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Augusta come l’Emilia, inizia con Diem25 il campo largo del Centrosinistra

Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021   01:13

AUGUSTA – “Ci accomuna inoltre l’assenza di paure e tatticismi”. Forse sta tutto in questo passaggio nel comunicato di benvenuto da parte di Giancarlo Triberio, la chiave di lettura dell’ennesimo colpo di scena nella politica augustana. Dove, il 26 febbraio, si è registrata a sorpresa l’ingresso di Giuseppe Schermi nel gruppo consiliare che aggrega Articolouno e Italia viva. Il passaggio del consigliere Diem25, sottolinea il suo nuovo capogruppo, va a “consolidare il grande progetto di un Campo Largo che metta insieme tutte le forze sane della città”. Il documento appare come una risposta, alla “botta” arrivata il 24 febbraio con le altrettanto sorprendenti dimissioni di Alessandro Tripoli, consigliere di riferimento Pd. Quell’improvvisa rinuncia, che si è portata dietro molti interrogativi e l’ingresso a San Biagio di Gianna D’Onofrio, aveva indebolito il percorso elettorale dell’ex sindaco Massimo Carrubba. Andando a rafforzare con un seggio in più quello del competitor Augusta2020, impegnato a riesumare Pippo Gulino, ex primo cittadino degli anni Novanta. Il riposizionamento in aula dell’ex vicesindaco dei 5 Stelle, poi diventato tenace oppositore dell’amministrazione Cettina Di Pietro, ora riequilibra la bilancia.

Schermi entra nel gruppo con Art1 e Iv: Schlein insegna.

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L’ex grillino, che nel movimento trans-europeo di Yanis Varoufakis ha ritrovato quelle tematiche perse dai pentastellati sulle scale dei Palazzi, lascia il Misto dove aveva finora stazionato per forza di cose. “Come la recente esperienza di Elly Schlein in Emilia Romagna dimostra, la retorica sovranista e populista non si sconfigge con risposte annacquate”, scrive Schermi nel suo comunicato. Spiegando che “anche ad Augusta, fra le piazze e i bar c’è una generazione di millennials senza la propria casa politica, dalle Sardine ai ragazzi di Fridays for Future“. Il consigliere, da solo, è riuscito a evitare che le ultime saline a Punta Cugno sparissero per diventare piazzali portuali, utili solo a chi si sarebbe aggiudicato l’appalto milionario. Ora nota che “c’è uno spazio politico progressista ed ecologista a cui dare rappresentanza”. E che questo percorso “fatto di trasparenza di bilancio, tutela della salute e riconversione ecologica”, iniziato col M5s e proseguito con Diem25, “continua da oggi nel naturale alveo del gruppo consiliare di Centrosinistra“.

Triberio: battaglia comune su lavoro e ambiente.

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“Giunge a conclusione un lungo percorso di condivisione su valori e progetti comuni, che ci ha visti concordemente impegnati in questi anni di mandato amministrativo, sia pure su posizioni distinte ma convergenti”, conferma Triberio nel suo documento. A Schermi porge il suo benvenuto “come uomo della sinistra sindacale, come consigliere comunale di Art1, e come capogruppo del Centrosinistra“. Ma allo stesso tempo spiega i contenuti di un’intesa che somiglia a una bozza di programma elettorale, “partendo dagli irrinunciabili valori di tutela del lavoro, solidarietà sociale e riqualificazione ambientale”. Nel considerare “prezioso il suo apporto in termini di impegno e competenza”, annuncia che “l’ultima battaglia la condurremo sugli strumenti finanziari coi quali la nuova amministrazione potrà ripartire, per la ricostruzione di un Comune dove l’arrogante e impreparata amministrazione Di Pietro ha lasciato solo macerie”. Con il rappresentante Diem25, di cui ha “sempre apprezzato signorilità, preparazione e rettitudine anche quando ci siamo trovati su fronti opposti sul piano amministrativo – ma non su quello valoriale – nonché il suo lavoro in Consiglio per la legalità e la difesa dell’ambiente”, il gruppo con Franco Lisitano e Alfredo Beneventano raggiunge Augusta2020 come seconda forza a San Biagio.

La competizione nell’elettorato che fu dell’Ulivo.

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Si chiude quindi con un pareggio il primo scontro aperto fra due coalizioni che si contendono una parte dell’elettorato un tempo radunato dall’Ulivo. E che fino al sorgere delle 5 Stelle, ha sempre espresso i sindaci della città. La coalizione consiliare Art1-Iv-Diem25 rinsalda un fronte democratico che in Emilia ha fermato il dilagare delle destre sovraniste, ma che ad Augusta rischia di andare in pezzi dopo le “strane” dimissioni di Tripoli. Perdendo l’unico suo consigliere di riferimento, il Pd è infatti tornato un campo aperto per qualsiasi scorreria pre-elettorale. Il nuovo tesseramento elettronico ha drasticamente ridotto i “pacchetti” dei rais, col risultato che gli iscritti si sono fermati a quota 135. Circa un quarto di queste tessere sarebbe vicino alle posizioni di Augusta2020, e al suo progetto di “civismo d’antan. Col risultato che il disegno di Nicola Zingaretti potrebbe fermare alle soglie della Porta Spagnola il suo percorso, per costruire una casa comune sul modello emiliano. La palla ora passa nelle mani di Bruno Marziano, play maker nel Siracusano di questa travagliatissima fase di ricostruzione. Ma i segnali ci sono tutti affinché il partito si polverizzi fra tanti rivoli, in competizione antitetica fra loro.

Centrodestra ancora impantanato sul duello Fdi-Lega.

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Salvo Pogliese lancia la candidatura di Pietro Forestiere per il centrodestra.
Copertina, Giuseppe Schermi in consiglio accanto Lisitano e il capogruppo Triberio

Neanche nel centrodestra, però, stanno messi meglio. Fdi e Lega non hanno risolto le divergenze sulla candidatura a sindaco. Il tavolo regionale si è impantanato nel caos provincie, mentre le dirigenze siracusane non si sono ancora strette la mano. Anche se l’endorsement del coordinatore siciliano Salvo Pogliese per il meloniano Pietro Forestiere è di quelli che lasciano pochi margini alla trattativa, i potenziali alleati di chiudere non ne parlano. Dai piani alti leghisti tuttora non ci ha messo la faccia nessuno, e questo non butta bene per l’auto-candidatura di qualche padano locale. Si è invece fatta sentire Fi con l’ex ministra Stefania Prestigiacomo. Ma il “nome terzo che mette d’accordo tutti”, dal suo plenipotenziario Paolo Amato non è arrivato. Qualche indiscrezione giornalistica lo ha indicato in Nicky Paci, però l’ex candidato travolto dalla grillina Di Pietro non si sta muovendo come uno allettato. Su quel fronte, quelli più interessati a concludere sembrano invece gli ex leghisti di Noi per Augusta. I quali confermano di avere un patto di ferro con Udc e forzisti. La cui tenuta è tutta da verificare, se i berlusconiani tirano troppo la corda sulla necessità del loro simbolo nella scheda elettorale. E anche su questo fronte conservatore c’è una civica e un candidato – Peppe Di Mare con le 3 liste della federazione #perAugusta – pronti a raccogliere i cocci dei partiti.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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