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Comunali 2020, Italia in campo con Carrubba: coalizione contro il Sistema

AUGUSTA – “Quando comincia la campagna elettorale, se mi chiamate, un saluto vengo a darvelo”. Francesco Italia scende apertamente nell’arena delle prossime amministrative di Augusta. Il sindaco di Siracusa mette sulla bilancia il peso politico della sua amministrazione, per sostenere“un programma comune che unisca tutto il centrosinistra, e anche oltre; meglio ancora se con soggetti forti e competenti“. Parole che suonano come un vero e proprio endorsement per la corsa di Massimo Carrubba a riprendersi la sindacatura interrotta nel 2012, quelle pronunciate il 18 gennaio dal coordinatore regionale e promotore nazionale di Azione. A palazzo Zuppello è arrivato in prima serata, per l’investitura ufficiale di Giovanni Bonnici come coordinatore cittadino. Una scelta scontata, considerato che la sua Facciamo squadra è transitato interamente nel partito di Carlo Calenda.

Facciamo squadra diventa Azione: retromarcia primarie.

La lista civica, finora, si era arroccato sulla richiesta di primarie per la scelta del sindaco. Una proposta lanciata addirittura nel 2018, che i partiti destinatari avevano lasciato cadere nel vuoto nonostante le evidenti difficoltà a trovare una candidatura condivisa. Il prepotente ritorno sulla scena dell’ex primo cittadino, e l’ingresso in un partito con logiche e strategie di più ampio respiro, hanno fatto fare retromarcia al movimento autoctono. Ora Bonnici ammette che non occorre montare le urne nei gazebo, se Carrubba è riconosciuto vincente dalla coalizione che si sta costruendo”. La definisce “un perimetro di centro moderato ispirato a sinistra“, che per mettere dentro pezzi importanti di centrodestra insieme ad Art1 e Pd deve rinunciare ai divisivi simboli di partito.

Rinuncia al simbolo per una aggregazione più ampia.

Nonostante Azione abbia una necessità nazionale di far conoscere il suo marchio di fabbrica, nuovo di zecca nell’outlet della politica d’area Pd, per favorire un’aggregazione locale più ampia possibile è disposto a rinunciare al suo logo nelle comunali augustane. “E’ più importante dare il proprio contributo e mettere il partito a servizio del bene comune”, spiega Italia. Anche perché non si tratta solo di vincere un’elezione in un Comune come Augusta, il più importante dopo il capoluogo. Ma di creare un vero e proprio fronte di resistenza contro i “poteri forti”.

Il sindaco:”Sistema Siracusa ancora vivo e vegeto”.

In questa provincia il tema più importante è quello della legalità“, dice il sindaco del capoluogo. A beneficio di chi non volesse comprendere il concetto, precisa di riferirsi alla trama “fra imprenditori, politici, avvocati e magistrati” sbrigativamente conosciuta come Sistema Siracusa“. Una trama ancora tutta da svelare nella sua intera tessitura, e un sistema definito “ancora vivo e vegeto. Così vitale, nonostante le cronache giudiziarie sembrino suggerire altro ai profani, da considerarlo esplicitamente un problema serio e attuale“. Come esempio porta i 29 milioni che i presunti protagonisti di una stagione nera per i Palazzi di giustizia di mezza Italia, sono tornati a chiedere all’amministrazione siracusana nonostante la tempesta giudiziaria scatenatasi sulla vicenda.

Il coordinatore Bonnici: perimetro largo ma senza i 5S.

Giovanni Bonnici, coordinatore cittadino di Azione.
Copertina, Massimo Carrubba saluta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia

E’ molto serio Italia quando afferma che “l’aggancio con la realtà è l’anima della politica”. Ed è quindi necessario che i partiti “mettano al centro la competenza“. Confessa che “sarei oggi un pessimo sindaco, se non avessi fatto 5 anni da vice”. Magari a Siracusa non tutti sembrano d’accordo sulla bontà della sua amministrazione, ma sicuramente la navigazione al Vermexio sarebbe stata più complicata senza quel rodaggio nei corridoi del Palazzo. Un errore che i grillini augustani stanno scontando pesantemente, quanto meno in termini di credibilità. Per questo Bonnici esclude nettamente che il “perimetro” si possa allargare anche ai 5 Stelle, protagonisti di una stagione che ha lasciato il segno. Per qualcuno indelebile, come “il commerciante costretto a chiudere per colpa dei 3 mila euro di tassa sulla spazzatura; di rifiuti ne produceva davvero pochi e guadagnava mille euro al mese”.

Il grillino Meli, ancora una presenza controcorrente.

Vittorio Meli con Angelo Pasqua

Fra il pubblico venuto ad ascoltare c’è a sorpresa anche il consigliere grillino Vittorio Meli. Non è la prima volta che il disciplinato “portavoce in consiglio” si fa vedere “a puro titolo personale”, in iniziative dove si sconfessa chiaramente l’operato dell’amministrazione che sostiene. Una presenza che, al momento, esprime nulla di più che il disagio serpeggiante nelle stesse fila pentastellate. Ma può essere indicativa del clima di smobilitazione che sta accompagnando gli ultimi mesi della sindacatura Cettina Di Pietro.

In sala Iv, Pd, Attivamente, Azione: filigrana d’intesa?

La presentazione di “Augusta in Azione non affolla la sala, anche perché non si è spesa più di tanto a pubblicizzare l’evento. Ma la caratura delle presenze la trasforma di fatto nel debutto ufficioso della prima coalizione allestita per sfidare in forze gli uscenti 5 Stelle. Fra gli ascoltatori c’è Alfredo Beneventano, consigliere di tradizione democristiana e punto di riferimento dei renziani di Italia viva. Ci sono i consiglieri Angelo Pasqua e Biagio Tribulato, che proprio a inizio 2020 hanno chiarito la scelta di campo della loro lista Attivamente, la più votata dell’opposizione. C’è Alessandro Tripoli, consigliere che si è nuovamente iscritto al Pd quando altri dirigenti storici, come Giovanni Santanello, si sono tenuti invece fuori da una campagna sottoscrizioni congegnata per scoraggiare i signori delle tessere. E ovviamente c’è Carrubba, che finalmente ha smesso di fare il convitato di pietra.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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