Matera, la capitale europea della cultura con lavori in corso ARCHIVIO di Maria Rosaria Sannino Scritto giovedì, 7 Febbraio, 2019 00:05 Ultimo aggiornamento venerdì, 3 Aprile, 2020 20:58 Come si presenta Matera, capitale europea della cultura nel 2019, dopo l’evento di inaugurazione (che ha lasciato qualche strascico di polemiche locali) agli occhi di un viaggiatore? Già quando si entra nella città, arrivando dalla Basentana (la SS 407), la strada di accesso sembra portarti in una di quelle periferie che fanno venir voglia di tornare indietro. Non è certo così che ci si aspetta di trovare una località, che vivrà durante tutto l’anno sotto i riflettori internazionali. Open future Matera, capitale europea della Cultura per il 2019 Eppure dal 2014, dal momento della sua designazione, di tempo n’è passato. Ha battuto città come le agguerrite Ravenna e Siena, con il suo slogan “Open Future” e quel logo piene di forme geometriche che si vede ovunque, anche nelle vetrine dei negozi. E’ nella diffusione della sua “immagine” invece, che la città patrimonio Unesco dal 1993, sembra essere più che attiva. Punti info, agenzie turistiche, guide pronte in ogni angolo a vendere una visita dei luoghi più attraenti. Già osservandola un po’ attentamente si intuisce che è cresciuta negli ultimi tre anni anche nelle sue strutture ricettive. Come confermano alcuni dati, c’è stato un proliferare di bed and breakfast (son passati da 82 a 166), e di strutture extra-alberghiere (come gli affitta camere) che sono passate da 157 a 556. Un vero boom. Ma se ti addentri nel suo centro storico, in alcuni suoi angoli (come vicino la piazzetta Pascoli) sembra un cantiere in corso, con zone recintate e off limits. Un’immagine del centro storico di Matera Un’ultima gara d’appalto, da 1 milione e 250 mila euro, vedrà l’aggiudicazione per la seconda metà di febbraio, con inizio lavori dal mese di marzo. Si dovranno ancora “riqualificare gli attraversamenti pedonali e di percorso di accesso al centro storico”. Ma basteranno davvero i 60 giorni di lavoro, così previsti? C’è il concreto rischio che in primavera inoltrata, si camminerà ancora tra la polvere dei cantieri. Eppure i tour operator già dal giorno della sua incoronazione hanno iniziato a puntare sulla città dei Sassi, con le sue 50 settimane di eventi. Plovdiv, l’altra “capitale” Plovdiv 2019 Plovdiv, in Bulgaria, l’altra capitale europea del 2019, già a gennaio 2017, sembrava essere più che pronta (come testimonia chi c’è stato). Magari era solo apparenza, ma si mostrava perfettamente a suo agio per la sua grande occasione. Con il suo slogan “together” ha “abbracciato” da subito i visitatori incuriositi da questa città dell’est, capitale storica della Tracia, sconosciuta ai più. Perché è chiaro che questo riconoscimento rappresenta un grande momento di valorizzazione e diffusione delle proprie bellezze storico-artistiche. Ce ne saranno di altre occasioni simili? Quindi quale migliore palcoscenico, che garantisce contestualmente non solo promozione, ma anche molti finanziamenti che dovrebbero destagionalizzare le presenze turistiche e garantire anche per chi ci vive, maggiori servizi da rendere il luogo più vivibile? Peccato però che neanche in quattro anni, in Italia (non solo al sud), non si è capaci di fare in modo di arrivare pronti e preparati, così da non mostrare sbavature. Come lamenta qualcuno su twitter: “ A Matera, capitale europea della cultura, non ci sono i mezzi per andare e tornare in giornata. Come si fa a pensare a una iniziativa del genere senza un piano logistico? …il rilancio del Sud”. In effetti gli unici treni che partono da Matera sono delle Ferrovie Appulo Lucane e hanno Bari come un’unica meta. Ci si impiega quasi due ore di tragitto per percorrere 70 km. E diventa logico che per arrivare nella città dei Sassi, si finisce quasi sempre per affidarsi all’auto,perché la stazione più vicina, dove passa solo un Frecciarossa al giorno, si trova a Ferrandina che dista 35 km di distanza. Ma anche se mancano le infrastrutture, e ci sono ancora oggi non pochi disservizi, l’attrattiva di questa città lucana, un tempo definita “vergogna nazionale”, è alle stelle. Anche il New Times l’ha piazzata al terzo posto tra i luoghi da visitare entro l’anno. In fondo la bellezza fa dimenticare tutto il resto.