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Comune Augusta, precari fino alla fine: l’assunzione salvata in extremis

Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021   01:14

AUGUSTA – “Ora bisogna correre per chiudere le procedure e stabilizzare i precari: qualunque altro intoppo verrà interpretato come strumentale e chi se ne dovesse rendere responsabile, tanto la parte politica quanto quella burocratica, il sindacato lo chiamerà a renderne conto in tribunale. Nella voce di Franco Nardi c’è tutta la rabbia di un segretario provinciale Cgil Funzione pubblica, che ancora una volta si trova a sbrogliare la questione precari arrivata ai limiti dell’incredibile. Gli 84 dipendenti part-time di Augusta, infatti, il 28 febbraio si sono trovati con il bando per la stabilizzazione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione. E con il loro Comune che non aveva ancora mosso un dito per avviare la procedura necessaria. Immediatamente tutti gli impiegati con contratti a termine sono convogliati a Palazzo di città, per un sit in spontaneo dietro le porte della sala giunta. Smobilitando solo in serata, quando l‘amministrazione 5 Stelle ha deliberato in zona Cesarini l’agognata “approvazione della disciplina operativa.

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Passanisi, Cisl: a Sortino hanno già stabilizzato tutti.

Daniele Passanisi, Cisl
(foto Fb)

“Intoppi burocratici, chiamiamoli così, rischiavano di far perdere questo treno: fortunatamente siamo riusciti a prenderlo in tempo, grazie alla determinazione dei dipendenti”, spiega Daniele Passanisi, segretario provinciale della Funzione pubblica Cisl. I sindacati non vogliono alzare i toni più di tanto con gli amministratori grillini, ora che il traguardo dell’assunzione a tempo indeterminato è a portata di mano. Ma la sensazione è che stiano col fucile puntato, per paura che la sindaca Cettina Di Pietro ne tiri fuori un’altra dal cilindro, per rimandare tutto a dopo le elezioni comunali del 24 maggio. La delibera adottata l’ultimo giorno utile e pubblicata a razzo sull’albo pretorio, infatti, avrebbe dovuto essere stata operativa già da tempo. “Come hanno fatto a Sortino qualche mese fa, dove hanno stabilizzato tutti”, puntualizza il dirigente cislino. Invece ad Augusta hanno scovato il quesito che un Comune avrebbe presentato alla Corte costituzionale, per sincerarsi se deliberare per le vie brevi non procurasse invece un danno erariale.

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Adottate le procedure per il reclutamento definitivo.

La protesta dei dipendenti part-time ha ricordato l’occupazione del Palazzo di città a inizio mandato, quando l’amministrazione del #cambiamento ancora prendeva alla lettera i suoi hashtag e aveva cercato di mandarli tutti a casa. In quell’occasione Di Pietro si era “messa a riposo” fuori città, scaricando la patata bollente sul suo vicesindaco Giuseppe Schermi, già in caduta libera nel borsino del “moVimento“. Fra prefettura e collaborazione dell’opposizione, in qualche modo il Comune grillino ne era venuto fuori, garantendosi il funzionamento degli uffici. Stavolta, con il rinnovo del suo mandato elettorale ormai alle porte, la sindaca non ha fatto degenerare la situazione. E mobilitando quasi tutti i suoi assessori – solo Giuseppe Canto è risultato assente alla seduta di giunta – ha finalmente partorito le procedure di reclutamento speciale transitorio”. Però non è ancora finita.

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Nardi, Cgil: ora la commissione e si chiuda in 15 giorni.

La presidente Marturana durante il dibattito sulla rinuncia ai tempi di pubblicazione.
Copertina, sit in al Comune con nuca all’obiettivo per timore di mobbing.

“Deve essere nominata una commissione per procedere alla selezione interna, speriamo che da qui a 15 giorni si chiuda tutto definitivamente”, avverte Nardi. Non sono scadenze “impossibili”, dato che i commissari chiamati a valutare i titoli saranno funzionari già in servizio nell’Ente. Insomma, una cosa che richiede qualche ora per metterla in piedi: questo, almeno, in un Comune che funzioni normalmente. Perché la vicenda precari, ad Augusta, sembra segnata da una cattiva “stella“. Prima l’amministrazione si è ridotta a San Silvestro, per approvare il consuntivo 2018 che permettesse ai suoi impiegati part-time di accedere alle opportunità offerte dalla legge Madia. Obiettivo raggiunto grazie alla rinuncia di ogni singolo consigliere, minoranza compresa, dei tempi di pubblicazione fissati dalla legge. Con la spada di Damocle dei lavoratori in attesa di stabilizzazione, l’opposizione ha dovuto “regalare” ai grillini la facile vittoria politica del riallineamento dei bilanci. Dopo aver incassato il risultato, però, l’amministrazione ha nuovamente rallentato sui precari. Che sostanzialmente si sono visti usare come un cavallo di Troia per raggiungere obiettivi altrimenti impossibili.

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La paura che si voglia rimandare tutto a dopo le elezioni.

Franco Nardi, Cgil
(foto Fb)

“Il percorso più celere sarebbe stato assumerli direttamente con delibera di giunta, invece si è voluta seguire una strada più lunga”, racconta il sindacalista Cgil. Una road map più lenta, ma comunque concordata con le rappresentanze sindacali dopo vivaci trattative. Ovviamente le organizzazioni dei lavoratori non immaginavano di quanta “lentezza” l’amministrazione fosse capace. “Si è partiti quasi a tempo scaduto, ora si sta cercando di recuperare quanto doveva essere già stato fatto da un pezzo”, polemizza Nardi. Mentre Passanisi nota che “cambiare in corso d’opera si è rivelata una scelta azzardata”. Alla fine comunque la delibera è stata adottata sul filo di lana, con gli impiegati fuori dalla porta fin dalle 14 e pronti a incrociare le braccia nei giorni a venire. “Tuttavia manca ancora lo stampato che il dipendente part-time deve presentare per chiedere l’assunzione“, osserva il segretario di Fp-Cisl. Un dettaglio cui gli uffici potrebbero definire già a inizio settimana. Sempre che la scure della #legalità non si abbatta ancora sugli 84 lavoratori in attesa di un contratto in pianta stabile, facendo saltare fuori qualche altro codicillo che rimanda tutto all’amministrazione che verrà.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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