Gran Carnevale di Maiori: l’edizione 2019 celebra il turismo slow ARCHIVIO di Marta Manzoni Scritto giovedì, 21 Febbraio, 2019 22:44 Ultimo aggiornamento martedì, 19 Marzo, 2019 18:01 “Originale e bello”, così il sindaco di Maiori Antonio Capone ha descritto l’edizione 2019 del Gran Carnevale di Maiori giunto alla sua 46esima edizione. La Costiera amalfitana si appresta a veder sfilare 4 carri allegorici con il tema “Civiltà e periodi storici” che celebrano l’anno europeo del turismo slow. Quattro le giornate dove carri e ballerini sfileranno nel tratto tra Via Nuova Chiunzi e il Porto Turistico: 24 febbraio, 3 marzo; 5 marzo (martedì grasso) e il 10 marzo. L’evento è organizzato dal Comune e finanziato dalla Regione Campania attraverso i fondi Poc 2014-2020. “E’ un grande evento che è cresciuto tantissimo nel corso degli anni ed a cui la Regione sta fornendo un importante sostegno – ha rimarcato il sindaco Antonio Capone – Il Carnevale di Maiori è un grande evento culturale a cui lavorano decine e decine di persone. Un evento che fa parte della tradizione e che intendiamo tramandare alle nuove generazioni. Questo è infatti il filo conduttore dell’iniziativa che prevede una serie di laboratori di manualità in cui saranno protagonisti i maestri cartapestai. Al di là ovviamente degli appuntamenti collaterali e delle sfilate in programma che vedranno la partecipazione di circa seicento persone”. All’opera un Maestro cartapestaio del Gran Carnevale di Maiori “Serviva ritrovare entusiasmo con un cambio generazionale e ci siamo riusciti – ha esordito durante la conferenza stampa il direttore artistico Alfonso Pastore – Questo per rimodulare un evento che oggi suscita l’attenzione anche delle giovanissime generazioni che frequentano i laboratori in cui si realizzano le opere che sfileranno da domenica 24 febbraio. Quello che ci differenzia, al di là della manipolazione della cartapesta, è la modellazione del ferro senza l’utilizzo di forme. Per questa modalità di lavorazione noi puntiamo al riconoscimento Unesco e subito dopo questa edizione presenteremo un dossier in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli. Tra gli eventi spiccano anche quelli di teatro urbano per il quale abbiamo coinvolto le migliori compagnie nazionali che si occupano di questa tipologia di arte. L’apertura della manifestazione sarà dalla stessa compagnia che appena un mese fa è stata protagonista a Matera dellagrande inaugurazione di città della cultura”. I maestri della cartapesta sono così stati impegnati intorno al filo conduttore “Civiltà e periodi storici”. E così «L’India» è rivisitata in chiave allegorica dal gruppo I Monelli: una metafora della modernità tra Ganesha, simbolo della cultura tradizionale, e una sacerdotessa danzatrice che volteggia tra tradizione e progresso cercando, con un occhio al passato ed uno al futuro, di trovare il giusto karma. Il gruppo de «I Nuovi Pazzi» punta sull’Antico Egitto e la dinastia dei grandi faraoni come esempio non solo di civiltà. Ma soprattutto la straordinaria tecnica di realizzazione delle gigantesche opere che hanno resistito alle calamità e alle insidie del tempo. Un esempio per i tempi d’oggi in cui bastano poche gocce d’acqua perportare distruzione e morte. «Forse è ora di abbandonare il culto del Dio Anubi, protettore della nostra morte intellettuale che ci tiene bloccati in questo limbo di rassegnazione – scrivono nella spiegazione del loro bozzetto – È’ ora di stracciare le bende che ci mummificano e tornare a credere nelle nostre capacità. Non saremo certo degli Dei ma non siamo nemmeno dei fessi». Gran Carnevale di Maiori, edizione 46 Il terzo carro allegorico in competizione è quello dell’associazione A.D.S. che propone una rappresentazione della civiltà cinese. «Libretto Rosso» è il titolo dell’opera ispirata alla caduta dell’imperialismo e alla nascita del partito comunista, all’invasione del Tibet e alla repressione del popolo cinese. Le figure scenografiche rappresentano la fuga del Dalai Lama rincorso da un dragone rosso, che sta a raffigurare la potenza distruttrice dell’essere umano, guidato dal padre della Repubblica Cinese, Mao Zedong, intento a cambiare la storia millenaria della civiltà cinese,con il suo manuale denominato appunto “Libretto Rosso”. Il carro allegorico dell’Associazione Invisibili/Alcastar ha scelto invece di puntare sulla cultura azteca. «Aztecas» è il titolo dell’idea progettuale in cui spicca un serpente piumato che apre le ali e l’imperatore Montezuma che con sguardo fiero indica la giusta direzione. Un’edizione questa che si annuncia interessante e ricca di novità, come la collaborazione stretta con lo storico carnevale di Putignano. Intanto la Strada provinciale Sp2 (chiusa per frana in frazione Pucara) dal 21 febbraio è stata aperta con un’unica fascia oraria (dalle ore 6 alle 22). Via libera dunque per chi vuole arrivare a Maiori da Tramonti attraverso il Valico di Chiunzi. Gran Carnevale di Maiori