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McDonald’s Augusta, diffida ambientalista: verde pubblico non è fast food

AUGUSTA – La giunta non può trasformare in un McDonald’s l’area verde del Comune attigua il Palajonio, per giunta concedendola senza gara pubblica e scavalcando le prerogative del consiglio. E’ la sintesi dell’articolata diffida che Legambiente e Natura sicula hanno inviato il 14 febbraio all’amministrazione di Augusta, per farle revocare in autotutela il via libera alla multinazionale. La delibera del 26 gennaio scorso è contestata di illegittimità, perché fondata su interpretazioni del piano regolatore che “non soddisfano un interesse pubblico ma un interesse lucrativo privato. L’accordo con gli americani prevede la costruzione di un fast food nel palmeto a ingresso città, in cambio di un parco giochi e un campetto di mini-basket finanziati dalla società Usa. Per gli ambientalisti ciò “produrrà l’effetto di cementificarezone urbane “che andrebbero piuttosto preservate, valorizzate e rese fruibili dalla collettività per attività ludiche, sportive e sociali”. Ma Palazzo di città non arretra. “Noi non ci facciamo intimidire”, replica il sindaco. “Lo dicano alle famiglie e ai bambini che non vogliono la realizzazione di un parco verde, di un campetto di basket, di un’area attrezzata per bambini cui l’area è destinata”, polemizza Giuseppe Di Mare. Alimentando il dibattito sull’opportunità di incoraggiare il “cibo spazzatura” fra i consumatori in età evolutiva, con impianti sportivi e attrezzature ludiche che diventano civette di richiamo per il business dell’hamburger globalizzato. Proprio mentre la scuola si sta impegnando a togliere merendine e snack industriali dalla dieta degli alunni.

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Senatore contro l’amministrazione “pro-hamburger”: c’è un dovere educativo al cibo sano.

Pino Pisani.

La questione educazione alimentare ha fatto registrare pure l’intervento di un parlamentare. “Noi siamo quello che mangiamo”, avverte Pino Pisani, in un post sulla vicenda. La citazione del filosofo Feuerbach introduce il concetto che “una corretta alimentazione è la base per salvaguardare la propria salute. Anche se la multinazionale, “con armi di comunicazione molto sofisticate, cerca di convincerci che i suoi cibi sono nutrienti, in realtà parliamo di un insieme di grassi, zuccheri e sale, poveri di fibre e vitamine”. Come medico che ha speso una vita professionale nel campo della prevenzione“, ricorda che il Big Mac “non è cibo adatto ai bambini, che invece hanno bisogno di altri alimenti per una crescita sana. L’ex primario del Muscatello puntualizza che “la patria di McDonald’s, gli Stati Uniti, è anche la patria dell’obesità. E ricorda che “l’alimentazione da fast food è una delle cause di questa condizione”. Invece, aggiunge, “abituiamo i giovani ad alimentarsi di cibo sano. Siamo la terra della dieta mediterranea, che dobbiamo coltivare e trasmettere”. Il senatore 5 Stelle fa notare, infine, che “anche questo fa parte dei compiti e doveri educativi.

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Legambiente e Natura sicula: diffida al Comune inviata pure all’Anticorruzione e all’Antitrust.

Per quanto “da alcuni anni il Comune ne abbia trascurato la manutenzione”, gli ambientalisti sottolineano che il terreno da dare a McDonald’s é pur sempre “un giardino comunale“. Del quale Fabio Morreale e Domenico Ciacchella, a nome di Natura sicula e Legambiente “chiedono la valorizzazione, affinché sia reso nuovamente fruibile dalla cittadinanza di Augusta”. L’atto di diffida e messa in mora lo hanno inviato anche ai consiglieri comunali, andandolo ad aggiungere alla mozione sull’argomento proposta dalla consigliera di minoranza Milena Contento. Ma fra i destinatari ci sono pure l’Anticorruzione e l’Antitrust, “per i provvedimenti di rispettiva competenza”. Autorità che per ragioni di organico insufficiente, tuttavia, raramente si occupano dei piccoli Comuni.

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Di Mare: avanti con riqualificazione area abbandonata, ambientalisti interessati solo ai giornali.

sopra e copertina, il terreno comunale concesso per il McDonald’s.

