Augusta, monopolio Osp nel porto: tsunami su consiglieri e portuali ERROR404.ONLINE di Massimo Ciccarello Scritto mercoledì, 23 Agosto, 2023 08:00 AUGUSTA – Il maremoto in Union ports, con le dimissioni eccellenti dell’ex vicepresidente di Confindustria Siracusa, si estende al consiglio comunale di Augusta. Dove l’opposizione avverte sul pericolo di “un’inesorabile fine del settore nel brevissimo periodo”, a causa del monopolio palermitano su tutti i servizi portuali a Punta Cugno, per il prossimo quarto di secolo. Il 22 agosto, cinque consiglieri di minoranza hanno chiesto “la convocazione urgente” di una seduta consiliare, con l’Autorità di sistema della Sicilia orientale e il suo Comitato di gestione, alla presenza dei sindacati e delle rappresentanze imprenditoriali. Vogliono chiarimenti sul decreto che dà via libera al project financing, proposto alla Port authority dal consorzio con capofila la Osp di Palermo. La Srl gestisce già in esclusiva i “servizi non coincidenti né strettamente connessi alle operazioni portuali” nello scalo del capoluogo, nonché a Termini Imerese, Trapani e il terminal passeggeri di Porto Empedocle. Ora si allarga pure su Catania e sul porto petrolifero siracusano, in un abbraccio che rischia di stritolare le imprese locali. Spiazzate da un’operazione di monopolizzazione partita durante la precedente governance, sotto le innocue spoglie di una manifestazione d’interesse, poi stoppata all’ultimo istante dalla stessa Adsp. E che la nuova presidenza Francesco Di Sarcina ha ripreso e portato a conclusione nel cuore dell’estate, scavalcando qualsiasi concertazione con gli operatori della zona. Provocando uno tsunami persino nell’associazione più rappresentativa della categoria. Dalla quale si è subito dimesso il co-fondatore Domenico Tringali. Dirigente confindustriale e manager di un’azienda familiare alla terza generazione, ha mollato in polemica aperta con la socia e assessora comunale al Porto, Tania Patania. PER APPROFONDIRE: Augusta, Porto a Forza italia: primo no, Unionports blinda Patania Nel consorzio monopolista con sede a Palermo sono augustane solo le aziende della vicesindaca. Tania Patania, vicesindaca e assessora comunale al Porto. PER APPROFONDIRE: Adsp Augusta-Catania darà a Palermo il monopolio servizi portuali Le due società riconducibili alla famiglia della vicesindaca, infatti, sono le uniche aziende augustane del consorzio. Che ha sede proprio negli uffici palermitani della capofila, e vede pure la presenza di due piccole cooperative catanesi specializzate nello smaltimento rifiuti. Un’associazione d’imprese dove la forza economica e gestionale è chiaramente in capo alla Osp, che all’Ufficio camerale dichiara attualmente 143 dipendenti, e un fatturato 2021 di quasi 7 milioni e mezzo di euro. Fino al 2020, l’archivio delle Società partecipate di Adsp Sicilia Occidentale la registrava con una “partecipazione 10 per cento del capitale sociale“. Dopo luglio di quell’anno, però, la Operazioni e servizi portuali inizia una espansione vertiginosa. Nei bilanci entra la gestione di Palermo e Termini Imerese, vinta dopo una gara di cui era unica partecipante, indetta sul project financing che aveva proposto all’Autorità portuale. Nel 2021 mette piede nel terminal aliscafi verso le Egadi, seguito dai servizi generali nel resto dello scalo trapanese. A gennaio 2023, riporta un comunicato della Srl, “si aggiudica il servizio di pulizia degli uffici di Sanità marittima, aerea e di frontiera della Sicilia. Tradotto in cifre, significa la cura di 13 strutture per un totale di circa 4.400 metri quadri tra uffici e ambulatori, cortili, archivi, magazzini e punti logistici dove lavorano una novantina di persone”. Nell’aprile successivo, comunica il sito societario, “un altro tassello del mosaico rinnovamento: il nuovo terminal passeggeri di Porto Empedocle“, da dove partono i traghetti per le Pelagie. Assessora regionale di Musumeci a inaugurazione terminal di Porto Empedocle gestito dalla Srl. Inaugurazione terminal Porto Empedocle: a sinistra l’assessora regionaale Elena Pagana (foto Adnkronos). A inaugurare “l’intervento di oltre 3 milioni euro” nel porto agrigentino, arriva appositamente l’assessora regionale al Territorio, Elena Pagana. In politica ha esordito coi 5 Stelle, che nella precedente legislatura l’hanno portata all’Assemblea siciliana. Poi il matrimonio con l’ex assessore regionale Ruggero Razza, la catapulta nella attuale giunta del presidente forzista, il palermitano Renato Schifani. Infatti il marito è l’intramontabile braccio destro del governatore precedente, il catanese Nello Musumeci, oggi ministro per le Politiche del mare in quota Fratelli d’italia. E proprio a Catania c’è l’ultimo balzo in avanti della Osp, con il progetto di finanza sulla nuova stazione marittima. Un’opera da quasi 15 milioni di euro, di cui il “proponente” ne metterà oltre 8, e il resto sono a carico della Adsp. Il terminal crociere sarà pure una