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Le patate di Perillo: tra innovazione agricola e tradizione

Montesano sulla Marcellana – Il futuro dell’agricoltura passa attraverso la valorizzazione del territorio e l’adozione di pratiche sostenibili. Se n’è discusso nel seminario tecnico “Buone pratiche dalla fase di pre-semina alla semina nella coltivazione della patata”, che ha riunito (il 24 febbraio, ndr) esperti del settore per affrontare i temi della conservazione del suolo, della certificazione delle sementi e della gestione sostenibile delle coltivazioni.

I ricercatori del Crea di Pontecagnano, Loredana Sigillo e Catello Pane, hanno evidenziato il ruolo fondamentale della conservazione del suolo attraverso compostaggio e integrazione della sostanza organica, con l’obiettivo di promuovere un modello di agricoltura organica rigenerativa. La rotazione colturale è stata indicata come strategia chiave per evitare l’impoverimento del terreno e ridurre la necessità di concimazioni chimiche.

Un momento dell’incontro con l’agronomo Antonio Cariello

Il seminario ha affrontato anche il tema della protezione delle coltivazioni dagli attacchi dei cinghiali, con il contributo del sindaco Giuseppe Rinaldi e del presidente del Parco Gennaro Coccorullo. Quest’ultimo ha sottolineato il valore della collaborazione tra amministrazioni locali, enti di ricerca e agricoltori per promuovere un’agricoltura sostenibile e creare opportunità economiche per chi sceglie di rimanere nel territorio. Antonio Cariello, agronomo del Copagri, ha illustrato le opportunità offerte dalla rete d’impresa, un modello di cooperazione che permette agli agricoltori di rafforzare la propria identità sul mercato e accedere a nuove risorse.

L’evento si è concluso con la presentazione della bozza del ricettario “Le patate di Montesano sulla Marcellana – Perillo, a tavola”, curato dall’agronoma Rosa Pepe. Il progetto raccoglie ricette realizzate con le patate coltivate in località Perillo, preparate con il contributo di nonni, mamme, mariti e figli, a testimonianza di una tradizione culinaria che unisce generazioni.

Le aree interne si raccontano anche a tavola – è stato sottolineato – dove la convivialità e il rispetto per il territorio si traducono in piatti che valorizzano le eccellenze locali“. Il seminario ha rappresentato un momento di confronto tra innovazione e tradizione, confermando l’importanza di un’agricoltura sostenibile per garantire qualità, produttività e tutela dell’ambiente.

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  • Agronoma, da sempre si occupa di Agrobiodiversità e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. Cilentana di origine, per questo la valorizzazione delle aree interne, nel suo percorso di lavoro e di vita, occupa uno spazio molto importante.

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Rosa Pepe
Agronoma, da sempre si occupa di Agrobiodiversità e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali. Cilentana di origine, per questo la valorizzazione delle aree interne, nel suo percorso di lavoro e di vita, occupa uno spazio molto importante.

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