree Interne e Protette della provincia di Salerno che in questi anni (dal 2012) ha promosso dal basso (insieme all’agronoma Rosa Pepe del Crea Of Pontecagnano, e a tutto un gruppo di lavoro che ha interessato due territori, sia il Cilento che la Costiera amalfitana) la creazione dei Distretti Rurali. 

L’agronoma Rosa Pepe mentre espone alcuni prodotti della Cesta della Biodiversità

Ora nel Registro del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali sono stati inseriti il Distretto Rurale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed Alburni e il Distretto Agroalimentare di Qualità Limone Costa d’Amalfi IGP, due strumenti di programmazione a cui ha lavorato il Comitato dei Distretti Rurali. 

Un riconoscimento che potrà dare una svolta ad un settore fragile come quello delle piccole produzioni locali, soprattutto quelle fortemente legate alla biodiversità territoriale, che più di ogni altra produzione, hanno difficoltà di commercializzazione. E a quelle aree spopolate dove si spera possano ritornare a vivere tutti coloro che hanno abbandonato la propria terra perché non offriva più nulla. 

Quando finirà il periodo di fermo per il coronavirus – spiega Anna Pina Arcaro che ha origini cilentane ma vive in Costiera amalfitana –  si passerà alla costituzione delle rispettive società ed alle intese fra più distretti passando alla creazione di un macro distretto, come voluto ed auspicato dalla Regione Campania, che incentra in pieno il modello del Comitato denominato appunto ” Distretti Integrati Rurali ed in Rete“. 

Questi riconoscimenti avranno un ruolo fondamentale nella futura programmazione regionale della Campania annualità  2021-2027. 

Strumenti che potranno fare la differenza se si metteranno da parte localismi e tattiche politiche, soprattutto con un’economia messa in ginocchio dal fermo causato dalla pandemia ancora in corso.

ASCOLTA L’INTERVISTA DI RADIO DIVINA FM

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Redazione
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