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Wendy e Gennaro non si sono fermati a Eboli: il mondo su una bici

È una giornata piovigginosa, andiamo così nel centro di Eboli per delle commissioni. La nostra attenzione viene attratta da due biciclette appoggiate alla vetrina della pasticceria di Angelo Grippa, su una delle due svettano bandiere da tutto il mondo, in vetrina due ragazzi sorseggiano una cioccolata calda. 

La sosta in pasticceria

Non potevamo perderci questa occasione per fare la loro conoscenza: “Ciao, chi siete? Do you speak english? Yes, I do”. Bene. Noi no, ma per fortuna uno dei due è italiano! “Dove andate di bello?”. “Beh, eravamo in viaggio e la pioggia ci ha fatti fermare a Eboli”. “E allora? Venite a casa nostra?” Detto fatto. E così Gennaro e Wendy vengono a casa.

La giornata è giusta per un bel minestrone corroborante e per secondo hamburger di zucca con insalata.

In giro per mezzo mondo: dall’India alla Thailandia, dalla Georgia alla Turchia

Ci raccontano che sono in viaggio da un po’ di anni: Wendy dal Canada si era trasferita in Australia dove incontra Gennaro che da San Demetrio Corone (provincia di Cosenza), dopo un giro in Sud America arriva in Australia dove si conoscono e da lì decidono di pedalare insieme.

Gennaro e Wendy ci raccontano del loro lungo viaggio che li ha portati in giro per mezzo mondo, dall’India alla Thailandia, dalla Georgia alla Turchia. Ci parlano di ciò che li ha più emozionati: la gente, le diverse esperienze di accoglienza lungo la strada, le cucine dei vari paesi attraversati. Dalle piccole porzioni della Thailandese alla cucina indiana, delle colazioni che quasi mai erano dolci ma molto più spesso salate e degli spiedini di capra a prima mattina.

Pranzano con noi e nel pomeriggio vanno a riposare. Ma Gennaro deve relazionarsi con una grande umanità, quella che si è andata costruendo in questi mesi: una rete fittissima di relazioni, di zii sparsi in giro per il mondo che aspettano un messaggino, una foto. Tutti in attesa dei loro aggiornamenti. Quando si fa un viaggio del genere, anche se a pedalare si è in due, la forza della pedalata la dà quella moltitudine che pur se a distanza ti segue e ti sorregge. Perché la connessione, quel filo sottile che si costruisce con le relazioni umane sono la vera benzina, quella carica umana che ti dà l’energia per pedalare per migliaia di chilometri, affrontando strade, città affollate e deserti. Che viaggio ragazzi!

Gennaro ci racconta che si è giocato tutte le possibilità che aveva a disposizione, a partire dagli Erasmus in giro per l’Europa, al Servizio civile internazionale che lo ha portato in Ecuador a fianco dei missionari. Tutte le opportunità di crescita che sono a disposizione dei giovani lui le ha sfruttate.

Gennaro mentre ci racconta il lungo viaggio in bici tra diverse nazioni

Le esperienze accumulate

Gennaro oggi ha trent’anni, ha girato il mondo e il suo bagaglio è davvero consistente. Eppure sta tutto su una bicicletta perché le esperienze accumulate lo hanno reso leggero e con leggerezza affronterà il suo futuro con Wendy che ha deciso di lasciare il suo lavoro in Australia.

Wendy mentre si cimenta nel nostro hobby preferito

Lei è infermiera. Ha venduto tutto quello che possedeva ed ha deciso di intraprendere questo viaggio con Gennaro. Stanno per ritornare a casa, in Calabria dove li aspettano i genitori di Gennaro che sono entrati nella rete che offre ospitalità ai cicloviaggiatori. In questi anni ne hanno ospitato decine e decine, offrendo loro il letto di quel figlio che era in giro per il mondo e che a sua volta veniva ospitato da altri genitori. E così, tra una chiacchiera, una pizza e un bicchiere di vino, la serata si conclude. Tutti a letto, domani si riparte, la strada vi aspetta. Che storia ragazzi! Buon viaggio!

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