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A Ravello concerti affidati ai giovani musicisti dei Conservatori

Ultimo aggiornamento mercoledì, 29 Maggio, 2019   20:38

I Conservatori di musica della Campania ma anche di altre realtà come Venezia, Roma, Bari, Castelfranco Veneto, anticipano e integrano (dal 17 aprile al 12 ottobre) il cartellone del Ravello Festival che di fatto apre l’alta stagione turistica della Costiera amalfitana.

Il progetto “La meglio gioventù” della Fondazione Ravello, ideato e coordinato dal maestro Antonio Marzullo, segretario artistico del Teatro Verdi, vede il primo appuntamento presso il Duomo di Ravello (mercoledì 17 aprile, ore 19) con il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno che si esibirà nel Requiem di Mozart con la direzione di Nicola Samale.

Gli allievi dei Conservatori avranno così subito modo di esibirsi a Ravello, anche se non all’interno dello scenario classico del festival musicale. Saranno i promettenti strumentisti, voci, pianisti, chitarristi, violinisti, quartetti d’archi, cori, e anche brass band ed ensemble jazz ad accompagnare “l’estate musicale” da aprile ad ottobre.

Gli studenti del Conservatorio di musica “Giuseppe Martucci” di Salerno

La destagionalizzazione forse inizia da qui con la presenza degli studenti del Conservatorio di musica “Giuseppe Martucci” di Salerno, del “San Pietro a Majella” di Napoli, del “Domenico Cimarosa” di Avellino, del “Nicola Sala” di Benevento e inoltre del “Benedetto Marcello” di Venezia, del “Niccolò Piccinini” di Bari, dell’“Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto e del “Santa Cecilia” di Roma che riempiranno un vuoto tra una programmazione e l’altra. 

I luoghi scelti per queste esibizioni, saranno oltre al Duomo, la Chiesa di Santa Maria a Gradillo, il belvedere, la Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, la passeggiata del Monsignore.

I giovani artisti saranno impegnati in repertori classici con brani di Mozart, celebri arie della tradizione napoletana insieme agli omaggi a Bernstein, Rossini e Rota. Non mancheranno assoli di pianoforte, lo stile libero del jazz, e i classici duetti d’amore e gare di virtuosismo tra strumenti.

Avranno così modo di esibirsi in pubblico e provare l’ebrezza di un applauso nella città della musica. 

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