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Adsp Augusta, game over. Niciforo: Di Sarcina è una presidenza Di Mare

AUGUSTA – Finito il commissariamento alla Port authority di Augusta e Catania. Il ministro Enrico Giovannini ha firmato l’11 marzo il decreto che nomina Francesco Di Sarcina presidente dell’Adsp del Mare di Sicilia orientale. E da Palazzo di città arriva subito il plauso per la nuova presidenza, insieme alla marcatura del lavoro svolto per arrivare alla travagliata designazione. “La nomina è stata il frutto dell’intesa tra le istituzioni locali e regionali, dove il sindaco Giuseppe Di Mare è stato il vero kingmaker dell’operazione”, scrive Marco Niciforo, in un comunicato diffuso subito dopo la notizia arrivata dal ministero. Il capogruppo consiliare lo definisce un risultato raggiunto “grazie ai suoi buoni uffici, e alla credibilità acquisita negli ambienti della politica di governo in così breve tempo”. Aggiungendo che “senza il proficuo e incessante impegno profuso dal primo cittadino augustano su questa vicenda, oggi saremmo qua a raccontare un’altra storia”. Per il leader di Augusta2020, “a capo del prestigioso ente arriva una figura di altissimo profilo morale e professionale, un siciliano, un manager, una persona all’altezza del ruolo”. Cioè, sottolinea il consigliere di maggioranza, “proprio l’identikit tracciato da questa amministrazione comunale per l’individuazione dell’uomo giusto, condizione imprescindibile per ottenerne il placet; e così è andata”.

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Il capogruppo: il risultato politico più importante mai conquistato all’Autorità portuale.

Marco Niciforo.
copertina, primo a sinistra: Francesco Di Sarcina
(foto da La Gazzetta della Spezia).

Niciforo è stato sempre particolarmente attento alle vicende dell’Autorità portuale, già con la precedente amministrazione del monocolore grillino. In quella multicolore che l’ha soppiantata si è trovato fra i protagonisti, nelle decisioni della maggioranza sul tema Port authority. Con entusiasmo perciò nota che “dopo oltre un anno di commissariamento la lunga attesa è finita, ma ne è valsa la pena”. E c’è una vena di larvata rivendicazione, quando dice che “questo è il risultato politico più importante che la nostra comunità abbia conquistato all’interno dell’Autorità portuale, e che dovrà segnare l’inizio del cambio di rotta e di discontinuità con il passato”. L’assessora al Porto, Tania Patania, assicura che “l’amministrazione comunale sarà sempre a disposizione del nuovo presidente”. E si dichiara “sicura che Di Sarcina saprà interpretare le esigenze dei portuali e della portualità, per raggiungere traguardi importanti”. Tuttavia il manager portuale, prima segretario generale e poi commissario a La Spazia, prima ancora di arrivare ha già la prima grana. Si tratta del Documento di programmazione strategica di sistema, redatto dalla contestata governance che l’ha preceduto.

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Totis spiazza l’amministrazione: dal ministero emesso anche il decreto sul Dpss.

Giambattista Totis.

Il Dpss era stato adottato dall’Adsp nel dicembre 2020, ma era in attesa di approvazione ministeriale per produrre i suoi effetti in merito al nuovo piano regolatore portuale. Che fra l’altro prevede un allargamento delle aree di pertinenza, con l’individuazione delle nuove zone per gli insediamenti della cantieristica. Uno strumento pianificatorio che restringeva le competenze del Comune su porzioni strategiche del proprio territorio, nato in un contesto politico radicalmente mutato, tanto a Roma quanto a Palermo e Augusta. Poche ore prima che arrivasse la comunicazione del Mit sulla presidenza all’ingegnere messinese Di Sarcina, la “Civetta di Minerva” ha pubblicato la notizia che pure il Documento di programmazione è arrivato al traguardo. L’articolo firmato da Giambattista Totis, ex assessore al Porto di Augusta, rivela che nello stesso 11 marzo è stato adottato il decreto ministeriale numero 53. Il quale rimanda “allo specifico iter approvativo, l’estensione degli attuali limiti della circoscrizione territoriale di riferimento”. Mentre le destinazioni funzionali delle aree portuali e retro-portuali, dovranno essere definite nell’ambito dei Piani regolatori portuali dei singoli porti”. Sul tema Dpss, Palazzo di città tuttavia non commenta. “Aspettiamo di conoscere il decreto”, dichiara Patania, che pare ne abbia appreso l’esistenza dall’articolo del vecchio predecessore all’assessorato.

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Il nodo Forza italia per nuova governance lanciata da Renzi ma che piace a 5S e Comune.

Di Sarcina, nuovo presidente Adsp.

Totis comunque scrive che adesso “il nuovo presidente potrà operare all’interno di un completo progetto di programmazione“. L’ex assessore nella giunta Pippo Gulino degli anni Novanta, già candidato sindaco col Pd nel 2015, chiude il suo pezzo in chiave politica:“Oltre le chiacchiere un altro tassello importante è stato aggiunto, con buona pace dei mestieranti e del politicume che guarda al sistema portuale solo come strumento di clientela e di affari per i soliti noti”. Il riferimento è alle aspre polemiche che hanno accompagnato la nomina delle nuova governance, le ultime delle quali hanno visto protagonista Forza italia con in testa l’ex ministra Stefania Prestigiacomo. Eppure i forzisti siciliani hanno teoricamente incassato la nomina di un loro vecchio esponente di partito a Messina, Vincenzo Garofalo, alla presidenza dell’Adsp di Ancona. Una investitura ministeriale, arrivata contestualmente a quella Di Sarcina, che i berlusconiani non ascrivono ai loro colori perché sarebbe avvenuta in quota Lega. Ad Augusta arriva invece un manager portuale lanciato dai renziani, che strada facendo si è ritagliato una reputazione in grado di farlo accettare trasversalmente. Ora resta da vedere quanto riformerà dei contestati indirizzi ereditati dai predecessori, a presidiare i quali è rimasto il segretario generale Attilio Montalto, molto ben visto dai 5 Stelle.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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