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Dopo i cantanti, il coro sul caro Tari: Tutti per Augusta va in piazza

AUGUSTA – La faraonica estate augustana 2023, apertasi con popstar di grido, si chiude con le contestazioni per il caro bollette comunali. Una protesta è stata indetta per l’11 settembre in piazza Duomo, contro la stangata sulla Tari che si è abbattuta su commercianti, artigiani e famiglie numerose. L’iniziativa è di un “comitato spontaneo denominato Tutti per Augusta, il cui scopo è quello di richiamare l’attenzione dell’amministrazione sul gravissimo impatto socio-economico, che sta avendo sulla stragrande maggioranza dei nuclei familiari e sui gestori di attività produttive“. Il comunicato diffuso dai due portavoce, Guido Mendola e Giuseppe Tringali, stigmatizza l’assenza di politiche locali dirette a mitigare il carovita abbassando almeno l’Imu e le tariffe idriche. Nel documento diffuso il 31 agosto, spiegano che “l’obiettivo della manifestazione è quello di intercettare anzitempo le criticità, e far sentire la voce e il disagio” di coloro che “sono sempre più sofferenti”. Avvertendo inoltre che “la situazione rischia di implodere a causa del contemporaneo perdurare dell’emergenza prezzi, specie sui beni di prima necessità“. Al sit in, fissato per le 17 davanti il municipio, “non ci sarà nessun colore politico o partitico”. Gli organizzatori la definiscono piuttosto “una manifestazione per la sopravvivenza, in cui il moto spontaneo di popolo sarà l’unica forza che muoverà le persone”.

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Comitato spontaneo organizza per l’11 settembre la protesta su stangata nelle tariffe comunali.

Mendola e Tringali affermano che “non è oltremodo tollerabile lo stato di abbandono nel quale versano i cittadini, a causa della totale assenza del Comune nei confronti dei veri problemi che li costringono a una pessima qualità di vita”. Nato sui social e incoraggiato dalle poche forze d’opposizione ancora attive, il Comitato spontaneo vuole far emergere e incanalare nella protesta civile, un malcontento diffuso e palpabile. Scrivono che “quasi tutte le famiglie augustane hanno visto peggiorare, negli ultimi tre anni, la loro situazione economica: in molti riferiscono di arrivare a fine mese con enormi difficoltà”. Tutti per Augusta fa notare che “oltre al caro tributi, molteplici sono le problematiche non affrontate: depuratore, ambiente, disoccupazione, ospedale, salute, edilizia scolastica e sportiva, mobilità: ormai veniamo considerati cittadini solo quando si devono pagare le tasse mentre al contempo vengono negati i diritti più elementari”. Sono problemi che l’attuale amministrazione ha ereditato dai predecessori. Ma ora è accusata che “sin qui nulla è stato fatto da chi, con ipocrisia, afferma di amare la città: fosse anche solo per tentare di ridurre al minimo l’impatto che le bollette idriche, Tari e Imu hanno sull’economia di famiglie e imprese“.

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Commercianti muti, la presidente (e coordinatrice di Cambiaugusta): a breve incontro col sindaco.

Elena Cimino, presidente del Comitato commercianti, col consigliere di maggioranza Andrea Lombardo.

Il documento di Mendola e Tringali si conclude con un appello alla protesta nei limiti costituzionali. “Tutti i cittadini, dai ragazzi agli anziani, commercianti, artigiani, imprenditori, studenti, pensionati, e lavoratori sono chiamati alla partecipazione, pacifica e civile, magari portando cartelloni e striscioni. Gli anziani per reclamare spazi di socializzazione, i giovani per far sentire il disagio legato alla mancanza di lavoro e la conseguente necessità di emigrare altrove, gli adulti che attendono qualche segno di vita da chi governa il Paese”. Il Comitato spontaneo rivela anche che per colpa della mazzata fiscale “qualcuno, purtroppo, ci ha riferito che non alzerà più la saracinesca: e se muore il commercio, muore la città”. Un allarme che però non trova eco nel Comitato commercianti, l’associazione di categoria più attiva e rappresentativa. La presidente Elena Cimino, che è pure coordinatrice della lista civica di maggioranza Cambiaugusta, riferisce laconicamente che “a breve ci sarà un incontro col sindaco per discutere delle problematiche riguardanti il settore”. La richiesta a Giuseppe Di Mare, tuttavia, sarebbe partita solo qualche settimana fa. Quando cioè la nuova Tari arrivata con la posta ha fatto fare un salto agli esercenti. Eppure l’opposizione aveva denunciato già ai primi di giugno la stangata in arrivo, dopo il ritocco delle tariffe approvato senza fiatare dalla maggioranza nella seduta consiliare del 30 maggio, opportunamente convocata dopo le sfarzose feste patronali. Evidentemente la problematica era stata sottovalutata, o derubricata a speculazione politica. Le bollette salate hanno suonato la sveglia, anche in quella parte di minoranza più sfilacciata.

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Sit in sostenuto da La Ferla, Contento, 5S, Pd: sindaco nella morsa conflitti d’interesse al porto.

il nuovo gruppo 5 Stelle: Uccio Blanco, l’indipendente Ciccio La Ferla, la capogruppo Roberta Suppo.

Ciccio La Ferla per due anni ha ferocemente bersagliato sui social l’amministrazione, che ha contribuito a far eleggere con la civica 100 per Augusta. Ora è arrivato il suo cambio di passo, con puntuali interrogazioni consiliari sull’assessorato Urbanistica, “alle quali vengono date risposte a domande diverse da quelle che avevo avanzato”. Lo ha rimarcato nella seduta consiliare del 30 agosto, la prima che l’ha visto lasciare l’Aventino del Misto ed esordire nel gruppo 5 Stelle. Un ingresso da indipendente, ma che consente al Movimento di avere nuovamente voce in capitolo nella conferenza dei capigruppo. Dove era rimasto solo il dem Giancarlo Triberio a rappresentare la minoranza, dopo l’intruppamento in massa nell’amministrazione seguito al rimpasto in giunta di metà luglio. Un’operazione politica che ha portato Di Mare ad avere una maggioranza ipertrofica a palazzo San Biagio, dichiaratamente finalizzata a essere la coalizione che lo sosterrà nel 2025. Solo che i coperchi quasi mai si adattano alle pentole malfatte, e mentre monta la protesta Tari il sindaco si trova con la questione porto sul punto di esplodere. Con potenziali conflitti d’interesse nei vertici dell’amministrazione che sembrano aumentare, anziché rientrare con opportune dimissioni in grado di fugare ogni dubbio, e qualsiasi sospetto. Il presidente del consiglio, Marco Stella, ha annunciato in aula che il confronto con la governance Adsp “sarà fra il 6 e il 7 settembre”. Una seduta straordinaria chiesta dagli stessi cinque consiglieri d’opposizione che stanno supportando il Comitato spontaneo, nella mobilitazione di protesta “Tari: io ci sono”. E se il sindaco si appresta alla corsa per il bis spartendo poltrone, c’è chi prepara l’alternativa distribuendo striscioni di protesta.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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