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Augusta, Forestiere jr sindaco del “destra-centro” spiazza Lega e Fi

Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021   01:05

AUGUSTA – “Competenza e credibilità”. In una sala equamente divisa fra vecchi nostalgici missini e nuovi “skipper” del vento elettorale, fra manifesti dalla grafica neo-futurista e poster in bianconero dell’Augusta che fu, Fratelli d’italia brucia l’alleato Lega sul filo di lana. E per le amministrative di maggio lancia il leit-motiv della coalizione di“Destra-centro”, insieme al candidato sindaco designato a guidarlaNon è stata affatto una sorpresa l’investitura che Pietro Forestiere ha ricevuto il 17 febbraio, nell’auditorio di San Biagio, dal suo coordinatore regionale Salvo Pogliese. Quando il sindaco di Catania ha impugnato il microfono, è partito da lontano parlando dei sondaggi-record della leader nazionale Giorgia Meloni. Ma prima di chiudere, ha inequivocabilmente messo la credibilità propria e del partito sulla nomination del giovane dirigente “figlio d’arte”. Dicendo senza mezzi termini che sul tavolo regionale coi leghisti calerà il primogenito dell’ex deputato Puccio“Sono certo che questo obiettivo possa essere assolutamente raggiunto”. Insomma poco più di un passaggio formale, da consumare nella programmata riunione del 20 febbraio, prima di uscire coi 6×3.

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A centro fila, da destra, unici in cravatta, Pietro Forestiere e Massimo Casertano.
Copertina, l’ex deputato Puccio parla sui 50 anni del circolo Msi.

Pietro fa uscire dall’angolo la bicicletta coi salviniani.

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Il tramonto della candidatura “padana” di Massimo Casertano, ormai improbabile salvo traumatici colpi di scena durante la concertazione dei vertici sui maggiori Comuni siciliani, rimette in partita un’area che era finita all’angolo per l’aggressività mediatica dei salviniani. Non solo il trentaseienne Forestiere si presta meglio a rappresentare nell’elettorato moderato il volto nuovo del conservatorismo identitario, dai modi signorili e con solidi valori tradizionali. Ma, molto più prosaicamente, sblocca un’impasse che la nuova segreteria della Lega aveva provocato con pezzi importanti del centrodestra. In quell’annuncio di candidatura Fdi travestito da celebrazione dei 50 anni del circolo Msi intitolato a “Ugo Venturini“, spiccava la presenza in prima fila dei leghisti dissidenti Saro Salmeri e Nilo Settipani. Il loro circolo Noi per Augusta, ufficialmente, ancora “sta valutando”. Ma se il “linguaggio” della sala vale qualcosa per la politica alla vecchia maniera, su quella “valutazione” mancano solo i dettagli.

da destra, Marco Failla (responsabile provinciale giovani), Giuseppe Napoli (coordinatore provinciale), Salvo Pogliese (coordinatore regionale), Rossana Cannata (vicepresidente commissione regionale antimafia), Puccio Forestiere (ex deputato An).

Ex leghisti interessati, perplessi Udc e berlusconiani.

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Ora resta da vedere se i “leghisti di ritorno” stiano facendo da apripista anche al resto del triciclo con Udc e Forza italia. Mimmo Morello, che si è intestato la rappresentanza di uno scudocrociato dall’incerta consistenza, a San Biagio si è fatto vedere ma se l’è fatta lato corridoio. Non c’era invece Paolo Amato, anche se qualcuno dei suoi ha tenuto in campo la bandiera forzista. I berlusconiani il 22 febbraio si faranno sentire con un convegno all’hotel Villa dei Cesari, dove si parlerà di tutto e di più con l’assessore regionale Marco Falcone e l’ex ministra Stefania Prestigiacomo. In pratica, una convention per contarsi e farsi contare, in vista del rush finale sulle alleanze. Perché a Fi la fuga in avanti dei meloniani non sembra sia andata particolarmente giù. Nei mesi scorsi avevano avuto due abboccamenti con la bicicletta Fdi-Lega, conclusisi con un nulla di fatto. Perciò, “nonostante abbia sempre votato Forestiere Puccio, adesso Amato non fa proprio salti di gioia nel trovarsi Forestiere Pietro come candidato sindaco già bello e confezionato. Il suo commento, in pillole, è infarcito di “prendiamo atto”, “si allarga la rosa”, “c’è più scelta”, “il panorama è variegato”.

Amato: triciclo solido, nessun accordo ancora chiuso.

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Enzo Inzoilia, coordinatore cittadino Fdi.

Su una cosa, però, l’ultimo dei gattopardi berlusconiani è molto netto:“Non abbiamo chiuso nessun tipo di accordo”. Il plurale di Amato comprende l’Udc, col quale cammina a filo doppio. E, almeno a parole, pure Noi per Augusta. Il triciclo “è solido”, assicura. Anche se l’impressione è che Salmeri col suo circolo potrebbero sganciarsi, se i due partiti dovessero insistere su qualche sindacatura temeraria, finalizzata solo a sparigliare i giochi degli altri. Con la nuova legge elettorale, avere liste presunte “forti” non porta da nessuna parte se si sbaglia sindaco. Chi vince il ballottaggio si porta a San Biagio 16 consiglieri su 24 totali. Dei seggi riservati all’opposizione, uno viene occupato di diritto dall’aspirante sindaco sconfitto. Con molte coalizioni in campo, conquistare qualcuna delle restanti 7 poltrone diventa un terno al lotto, anche per il più robusto dei mister preferenze.

Centro moderato: molta folla, ma quanta “vendita”?

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Rossana Cannata, deputata regionale Fdi

Il problema è che l’area moderata diventa decisamente affollata. Peppe Di Mare ne sta presidiando una fetta da 2 anni, con la sua federazione #perAugusta. E’ l’unico candidato ufficiale nella corsa a sindaco, quando altri ancora cincischiano fra corridoi e salotti. Ha preso una botta con l’arruolamento di Rossana Cannata nel fronte dei Forestiere. Ma anche se la deputata regionale è stata debitamente esibita alla rievocazione dei missini 2.0, bisogna poi vedere concretamente chi chiamerà il fratello Luca dal telefono in dotazione come sindaco di Avola. Un terzo candidato del triciclo Amato-Morello-Salmeri andrebbe a fare il vaso di coccio, anche tentando un carpiato politico con l’allargamento ad Augusta2020. La lista di Marco Niciforo è rimasta a galleggiare nel limbo di un civismo dagli spazi di manovra ridottissimi. Chiusa com’è a centrosinistra dalla coalizione di Massimo Carrubba, e a destra-centro dalla bicicletta Fdi-Lega già attrezzata ad aggiungere ruote. Mentre nel centro moderato si trova a fare i conti col laboratorio politico di CambiAugusta, il quale ha costruito la sola candidatura che ci sta già mettendo faccia e soldi. Certo, ci sarebbe anche l’opzione 5 Stelle, disposti a molto pur di tornare potabili nelle urne. Ma queste sono solo “malignità” da Circolo nautico.

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Saro Salmeri (in primo piano) e Nilo Settipani (ex consigliere M5s) al “compleanno” Fdi..
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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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