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Sitges e la sua “controcultura” che sfida i pregiudizi

Sitges e la sua “controcultura” che sfida i pregiudizi

Ultimo aggiornamento mercoledì, 29 Maggio, 2019   20:18

Un tempo villaggio di pescatore, oggi meta che sfida i pregiudizi. Sitges si trova in Catalogna a mezz’ora da Barcellona, sulla Costa Dorada. Se si ha tempo vale la pena staccare un po’ dalla città e tuffarsi nella vita tranquilla di questo posto di mare. Sempre però se si è fuori stagione, perché Sitges è tra le mete più frequentate dell’area anche per i suoi locali notturni e alternativi. E’ infatti tra le località più amate dalla comunità omosessuale, e dagli intellettuali catalani, e questo grazie agli anni ’60 quando divenne il centro della “controcultura” sfidando il regime di Francisco Franco.

Con il treno è davvero facile arrivarci (dalla stazione di Barcelona Sants o Passeig de Gràcia) e una volta arrivati basta lasciarsi guidare dalla “salsedine” che vi porterà dritti al cuore della cittadina. L’ampia spiaggia e il suo lungomare alberato sono solo il preludio di quello che vi attenderà se vi inoltrerete verso il promontorio a picco sul mare dove si trova la seicentesca Esglèsia de Sant Bartomeu i Santa Tecla. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di angoli tipici, dove l’architettura catalana, con il suo bianco e blu, o il giallo che incornicia i palazzi storici, vi porterà in un tempo sospeso.

La seicentesca Esglèsia de Sant Bartomeu i Santa Tecla.

In questa cittadina si è sempre puntato non solo sulla “libertà” di espressione e sulla possibilità di essere sé stessi senza che nessuno giudichi, ma anche sulla cultura con i suoi ricchi musei (Museu Maricel de Mar, Museu Cau Ferrat, Museu Romàntic).

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Questo antico villaggio di mare, dove di notte ha anche una strada che d’estate si trasforma nella “strada del peccato” (Calle del Pecado) con una varietà sorprendente di locali per tutti i gusti, ha scelto di avere negli anni una sua fisionomia. Cultura, arte, libertà. Famoso è il suo Sitges Film Festival e anche il suo particolare Carnevale. Si inizia con il Dijous Gras (giovedì grasso) con l’arrivo del Carnestoltes (il Re del Carnevale) accompagnato dalla regina immersa tra carri allegorici che attraversano le vie del centro.

Il Museo del Carnevale di Sitges

I costumi più belli li troverete anche in mostra permanente durante tutto l’anno. Un modo per ribadire che lungo la propria vita ci sono tante “maschere” da indossare.

Maria Rosaria Sannino
Giornalista professionista, cronista, reporter di viaggi, appassionata di fotografia e reportage.
http://www.twitter.com/mrsannino

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