Tu sei qui
Home > ERROR404.ONLINE > Porto Augusta, monopolio a Osp: Forza italia si sfila dal sindaco

Porto Augusta, monopolio a Osp: Forza italia si sfila dal sindaco

AUGUSTA – Venticinque anni di monopolio per i servizi portuali a Punta Cugno e nella zona industriale siracusana, si aprono le prime crepe nella maggioranza di Augusta. Forza italia si sfila dal “silenzio-assenso” imposto dal sindaco Giuseppe Di Mare sul project financing di Osp Palermo, capofila di un consorzio con le due aziende riconducibili alla vicesindaca Tania Patania. La cordata, partecipata pure da una coppia di piccole cooperative catanesi, il 31 luglio ha ricevuto via libera dall’Autorità di sistema della Sicilia orientale. Scatenando un putiferio nella portualità locale, della quale i forzisti si sono fatti interpreti, mettendosi in rotta di collisione dopo appena un mese dal loro ingresso in giunta. Un comunicato diffuso l’1 settembre dal “gruppo dirigente” berlusconiano, rinforzato per l’occasione dal deputato regionale Riccardo Gennuso e dal commissario provinciale Corrado Bonfanti, dà notizia di una “riunione che si è resa necessaria per fare il punto della situazione”. Diplomaticamente parla di un “contributo che il gruppo può fornire all’amministrazione, della quale fa convintamente parte”. Ma aldilà degli slalom lessicali, il contenuto è politicamente devastante. Infatti annuncia “colloqui con le aziende operanti nel porto, per comprendere se siano state correttamente informate e avvisate, anche dalla politica. Perché, in caso contrario, sono state “poste di fatto in una posizione di svantaggio per l’aggiudicazione del bando in itinere”. E questo rischia di “causare una pesante ricaduta sull’economia della città, con potenziale chiusura di aziende locali anche storiche, e perdita di posti di lavoro“.

PER APPROFONDIRE: Adsp Augusta-Catania darà a Palermo il monopolio servizi portuali
PER APPROFONDIRE: Augusta, monopolio Osp nel porto: tsunami su consiglieri e portuali

Gennuso e Bonfanti con la dirigenza cittadina sulla questione Punta Cugno e i ritardi nella Zfd.

Riccardo Gennuso e Marco Stella, presidente del consiglio comunale.
copertina, l’ingresso di Foza italia in maggioranza.

Il documento tiene a sottolineare che Forza italia si è mossa in blocco, nel “discutere in particolare dell’urgente questione del porto e del retro porto”. I partecipanti coinvolti dal coordinatore per la zona nord, Paolo Amato, sono citati uno per uno: dall’assessora Valeria Coco, ai consiglieri comunali Corrado Amato e Mariangela Birritteri; dal consulente del Comune per la depurazione, Stefano Munafò, a quello per la Zes, Alessandro Ambrosio. Oltre a Bonfanti, ex sindaco di Noto nonché plenipotenziario Fi a Siracusa, e all’onorevole Gennuso “in videoconferenza da Palermo“. Il comunicato elenca pure altre priorità, sulle quali i berlusconiani sembrano fondare il loro accordo di coalizione. “Si è discusso inoltre della fondamentale questione in ordine alla progettazione immediata del Piano particolareggiato attuativo“, riguardante la Zona economica speciale. Un tema “strettamente collegato alla Zona franca doganale, indispensabile per il porto internazionale di Augusta, perché senza di essa diventerebbe uno scalo secondario”. Lo definiscono “un aspetto di grande importanza e urgenza, vista la scadenza per le perimetrazioni Zfd fissata al 31 dicembre” di quest’anno. Un passaggio del summit forzista è stato dedicato anche al depuratore, “per comprendere se con l’aiuto della deputazione regionale e nazionale su cui può contare il gruppo, si possa fornire un aiuto per velocizzare l’iter che ha visto di recente una ennesima nomina commissariale“.

PER APPROFONDIRE: Augusta, Forza italia e Paolo Amato mettono il cappello su Di Mare
PER APPROFONDIRE: Adsp Augusta, game over. Niciforo: Di Sarcina è una presidenza Di Mare

Di Mare difende la vice Patania in conflitto d’interesse, e Carta non convoca l’audizione all’Ars.

