Finanza etica, un sogno possibile? GLOBAL LOCAL di E'costiera Scritto giovedì, 23 Marzo, 2017 11:28 Promuovere la finanza etica in Europa è un “sogno” possibile? O siamo ancora ad un’utopia irrealizzabile? Il documento elaborato dalla Fondazione Finanza Etica (Gruppo Banca Etica) in occasione dei 60 anni dall’inizio del processo di integrazione europea che si celebrano a Roma il 25 marzo, propone un progetto di cambiamento profondo del sistema finanziario. Un modello fondato su trasparenza, partecipazione e uso responsabile del denaro, che rifiuta visioni di brevissimo respiro per considerare gli effetti a lungo termine delle proprie attività. E che presuppone l’educazione critica alla finanza di un numero crescente di persone. La Fondazione Finanza Etica è tra gli aderenti a “La Nostra Europa”, un’insieme di associazioni, movimenti e organizzazioni nata per cambiare rotta all’Europa delle diseguaglianze, dell’insicurezza sociale, dei muri e delle spinte nazionaliste e per promuovere un’Europa unita, democratica e solidale. Oggi il peso delle lobby finanziarie condiziona pesantemente le scelte delle istituzioni europee. Occorre un’azione di “contro-lobby” come quella di Finance Watch su scala europea. In Italia con l’ultima Legge di Stabilità è stata riconosciuta la finanza etica. Occorre però una scelta analoga su scala europea. Secondo gli esperti serve una tassa sulle transazioni finanziarie; la separazione delle banche commerciali da quelle investimento; contrastare seriamente i paradisi fiscali; limitare i bonus dei manager; estendere l’applicazione del principio precauzionale contenuto nel Trattato di Maastricht anche all’ambito finanziario. Fondazione Culturale Responsabilità Etica Autore E'costiera La redazione di eCostiera si compone di un team di giornalisti professionisti che si occupano di diffondere notizie e approfondimenti legati al territorio ma non solo. Visualizza tutti gli articoli