Grotte di Pertosa, scoperta struttura ellenistica e palafitta protostorica CULTURA PRIMO PIANO di Redazione Scritto mercoledì, 19 Febbraio, 2025 20:36 Le grotte di Pertosa-Auletta, nel cuore del Cilento, sono state recentemente al centro di una campagna di ricerche archeologiche. Questa campagna ha portato alla luce importanti scoperte che arricchiscono la conoscenza storica e culturale del sito. Struttura di culto di età ellenistica Recenti scoperte archeologiche nelle grotte di Pertosa-Auletta Uno dei ritrovamenti più significativi è l’individuazione di una struttura di culto risalente all’età ellenistica, un periodo storico che va dal IV al I secolo a.C. Questa scoperta suggerisce che le grotte non erano solo un luogo di passaggio o di rifugio, ma anche un luogo di culto e di rituali religiosi per le popolazioni antiche. La presenza di una struttura di culto in un contesto sotterraneo è un elemento di grande interesse per gli studiosi e apre nuove prospettive sulla comprensione delle pratiche religiose e della spiritualità delle comunità che abitavano la regione in epoca ellenistica. Le indagini, iniziate nella seconda metà di gennaio, si sono concentrate nell’Antegrotta, dove è stato impiantato un cantiere di scavo nell’alveo del fiume che scorre nella cavità. Ampliamento della palafitta protostorica Grotte di Pertosa-Auletta, Bruciatore d’incenso di età ellenistica (foto di Felice Larocca) Oltre alla struttura di culto, la campagna di scavi ha permesso di riconoscere una maggiore estensione della palafitta protostorica presente all’interno delle grotte. Questa palafitta, risalente all’età del Bronzo (circa 3500 anni fa), rappresenta uno dei pochi esempi di insediamenti umani in ambiente sotterraneo in Europa. L’ampliamento dell’area di insediamento riconosciuta suggerisce una maggiore complessità e importanza dell’insediamento palafitticolo di Pertosa-Auletta nel contesto del popolamento dell’Italia meridionale durante l’età del Bronzo. Importanza delle scoperte Grotte di Pertosa-Auletta: Scalpello immanicato dell’età del Bronzo, foto di Felice Larocca Le scoperte archeologiche di Pertosa-Auletta rivestono una grande importanza per la comunità scientifica e per il territorio. La struttura di culto di età ellenistica e l’ampliamento della palafitta protostorica offrono nuove testimonianze sulla storia e sulla cultura delle popolazioni che hanno frequentato le grotte nel corso dei millenni. Questi ritrovamenti contribuiscono ad arricchire il patrimonio culturale e storico del territorio e offrono nuove opportunità di sviluppo. Alla campagna di ricerche fornisce un importante contributo anche l’Istituto centrale per l’archeologia (ICA). L’Istituto del Ministero della cultura ha infatti stipulato con la Fondazione MIdA – concessionario delle ricerche – un accordo di collaborazione scientifica. L’accordo ha previsto la realizzazione di un progetto pilota finalizzato alla elaborazione, a cura di ICA, di standard operativi applicati alle ricerche archeo-speleologiche. La ripresa delle indagini è prevista per gli inizi del 2026, ancora una volta in concomitanza con il temporaneo periodo di fermo biologico del sistema sotterraneo, quando le visite turistiche vengono sospese dalla Fondazione MIdA, ente di gestione della grotta. Il ruolo del Museo Speleo-Archeologico Il Museo Speleo-Archeologico di Pertosa-Auletta svolge un ruolo fondamentale nella conservazione e nella valorizzazione dei reperti archeologici rinvenuti nelle grotte. Il museo offre ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino la storia millenaria delle grotte e di ammirare i reperti archeologici, tra cui quelli relativi alla struttura di culto di età ellenistica e alla palafitta protostorica. Il museo organizza anche attività didattiche e visite guidate per approfondire la conoscenza del sito archeologico e del suo valore storico e culturale. Il Museo si trova nel centro storico di Pertosa. La struttura museale è interamente dedicata alle frequentazioni umane delle Grotte di Pertosa-Auletta, un complesso carsico tra i più grandi d’Europa, con reperti che vanno dall’età paleolitica all’epoca medievale. Nasce in seguito alle prime esplorazioni e ai primi scavi effettuati nelle grotte alla fine dell’Ottocento, ma è soprattutto grazie alle ricerche degli ultimi anni che è stato possibile allestire uno spazio espositivo interamente dedicato alle frequentazioni umane della cavità. Prospettive future Le ricerche archeologiche a Pertosa-Auletta sono destinate a proseguire nei prossimi anni, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della storia e della cultura del sito. Gli studiosi si concentreranno in particolare sullo studio dei reperti rinvenuti, sull’analisi dei contesti archeologici e sulla ricostruzione delle dinamiche insediative e culturali che hanno caratterizzato le grotte nel corso dei millenni. Si prevede che le future campagne di scavo possano portare alla luce nuove scoperte e contribuire ad arricchire ulteriormente il patrimonio culturale e storico di Pertosa-Auletta. Sortino Diruta: il borgo medievale che ricorda il “Grande Terremoto” Paestum, Il Vino del Tuffatore tra Archeologia e Dieta mediterranea