Peppe Carta durante la campagna per le comunali.

Il passo in avanti di Forza italia rompe le righe del “tutti zitti” che si è autoimposta la maggioranza, nonostante gli stessi big alleati col sindaco siamo rimasti “disorientati”. I rumors di Palazzo raccontano che fra i più spiazzati sia stato Peppe Carta, sindaco di Melilli e deputato regionale Mpa, che dopo il rimpasto può contare in giunta su tre assessori di riferimento. Fra i quali spicca Pippo Spanò, primo presidente dell’Autorità portuale di Augusta, inopinatamente spedito all’assessorato Manutenzioni. E ora in molti si chiedono perché l’onorevole Carta, che è presidente della quarta commissione competente sui porti e gli aeroporti, non abbia ancora convocato un’audizione all’Assemblea siciliana. Eppure negli ambienti politici è famoso per essere uno che non si fa scavalcare impunemente, e inoltre il Progetto di finanza “inquieta” l’usuale andamento economico nel Petrolchimico, considerato che incide pesantemente nel suo porto a servizio. Forse a pesare è la tenacia con cui Di Mare difende l’operato della vice Patania, imprenditrice portuale con delega alla rubrica assessoriale Porto. Un lampante conflitto di interessi che ha spinto Union ports a disertare in massa la riunione, indetta dall’assessora a fine agosto nella sede delle sue società, proprio per discutere del project financing. I rappresentanti di una quindicina di aziende si sono invece presentati all’incontro del 1 settembre col sindaco. Ma sembra che dal capo dell’amministrazione abbiano ascoltato solo vaghi “vedrò e farò”, senza alcun impegno concreto nel far recuperare a tutti l’handicap col consorzio che si è candidato al monopolio dei servizi.

PER APPROFONDIRE: Augusta, Di Mare: Destinazione futuro ora è Amato, Salmeri e Paci

Gara a settembre per il project financing, 16 imprese portuali pronte al ricorso per bloccarla.

Giuseppe Di Mare e Francesco Di Sarcina.

Il presidente dell’Autorità di sistema, Francesco Di Sarcina, ha infatti annunciato a mezzo stampa specializzata che “a settembre pubblicherò la gara come prevede la legge”. Se rispetta questi tempi, il bando è solo una formalità. Il proponente ha avuto almeno otto mesi per mettere a punto il piano finanziario, che fra Augusta e Catania prevede investimenti a suo carico per 10 milioni l’anno. Mentre un’Ati concorrente con le imprese portuali locali, anche se fosse in grado di essere messa in piedi seduta stante, avrebbe tempi strettissimi per elaborare una sua proposta. Che fra l’altro per vincere dovrebbe essere necessariamente al ribasso, spostando così di alcuni anni il punto di pareggio per il rientro dell‘investimento, rispetto i tempi previsti dal consorzio. Inoltre, la pubblicazione in pieno agosto del decreto Adsp li ha azzoppati. L’elaborazioni di progetti così particolari e complessi richiede studi professionali specializzati, che in quel periodo sono tutti chiusi per ferie. E’ quindi facile che piuttosto si inizi una battaglia al Tar, quantomeno per ritardare l’iter dell’aggiudicazione. I rappresentanti di 16 imprese portuali hanno presentato una richiesta congiunta di accesso agli atti. Chiedono in particolare la bozza di convenzione, nonché “la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione”. Inoltre vogliono il verbale del Comitato di gestione, quando si è riunito il 18 luglio per discutere sul project financing. Una seduta avvolta nel giallo, perché il decreto presidenziale del 31 luglio diceva si era conclusa con l’emissione di un parere“, ma l’11 agosto un altro decreto provvedeva alla “correzione di errore materiale” affermando che il Comitato era stato solo informato“. A voler vedere ogni singola carta di una vicenda con molti punti oscuri, sono tutti i più grossi nomi dell’imprenditoria di settore ad Augusta. Compresi quelli che avevano difeso a spada tratta l’assessorato a Patania, quando Forza italia vi aveva puntato gli occhi per entrare in giunta.

PER APPROFONDIRE: Augusta, Forza italia manda in “Porto” l’assessorato a Valeria Coco
PER APPROFONDIRE: Augusta, Porto a Forza italia: primo no, Unionports blinda Patania
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

Lascia un commento:

Top