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Forza italia, Paolo Amato: io in lista Ars con Ternullo, Bonfanti e Bandiera

AUGUSTA – Daniela Ternullo? Sta dimostrando grande attenzione al territorio. Edy Bandiera e Corrado Bonfanti? Nomi che stanno lavorando molto in giro”. E poi c’è lui, Paolo Amato, ad aggiungersi alla uscente deputata di Melilli, all’ex assessore regionale di Siracusa e all’ex sindaco di Noto. Il coordinatore di Forza italia ad Augusta è il quarto a mettersi in pista per un seggio all’Assemblea siciliana. L’ultimo capogruppo dei forzisti nel fu consiglio provinciale, aveva prospettato da tempo la possibilità di correre per l’Ars. Adesso che il tempo stringe, la “disponibilità” alla candidatura è diventata un “annuncio”. Quasi ufficiale però, considerato che non viene affidato alla rituale conferenza stampa nella cornice glamour dell’hotel Villa dei Cesari. La scelta di un’anticipazione a mezzo intervista forse lascia ancora spazio a un passo indietro, se i vertici convincono per un ruolo diverso nel gioco di squadra. Ma di questa possibilità, al momento, non accenna nella prima uscita pubblica come candidato dichiaratamente in corsa. Scelta che dice confortata dall’“apprezzamento” espresso dai big storici del capoluogo, e dall’“incoraggiamento” arrivato da alcuni ras delle preferenze nella zona Sud. Per il collegio Nord, invece, conta sul precedente di primo eletto fra i berlusconiani alle provinciali 2008.

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L’ex capogruppo alla Provincia si aggiunge all’uscente Ternullo: stanno girando pure Bonfanti e Bandiera.

Convention forzista a Villa dei Cesari (ultimo a destra Corrado Bonfanti).
copertina, Paolo Amato con l’ex ministra Stefania Prestigiacomo.

Per l’ex democristiano approdato in Forza italia quando il boom di Silvio Berlusconi era consolidato, non sarebbe una sfida semplice. Anche se conta sulle alchimie di Gianfranco Miccichè per invertire in Sicilia l’evidente calo nazionale – “bella la sua iniziativa di dialogare con Matteo Renzi per le comunali di Palermo” – Fi nel collegio può solo sperare di confermare il seggio. Amato ne è consapevole e i competitor sono agguerriti. “La onorevole Ternullo è ben vista dentro l’Ars”, anche se ora deve difendersi i voti dal sindaco compaesano Peppe Carta. Bonfanti ha lasciato un buon segno a Noto”, anche se l’ex primo cittadino si porta dietro la delusione di Fi alle comunali netine di ottobre. Bandiera come assessore all’Agricoltura ha attenzionato molto la provincia”, anche se ha coltivato molti malumori fra chi l’aveva aiutato a raggiungere quella poltrona. Il coordinatore cittadino pensa quindi di potersela giocare. Innanzitutto contando sul bacino elettorale di Augusta, “che necessita di rappresentanti veri della città senza doverli importare da fuori”. E poi mettendo a frutto i rapporti che ha stretto nel Siracusano, quando ha “girato in lungo e largo nel ruolo di capogruppo provinciale di maggioranza”.

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L’handicap del simbolo assente alle ultime due comunali: ma è pronto il mini-gruppo in consiglio.

a sinistra Mariangela Birritteri, ultimo a destra Corrado Amato.

Però anche il primo – e finora unico – augustano dichiaratamente in corsa all’Ars, si presenterebbe ai cancelli di partenza con l’handicap: alle ultime due comunali Forza italia non ha schierato nemmeno una lista propria. La replica è da politico navigato nel bordeggiare gli scogli della stampa meno sprovveduta. “Nel 2015 l’unico partito presente era il Pd, nel 2020 non c’è stato nemmeno quello”. In verità lo scorso anno c’era la Lega della vecchia gestione salviniana, ma il risultato risibile deve averne cancellato la memoria anche fra gli addetti ai lavori. In entrambe le tornate c’erano inoltre i 5 Stelle. “Ma sei anni fa era un movimento col vento in poppa ovunque in Italia, mentre alle ultime consultazioni erano una presenza dovuta visto che candidavano la sindaca uscente”. Mal comune mezzo gaudio, come giustificazione per la latitanza del simbolo forzista sulla scheda, non è proprio il massimo per convincere gli scettici. Anche se nel presente la visibilità politica può comunque essere più sostanziosa. “Abbiamo due consiglieri comunali di riferimento, mio figlio Corrado e Mariangela Birritteri, e presto comunicheranno all’aula l’adesione formale a Forza italia”. Tuttavia i berlusconiani non saranno un gruppo consiliare a tutti gli effetti, perché “al momento non è una priorità” trovare il terzo componente, necessario a termini di Statuto comunale.

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Bordate al “centrosinistra sparito” e all’amministrazione “civica per finta”: ma “sono tutti bravi ragazzi”.

Entrambi i consiglieri Fi sono stati eletti con le civiche di Pippo Gulino, sconfitto al ballottaggio da Peppe Di Mare. Pure il sindaco eletto ha fatto della trasversalità la cifra politica della sua giunta, dove assessori vicini ai leghisti siedono con altri di estrazione centrosinistra, specchio di una maggioranza altrettanto bipolare. “Ad Augusta si sta portando avanti solo un finto civismo, perché nel momento del bisogno si ricorre ai partiti“, commenta Amato. Che ne approfitta per mettere pepe. “È ammirevole che alcuni rappresentanti del centrosinistra abbiano rinunciato alle loro ambizioni politiche per amore della città. A sostegno dell’amministrazione vi sono consiglieri che per il grande consenso riscosso, come pure per esperienza e personalità, avrebbero avuto la strada spianata nel centrosinistra augustano e siciliano. Invece hanno messo da parte i loro progetti per sostenere Di Mare, appoggiato senza misteri da partiti di centrodestra come Lega e Cantiere popolare“. Per il coordinatore forzista, già nella maggioranza della presidenza post comunista di Bruno Marziano alla Provincia, “oggi alla sinistra di Augusta è rimasto solo Giancarlo Triberio“. Col quale, fra l’altro, i colleghi berlusconiani condividono spesso le stesse battaglie nella minoranza consiliare. “Ma non c’è un’opposizione preconcetta, nel voto d’aula prevale l’interesse della città: anche io ho fatto pubblicamente i complimenti al sindaco appena eletto che stava facendo tagliare l’erba. Comunque sono tutti bravi ragazzi“.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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