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Tolti i punti nascita a Sapri e Polla. Cirielli, FdI: umiliazione per il Cilento

Ultimo aggiornamento giovedì, 6 Giugno, 2019   01:52

Sapri e Polla spariranno dalle carte d’indennità alla voce “nato a…”. Con l’inizio del nuovo anno, infatti, chiuderanno i punti nascita degli ospedali “Immacolata” e “Luigi Curto“. Le due città del Cilento non avranno così più concittadini “doc”, almeno sui documenti anagrafici; una perdita sostanzialmente simbolica, che però in un piccolo centro di provincia si traduce in un impoverimento dell’identità collettiva, sulla quale una comunità di “periferia” fonda il senso di appartenenza. A dare notizia della soppressione dei due reparti, che dall’1 gennaio cancelleranno anche le “origini” per i nuovi sapresi e pollesi, è stato il deputato di FdI, Edmondo Cirielli.

L’ex presidente della provincia di Salerno l’ha definito un fatto “grave”, e ha lanciato un appello alla grillina Giulia Grillo per correre ai ripari. “E’ stata certamente una decisione assunta dai governi nazionali e regionali del Pd – scrive il parlamentare del centrodestra – ma il ministro della Salute del governo del cambiamento non fatto altro che confermare un provvedimento che penalizza il Vallo di Diano e il Golfo di Pollastro”. Cirielli ha annunciato sull’argomento una interrogazione urgente alla Camera, dove ricopre la carica di Questore. Sperando che la ministra 5 Stelle “possa rivedere una decisione che mortifica un’area della Campania”. Il taglio rientra nel piano di revisione della spesa sanitaria che, puntando sulle economie di scala, ha alzato i parametri per far restare aperti i presidi ospedalieri e i reparti.

 “il requisito minino dei 500 parti in un anno per tenere in vita un punto nascita non può valere per alcuni territori dell’aree interne, che già vivono una forte discriminazione in termini di servizi e infrastrutture”. Questo vero e proprio arretramento dello Stato nel garantire il diritto alla salute ha colpito molte altre parti del territorio nazionale. Comprese quelle riconosciute ad alto rischio ambientale, dove l’inquinamento espone le popolazioni a rischi sanitari notevolmente superiori alla media. Adesso in Campania la scure della spending review sull’assistenza sanitaria si abbatte si abbatte su un’area cilentana che la subirebbe come “l’ennesima inaccettabile umiliazione”.

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