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Augusta, Forza italia cambia l’assessora: crisi su quote rosa giunta

AUGUSTA – Non c’è pace per la giunta comunale di Augusta. Dopo il Movimento per l’autonomia che ha preteso e ottenuto la vicesindacatura, tocca ora a Forza italia sparigliare le carte elettorali al sindaco Giuseppe Di Mare. La segreteria cittadina forzista lo ha fatto giusto prima delle sfilate carnascialesche, notificandogli la richiesta di sostituire la loro assessora di riferimento, Valeria Coco. Una tegola, per il primo cittadino con la tessera Fratelli d’italia nel portafoglio, ma senza un gruppo consiliare esplicitamente meloniano. Perché nell’elenco dei potenziali assessori, sottopostogli in anticipo per non urtare la suscettibilità di chi si ritiene titolato ad avere l’ultima parola, i candidati da scremare sono tutti uomini. Con l’inutilizzato consulente gratuito per le Zes, Alessandro Ambrosio, vociferato in pole position per entrare finalmente nella stanza dei bottoni. Un avvicendamento, opportunamente presentato dai berlusconiani come banale turn over concordato sin dall’inizio dell’ingresso in maggioranza, che al capo dell’amministrazione però non farà più quadrare i conti sulle obbligatorie quote di genere. Almeno secondo gli standard attuali, dove le donne a Palazzo sono due su sette, e per mantenere la proporzione deve mettere mano alle poltrone degli altri alleati. Una pietra d’inciampo sui delicati equilibri della coalizione di centrodestra, che il capo dell’amministrazione vuole vuole portarsi senza scossoni fino alle urne della primavera 2026.

Amato: Sicilia non ha recepito percentuale nazionale, per parità di genere basta la sola Patania.

Per il coordinatore di Fi, Paolo Amato, il problema delle quote rosa tuttavia non sussisterebbe. “Perché la Sicilia non ha recepito la percentuale nazionale del 40 per cento, per cui qui resta in vigore quella più restrittiva del 20 per cento, e la sola Tania Patania basta a rispettare le vigenti previsioni di legge”. Il plenipotenziario del deputato regionale Riccardo Gennuso nella zona Nord, conferma così l’indiscrezione circolata negli ambienti politici già a metà febbraio, sulla imminente sostituzione di Coco. Smentisce però le voci sulle resistenze a lasciare la poltrona manifestate dall’assessora allo stesso Di Mare, del quale in questo anno e mezzo avrebbe conquistato il pieno gradimento per la disciplina mostrata nei lavori di giunta, anche quando il suo partito le aveva manifestato perplessità su alcune deliberazioni politicamente delicate. “Era un incarico a tempo emerso da una rosa di potenziali assessori, scaturito dalla esplicita condizione posta dal sindaco di indicargli una valida professionista, per non alterare la rappresentanza di genere nella sua precedente giunta”, puntualizza però il leader forzista.

Coordinatore Fi: un normale avvicendamento del nostro assessore alla vigilia del congresso.

L’assessora Valeria Coco giura col sindaco Giuseppe Di Mare
in copertina, fra l’on Riccardo Gennuso il segretario Corrado Bonfanti
da sinistra, il consigliere Corrado Amato e il coordinatore Paolo Amato

Amato nega uno scollamento della brucolana Coco “col gruppo consiliare che l’ha indicata”, specialmente su qualche controverso piano di lottizzazione a Brucoli, riducendo tutto a “un normale avvicendamento” legato alle fisiologiche dinamiche di un partito. “Col tesseramento abbiamo avuto adesioni importanti e in questo mese svolgeremo il congresso cittadino per eleggere la segreteria”, dice l’ex assessore provinciale forzista, che “non si tira indietro” se lo acclameranno alla guida “per fare da traghettatore”. Proprio alla rediviva Provincia puntava per occupare un ruolo di primo piano, prima che Fdi silurasse in Parlamento la norma ad hoc presentata dalla Regione Siciliana, per reintrodurre l’elezione diretta. Così presidente e consiglio provinciale saranno scelti fra gli amministratori attualmente in carica, col voto ponderato di tutti i consiglieri comunali. Amato avverte che “bisogna fare in modo di trovare un accordo nel centrodestra siracusano sempre e dovunque, anche alla luce della frammentazione in Fdi, che nei consigli comunali non è realtà forte e in quello di Augusta non ha nemmeno un gruppo con questo nome”. Invece Forza italia punta a irrobustire il proprio, magari approfittando del fatto che il Mpa “potrebbe perdere consiglieri, nonostante il loro leader Peppe Carta sia un mastino della politica”. Un modo per dire che i forzisti augustani non vogliono fare la guerra all’influente sindaco-deputato di Melilli, ma nemmeno chiudono le porte agli autonomisti scontenti che li dovessero cercare.

Nessun cambio sulle rubriche assessoriali ma Di Mare potrebbe sfilare lo strategico Siru ai forzisti.

La sostituzione dell’assessora Coco è annunciata dal coordinatore Fi “a metà marzo, prima del congresso”. Il forzista che le succederà “dovrebbe mantenere le stesse rubriche, anche se una eventuale modifica dipende dal sindaco“. Si tratta delle deleghe per Sanità, attività di promozione per la frazione turistica di Brucoli, Zone economiche speciali. Ma l’avvicendamento sulla poltrona potrebbe tentare Di Mare per sfilare dal bouquet forzista quella ben più strategica del Siru. Augusta infatti è “referente” di uno degli otto Sistemi intercomunali di rango urbano, dove a fine anno la Regione ha fatto confluire parte dei 5,8 miliardi di finanziamenti concessi dalla Commissione europea, col Programma Fesr Sicilia 2021-2027. Si tratta di fondi per 29 milioni e mezzo di euro, da gestire per progetti in comune con Lentini, Carlentini, Francofonte, Sortino, Ferla, Cassaro, Priolo e Melilli, sui quali queste amministrazioni “garantiscono tutti gli adempimenti preliminari al finanziamento e alla realizzazione delle operazioni selezionate”. Sono soldi destinati alla politica territoriale, con tutto quello che questa definizione può significare e contenere.

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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