Per il sindaco, comunque, “la riqualificazione dell’area è di gran lunga superiore rispetto alla struttura fisica”. Perciò “noi siamo sereni e andiamo avanti nel progetto di riqualificazione di un’area abbandonata”. Di Mare inoltre polemizza con la siracusana Natura sicula. “L’attenzione di questa associazione nei confronti della città è sorprendente, da quando governa la mia amministrazione avrà scoperto la presenza di Augusta in provincia: ne siamo felici”. Il primo cittadino è caustico pure col locale circolo di Legambiente. “Cosi come siamo felici che le due associazioni hanno scoperto un’area totalmente abbandonata, delle quali non risulta nessuna nota precedente agli atti di riqualificazione da parte di entrambe”. Infine, ha opinioni molto critiche sulla conduzione delle loro battaglie ambientaliste. “Chi manda diffide o atti simili a un ente pubblico, e subito dopo – se non un secondo prima – alla stampa, probabilmente è più interessato allo spazio sui giornali che allo scritto che trasmette”.

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Ecologisti pronti ad “azioni legali”: atto di giunta per concessione competenza del consiglio.

Palazzo di città non entra nel merito delle contestazioni di legittimità sollevate da Natura sicula e Legambiente. I cui legali, Sebastiano Papandrea e Paolo Tuttoilmondo, hanno già avvertito il Comune che “in mancanza di riscontro si riservano di promuovere le opportune azioni legali“. Nella diffida, infatti, di hamburger e obesità non si parla. Si scrive invece, e molto, su presunte violazioni in tema di concessioni per aree pubbliche. Gli avvocati degli ecologisti rilevano, innanzitutto, che il Testo unico enti locali “riserva alla competenza del consiglio gli atti di disposizione del patrimonio immobiliare, ivi compresa la cessione del diritto di superficie di beni immobili di proprietà comunale“. Perciò la giunta sarebbe incompetente a decidere in solitudine sulla convezione con McDonald’s. Perché “spetta in via esclusiva al consiglio deliberare l’intenzione di alienare o concedere beni determinati, ponderando sia la scelta di un preciso strumento giuridico rispetto ad altri possibili, sia gli interessi pubblici che stanno alla base dell’operazione, i costi, i benefici e ogni altro elemento”.

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“Affidamento senza gara dopo mero avviso esplorativo: revocare subito delibera illegittima”.

Napalm, l’opera iconica di Banksy con Mickey Mouse e Ronald McDonald’s come simboli dell’imperialismo capitalista americano.

La diffida si sofferma su un affidamento senza gara“, contrario ai principi sulleconcessioni a titolo oneroso di beni pubblici di rilevanza economica”. Natura sicula e Legambiente rilevano che “l’aggiudicazione del bene immobile non è avvenuta in esito a una procedura concorsuale di affidamento, ma bensì a seguito di un avviso esplorativo per manifestazione d’interesse“. Il quale “assume il valore di una mera indagine di mercato“. Attraverso cui, “secondo consolidata giurisprudenza, la stazione appaltante si limita a verificare la disponibilità del mercato, e individuare la platea dei potenziali concorrenti da invitare alla procedura di affidamento”. A sostegno, gli ecologisti citano una sentenza del Consiglio di Stato emessa nel 2014, e una del Tar Campania del 2018. Inoltre, “il carattere non concorsuale e non selettivo di tale indagine di mercato è d’altronde enunciato dallo stesso Comune di Augusta, in seno all’Avviso esplorativo” pubblicato il 22 giugno scorso. Laddove puntualizzava che “il presente avviso ha natura di pura indagine esplorativa, tesa ad acquisire idee progettuali da porre alla base dei successivi percorsi procedurali di valorizzazione dell’area”. Perciò, ribadiva la delibera, “le proposte migliori costituiranno esclusivamente un’indicazione per orientare la formulazione degli eventuali futuri bandi di concessione, locazione e/o comodato”.

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Contestata “violazione del Prg”: area vincolata, il fast food non è attività di interesse pubblico.

Quel bando al miglior offerente poi non c’è stato, e l’amministrazione è passata direttamente alla fase del convenzione con McDonald’s. Dove si prevede un canone di 45 mila euro l’anno, per una concessione trentennale rinnovabile e rinegoziabile, al termine della quale il ristorante da 500 metri quadrati diventerà di proprietà comunale. Ma proprio il fast food è ritenuto dagli ambientalisti una violazione del Prg. La diffida parla di “inammissibilità della cessione in uso commerciale rispetto ai vincoli della zona F”. Si tratta della classificazione “destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale, in cui ogni intervento è riservato alla pubblica amministrazione“. Perciò “non è possibile insediare attività commerciali, non trattandosi di attività di interesse pubblico”. Le quali, secondo un pronunciamento del Consiglio di Stato nel 2012, sono quelle “attività che assolvono a finalità istituzionali e proprie di un Ente pubblico“. Per gli avvocati ambientalisti – e non solo per loro – è difficile sostenere che ci rientri lo smercio di cheeseburger e patatine col ketchup.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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