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Vitigni antichi, innovazione moderna: la viticoltura campana guarda al futuro 

Ricerca, biodiversità e nuove tipologie di passito al centro dell’incontro tecnico di Roccadaspide del progetto Sostevin. Degustazioni e testimonianze tra tradizione e sostenibilità.

(Roccadaspide – Mercoledì 11 giugno 2025.) Si è tenuto presso la sala consiliare della Comunità Montana “Calore Salernitano” l’incontro tecnico “Enologia di precisione e produzione di nuove tipologie di vino passito”, un appuntamento di rilievo nell’ambito del progetto SOSTEVIN: “Sostenibilità e sviluppo della diversità bio-culturale vitivinicola campana”, sostenuto dal PSR Campania 2014/2020 – Misura 16.1.2.

Ad aprire i lavori è stato Carmine Casella, Presidente della Comunità Montana e Sindaco di Felitto, che ha evidenziato il valore strategico della ricerca enologica per le aree interne della Valle del Calore, territorio simbolo della vitivinicoltura campana.

All’incontro hanno preso parte numerose autorità locali, tra cui Nicola Lalla (Regione Campania), i sindaci Giuseppe Scorza (Castel San Lorenzo), Renato Pizzolante (Piaggine), Giancarlo Trotta (Stio), Anna Ferrentino (Assessore di Magliano Vetere), Gennaro Capo, già sindaco di Castel San Lorenzo, insieme a rappresentanti di associazioni agricole, culturali e produttori locali.

Commosso il ricordo della storica convenzione tra la Comunità Montana e il CREA VE di Turi (BA), grazie all’impegno del funzionario Aldo Carrozza e dei referenti scientifici Angelo Raffaele Caputo e Rosa Pepe. Prezioso anche il contributo di Filomena Scorziello e Franco Auricchio, pionieri nella conservazione di antichi vitigni, messi a disposizione della ricerca sin dagli anni 2000.

Il cuore dell’evento ha visto la presentazione del progetto da parte della capofila Anna Pina Arcaro e del responsabile scientifico Caputo, con l’illustrazione dei tre Work Packages (WP) sviluppati. Presenti i ricercatori del CREA VE (Viticoltura ed Enologia) di Asti, Antonella Costantini e Laura Pulcini, del CREA VE di Arezzo Mauro D’Arcangelo, del CREA VE di Velletri Massimo Morassut e Roberto Nuti, del Crea VE di Turi (Bari) Giovannino Gentilesco, Vittorio Alba, Rosa Milella, Giovanna Forte e Angelo Raffaele Caputo, e dal CNR ISPC Tito (Potenza) Stefano Del Lungo.

Grande interesse ha suscitato la degustazione di due nuove tipologie di vino passito: uno a base di Aglianico dell’azienda “Viticoltori Polito” e l’altro da uve Barbera, frutto del lavoro delle aziende “Basilio di Mucciolo Giovanni” e “Capo Francesco”, entrambe di Castel San Lorenzo. Importante il collegamento della dirigente regionale Flora Della Valle, che ha sottolineato l’impatto concreto del progetto sulle aziende partner e sull’intero settore vitivinicolo campano, auspicando un futuro proseguimento delle attività.

La giornata si è conclusa presso il ristorante pizzeria “La Stella del Calore”, con una degustazione guidata di sei vini realizzati grazie all’utilizzo di lieviti autoctoni selezionati direttamente dalle uve delle aziende partner. Un approccio che valorizza la biodiversità microbiologica, garantendo un prodotto autentico e territoriale. Un ringraziamento particolare è stato rivolto allo staff del ristorante per l’ospitalità e l’organizzazione impeccabile dell’evento conclusivo.

(Rosa Pepe e Matteo Furno)

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  • Agronoma, da sempre si occupa di Agrobiodiversità e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. Cilentana di origine, per questo la valorizzazione delle aree interne, nel suo percorso di lavoro e di vita, occupa uno spazio molto importante.

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Rosa Pepe
Agronoma, da sempre si occupa di Agrobiodiversità e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. Cilentana di origine, per questo la valorizzazione delle aree interne, nel suo percorso di lavoro e di vita, occupa uno spazio molto importante.

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