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Papa Francesco a Cipro fra speranza e indifferenza: report di una Erasmus

Ultimo aggiornamento venerdì, 28 Gennaio, 2022   21:07

Papa Francesco è stato nell’isola di Cipro dal 2 al 3 dicembre. La tragedia dei migranti è stata al centro del suo 35esimo viaggio apostolico all’estero. Da qui ha lanciato un monito all’Europa“Abbattere i muri, superare le divisioni. Siete immersi nel Mediterraneo: un mare di storie diverse, – ha detto, parlando alla comunità cattolica a Cipro – un mare che ha cullato tante civiltà, un mare dal quale ancora oggi sbarcano persone, popoli e culture da ogni parte del mondo”. Ma come hanno vissuto questa sua presenza i ciprioti? Un punto di vista “particolare” raccontato da una giovane studentessa cipriota dell’Erasmus. 

Recentemente Papa Francesco ha visitato il mio Paese, Cipro, e un paio di miei amici italiani mi hanno chiesto quanto fossi emozionata per questo importante avvenimento. Mi hanno chiesto se sarei andata a trovarlo se fossi stata a Cipro.

Con loro grande sorpresa la mia risposta è stata “no”. Non sarei andata dal Papa e nemmeno la mia famiglia.

In Italia la religione è molto importante, Dio è al primo posto. Vivo nel Sud Italia (l’autrice sta frequentando uno stage presso l’associazione Acarbio, ndr). Nel Napoletano e in tutti i luoghi che ho visitato finora, sono testimone della devozione della gente al cristianesimo. Ovunque vado vedo chiese e santuari della Vergine Maria, di San Francesco d’Assisi ecc.

Napoli con l’immagine di un’edicola votiva.
copertina e seguenti: papa Bergoglio nelle foto da cellulare dei ciprioti (cortesia FI).

Quindi, capisco perché qui ci sia stata sorpresa che non fossi affatto preoccupata per la visita del Papa nel mio Paese.

Ma a Cipro la realtà è diversa da quella italiana.

Le opinioni della gente sulla visita del Papa sono state molte e non sempre tutte positive.

Allora, cosa hanno pensato i ciprioti della visita del Papa? Frantzeska l’ha chiesto ad alcuni conoscenti ed ecco cosa le hanno risposto:

“Credo che dovremmo concentrarci sulle questioni più importanti che stanno avvenendo nel Paese in questo momento. Il nostro Paese sta andando a rotoli, i casi di Covid sono di nuovo in aumento e la probabilità di un nuovo lockdown è alta. È persino ironico che la maggior parte delle festività natalizie venga annullata perché il governo ha paura di un’epidemia. Eppure permettono al Papa di visitarlo e alla gente di venire a vederlo. Spendono soldi per questo, quando allo stesso tempo, la gente del paese ha problemi economici a causa delle misure e delle politiche che adottano per combattere il Covid. Credo che il governo dovrebbe smettere di perdere tempo e concentrarsi maggiormente sulle questioni reali.’ – (Polina, 22 anni)

«Il Papa rappresenta Dio qui sulla terra in quanto successore di san Pietro Apostolo. È importante per il cristianesimo; insegna l’amore e la compassione. Ma per me non fa differenza se sta visitando Cipro. Separo la religione dalla Chiesa e non mi piace molto la Chiesa. Qui a Cipro la Chiesa travalica sempre il suo posto e interviene nelle questioni di Stato. – (Michele, 20 anni)

Papa Francesco a Cipro: la messa per la comunità cattolica al ‘Gsp Stadium’ di Nicosia.

“Rispetto la religione, sono religioso anch’io. La religione è importante quanto la famiglia per me, ma la separo dalla Chiesa. La Chiesa è corrotta e si intromette sempre in questioni che non dovrebbe, come il sistema educativo, le questioni politiche, ecc. La visita del Papa non mi interessa molto perché credo che la chiesa cattolica sia la più corrotta.’ – (Maria, 31 anni)

“Il papa è importante e sono contento che abbia visitato Cipro. È una figura importante che aiuterà la controversia politica di Cipro a farsi conoscere a livello internazionale. Cosa c’è di più che Papa Francesco insegna sull’amore e la compassione.’ – (Michael, 53 anni)

“Il Papa è il rappresentante di Dio, la sua visita a Cipro è un onore per il nostro Paese. Sono contento che sia venuto e ora ho la possibilità di vederlo e pregare con lui” – (Anna, 83 anni)

Sono religioso ma non m’importa molto se il Papa è in visita a Cipro. È solo una persona, alla fine, e Dio è ciò che è importante.’ – (Rozana, 48 anni).