sorta di centro commerciale nel cuore del centro storico etneo, con negozi e ristoranti. Come quella augustana, anche la politica catanese appare spiazzata. A Palazzo degli elefanti, il rinnovato consiglio comunale deve ancora entrare a regime. E questa sortita della Adsp Augusta-Catania coglie i gruppi consiliari di sorpresa, soprattutto quelli della maggioranza di centrodestra . Più reattivi sono i “provinciali” consiglieri augustani. Milena Contento e il suo capogruppo Giancarlo Triberio, del Pd, protocollano a tamburo battente la richiesta di una seduta urgente insieme ai grillini Roberta Suppo e Uccio Blanco. Fra i firmatari anche l’indipendente Ciccio La Ferla, da tempo in guerra social con l’amministrazione che aveva fatto eleggere. Nessuna presa di posizione sui colleghi di minoranza arriva invece da Manuel Mangano, coordinatore di Italia viva in provincia. Il partito di Renzi aveva guardato con favore a Di Sarcina quando aveva fatto il salto di qualità, guidando l’Autorità di La Spezia. Anche se poi è tornato in Sicilia sotto il diverso ombrello politico offerto da Musumeci. PER APPROFONDIRE: Adsp Augusta, game over. Niciforo: Di Sarcina è una presidenza Di Mare Di Sarcina parla solo agli “abbonati” annunciando per settembre la gara sul progetto di finanza. Francesco Di Sarcina. Dalla maggioranza, invece, silenzio di tomba sull’opportunità di un dibattito consiliare con operatori marittimi e sindacati. Eppure i suoi nervosismi sono palpabili. I rumors dal Palazzo raccontano che già il giorno stesso della notizia-bomba, il forzista Corrado Amato aveva preteso “immediatamente una riunione per spiegazioni su cosa sta accadendo”. La vicesindaca Patania gli ha risposto dalla vacanza tre giorni dopo, fornendo dettagliate puntualizzazioni sulla cronostoria della sua partecipazione al project financing. Rimandando ogni ulteriore chiarimento al suo rientro per fine mese, e ricordando che “ci sarà una gara cui potranno partecipare tutti i soggetti interessati”. E’ la stessa linea adottata dal vertice Adsp. Secondo il giornale in abbonamento Ship2Shore, Di Sarcina avrebbe infatti dichiarato che “se qualcuno pensa di potere fare meglio, non ha che da proporsi in gara, con una soluzione migliore e certamente vincerà”. L’articolo particolarmente enfatico sull’arrivo di Osp (forse anche troppo), firmato dal pubblicista ligure Angelo Scorza, sostiene che il presidente avrebbe annunciato che “come prevede la legge a settembre pubblicherò la gara“. A dire della testata di settore, la polemica avrebbe sorpreso Di Sarcina:“Nessuno ha protestato salvo un articolo di un giornale online che ricostruisce come sempre in modo sommario il tutto, forse perché qualche operatore secondario, a noi mai palesatosi, sarà rimasto escluso; o forse per beghe politiche che francamente mi interessano poco”. Fra un po’ invece dovranno interessarlo, quando nell’aula consiliare dovrà dare spiegazioni più ampie di quelle offerte da una “sommaria” sintesi giornalistica. PER APPROFONDIRE: Augusta, Forza italia manda in “Porto” l’assessorato a Valeria Coco Giallo sui verbali col “parere” del Comitato di gestione, riunito e non più convocato per approvarli. da destra: Nello Musumeci col sindaco Giuseppe Di Mare e il rappresentante della Regione nel Comitato portuale, Roberto Meloni. Probabilmente il presidente dell’Autorità dovrà cominciare a chiarire partendo dalla seduta del Comitato di gestione, riunito il 18 luglio per illustragli il progetto di finanza e da allora mai più convocato. Secondo indiscrezioni, all’ordine del giorno era prevista solo una “informativa“. Al termine della quale tutti i componenti avrebbero espresso opinione positiva, dopo aver avuto delucidazioni, nonostante il Rup non avesse ancora depositato la sua relazione (lo farà solo l’ultimo del mese). I rappresentanti dei Comuni e della Regione avrebbero però chiesto espressamente che alcuni punti venissero puntualizzati meglio. Ma pare che il verbale, a oltre un mese dalla riunione, non sia ancora a disposizione dei componenti. Però il 31 luglio spunta il decreto, e quel benestare di massima diventa a sorpresa “acquisito il parere“. Tuttavia, l’11 agosto, a quell’atto adottato dalla governance ne segue un altro con oggetto “correzione di errore materiale rilevante”. Nel nuovo decreto il Comitato risulta solo “informato”, sanando una discrepanza lampante e sostanziale. Il “refuso” è di una portata tale da far pensare che il primo documento, con cui si avvia un monopolio sui due porti per i prossimi 25 anni, Di Sarcina lo avesse firmato dopo una scorsa veloce. Anzi, per usare le sue stesse parole riservate al cronista, decisamente “sommaria”. PER APPROFONDIRE: Porto Augusta, Di Sarcina: i container treno perso, futuro nelle pale eoliche Augusta, Forza italia crede alla Camera con vista del bis Di Maredi Massimo Ciccarellomercoledì, 27 Novembre, 2024AUGUSTA – “Forza italia: presente!”. 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