I contadini volanti di Flavia Amabile: la Costiera vista dalla fatica degli uomini ARCHIVIO di Maria Rosaria Sannino Scritto giovedì, 17 Dicembre, 2015 10:31 Ultimo aggiornamento domenica, 2 Aprile, 2017 19:09 E’ un libro da abbracciare con gli occhi, più che da leggere. “I contadini volanti” di Flavia Amabile, Arkhé edizioni, racconta attraverso una quarantina di foto in bianco e nero, la fatica fisica di quei pochi contadini che in Costiera amalfitana, ancora oggi, e con quelle stesse tecniche usate dai loro avi, lavorano per il mantenimento dei terrazzamenti. Le mani, annerite dalla terra che amano, screpolate dal sole e da tutti quegli elementi che giorno per giorno, toccano, stringono, muovono, sono come una “segnaletica”: ci indicano il verso giusto dove guardare. Sembra che ti dicano: “Ecco, questo è quel che sono, ecco quel che faccio per mantenere intatta questa terra, che è di tutta l’Umanità”. E poi i volti sospesi tra la stanchezza della giornata ma anche tra la meraviglia che suscita questo mestiere che seppur faticoso, ti dona il contatto vero con “Madre Natura” e quella “fatica immutabile” di stagione in stagione che si tramanda da padre in figlio, di anno in anno. Ma fino a quando quei pochi contadini rimasti come sentinelle (hanno un’eta media di 70 anni) ce la faranno ad andare avanti? Ci saranno altri figli che riceveranno il “testimone” e saranno felici e in grado di portare avanti un pezzo di terra che vuol dire tutto sia sotto l’aspetto della bellezza architettonica, sia contro un dissesto idrogeologico che di anno in anno si fa sempre più minaccioso? Ecco anche il perché della nascita di questo volume (e di un piccolo calendario 2016) e del lancio di un crowdfunding che servirà ad aiutare i contadini che hanno bisogno anche di un piccolo aiuto economico per realizzare lavori di manutenzione nei terrazzamenti. “Avevo già tentato di raccontare questo mondo attraverso il romanzo Fior d’Amalfi – racconta la giornalista Flavia Amabile durante la presentazione ad Amalfi del volume – poi ho deciso di raccontarlo anche attraverso le foto, e usando il bianco e nero, così da evidenziare i contadini e la loro fatica. E così per un anno intero ho fatto avanti e indietro da Roma alla Costiera. Il mio primo obiettivo era quello di colpire, perché sono sempre troppo poche le persone che sanno cosa c’è dietro un paesaggio come quello della Costiera amalfitana”. E come sarebbe questa terra senza i suoi limoneti? “Potrebbe anche sopravvivere – dichiara Flavia Amabile dinanzi a molti contadini presenti nell’antico Arsenale di Amalfi – ma quanto sarebbe più brutta?”. E invece sarebbe bello immaginare una catena di “solidarietà”, dove ad esempio chi gode e “sfrutta” l’immagine di questo paesaggio, (ad esempio gli albergatori), siano i primi a contribuire nel mantenimento integro di questo territorio, che richiede cura, fatica fisica e amore. Forse un giorno accadrà. E speriamo non sia già troppo tardi. Intanto questo libro testimonia un mondo che non possiamo permetterci di perdere.