EDITORIALE DI E’COSTIERA IN CODA ALLA VERSIONE ORIGINALE INGLESE.

Pope Francis in Cyprus between hope and indifference: an Erasmus student report.

Pope Francis was on the island of Cyprus from 2 to 3 December.

The tragedy of migrants was at the center of the 35th apostolic trip abroad. From here he issued a warning to Europe: “Break down the walls, overcome divisions. You are immersed in the Mediterranean: a sea of different stories, – he said, speaking to the Catholic community in Cyprus – a sea that has rocked so many civilizations, a sea from which people, peoples and cultures from all over the world still disembark. 

How did the Cypriots live this experience? A“ particular ”point of view told by a young cipriot Erasmus student.

Recently Pope Francis visited my country Cyprus, and a couple of my Italian friends ask me how excited I was about this important happening. They asked me if I would have visited him if I was in Cyprus. 

To their surprise my answer was no, I wouldn’t have gone to see the Pope, neither my family did. 

In Italy religion is very important, God is of the upmost significance. I live in the South of Italy (The author of the article is an intern at the Acarbio association, editor’s note). In the Neapolitan region and in all places, I visited so far, I witness the people’s devotion to Christianity. Everywhere I go I see churches and shrines of Virgin Mary, of St. Francesco of Assisi etc. 

So, I understand why there were surprise to here that I was not concern at all about the Pope visiting my country. 

But in Cyprus the reality is different for the Italian one. 

The people’s views in regard of the Pope’s visit many and not all are positive. 

So, what do Cypriots think of the Pope? 

‘I believe that we should focus on the more important matters that are going on in the country right now. Our country is falling apart, covid cases are rising again and the probability of a new lockdown is high. It’s even ironic that most Christmas festivities are being cancelled because the government is afraid of an outbreak. Yet they allow the Pope to visit and the people to come and see Him. They spend money on this when at the same time, the people of the country are having economic problems because of the measures and policies they take to fight Covid. I believe the government should stop wasting time and focus more on the real matters.’ – Polina, 22

Papa Francesco al ‘Gsp Stadium’ della capitale.

‘The Pope represents God here on earth as he is the successor of Saint Peter the Apostle. He is important for Christianity; he teaches about love and compassion. But it makes no difference to me if he is visiting Cyprus. 

I do separate religion from the Church, and I don’t really like the church. I believe it is corrupted and only cares about power. Here in Cyprus the Church always oversteps its place and intervenes with matters of the state. – Michaella, 20

‘I respect religion, I am religious myself. Religion is as significant as family to me, but I separate it from the Church. The Church is corrupted and always meddling in matters that it shouldn’t, such as the educational system, political matters etc. The visit of the Pope does not really matter to me as I believe the Catholic church is the most corrupted.’ – Maria, 31  

Papa Francesco al ‘Gsp Stadium’ della capitale visto da uno schermo gigante

‘The pope is important, and I am glad he visited Cyprus. He is an important figure which will help Cyprus political dispute be known to an international level. What’s more Pope Francis teaches about love and compassion.’ – Michael, 53

‘The Pope is the representative of God, his visit to Cyprus is an honor for our country. I am glad he did come and now I have a chance to see him and pray with him’ – Anna, 83

I am religious but I don’t care much if the Pope is visiting Cyprus. He is just a person in the end and God is what’s important.’ – Rozana, 48.

EDITORIALE: Il contributo di Frantzeska Iosif alla visita papale nella sua Cipro mostra lo spaccato di una società secolarizzata, indifferente se non addirittura ostile a qualsiasi presenza della Chiesa fuori dal perimetro strettamente devozionale. Ma dall’altro lato il reportage della giovane studentessa cipriota nella sua cerchia di conoscenze offre spunti di riflessione, che i lettori devono affrontare considerando la particolare situazione geopolitica dell’isola. Dove è ancora vivissimo il trauma della brutale separazione fra la parte greca e turca, che contrappone due popoli e le due religioni di riferimento ortodossa e musulmana. Per questo le importanti parole del cattolico Bergoglio, che così tanto hanno scosso le coscienze da queste parti, in quella terra di frontiera hanno avuto poco significato non affrontando il cuore del problema Cipro. La crudezza di qualche opinione critica, che per efficacia di cronaca si è preferita lasciare nella sua sintomatica rudezza, racconta del lungo lavoro che bisogna tutti affrontare nella trasmissione dei Valori. Affinché alle nuove generazioni non si consegni un punto di vista “tarato” sulle nostre sensibilità, destinato prima o poi a essere rifiutato in blocco, ma si parta dall’ascolto attento di realtà diverse da quelle che la “Fortezza Europa” oggi pone al centro del mondo.

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