Tu sei qui
Home > ERROR404.ONLINE > Augusta, McDonald’s si mangia la maggioranza: La Ferla annuncia l’uscita

Augusta, McDonald’s si mangia la maggioranza: La Ferla annuncia l’uscita

Ultimo aggiornamento martedì, 10 Maggio, 2022   14:44

AUGUSTA – “Pronto a lasciare questa amministrazione che non mi rappresenta assolutamente”. Il caso del McDonald’s nel palmeto comunale ora scuote la stessa maggioranza. Dopo la seduta consiliare sul terreno del Comune concesso alla multinazionale senza gara, Ciccio La Ferla prende le distanze da Giuseppe Di Mare. Dopo il renziano Manuel Mangano, è il secondo consigliere che il sindaco perde per strada. Ma stavolta l’addio riguarda uno dei volti della sua campagna 2020. Molto conosciuto in ambito professionale, con un passato a San Biagio e in consiglio provinciale, era uno dei punti forti del progetto 100 per Augusta. Cioè della lista messa in piedi per attrarre trasversalmente le “eccellenze” della città, e far uscire la candidatura outsider dal cerchio angusto della Destra, dov’era confinata per collocazione ultra decennale. Il professionista aveva già mostrato dissenso sui depositi Gnl al pontile consortile, ben visti da Palazzo di città nonostante le obiezioni ambientaliste sulla pericolosità delle confinanti fiaccole industriali. Il colpo di grazia è arrivato sul fast food in un’area destinata a verde pubblico, consentito con procedure pesantemente contestate da Natura sicula e Legambiente. I loro dubbi, diventati oggetto di un articolato ricorso al Tar, sono condivisi dall’anziano ingegnere civile. Che ha usato i social per trasformare la sua divergenza in aperta contestazione. “Mi sono sempre dissociato da azioni delle quali non ho visto la massima trasparenza, come in questo caso”, scrive sul suo profilo Facebook.

PER APPROFONDIRE: Augusta cede il verde ma l’affare è per McDonald’s: Natura sicula va al Tar

Crisi dopo le rivelazioni in aula:”Gravità inaudita che un consigliere abbia notizie dalla stampa”.

L’esponente di maggioranza aveva disertato la seduta sulla questione McDonald’s, preannunciando che si voleva “risparmiare il pietoso consiglio comunale, perché “bisognerebbe parlare dei servizi ai cittadini no di scellerate delibere in pieno contrasto con le norme“. Quando è stato rivelato in aula il documento con la proposta della società Usa, dal quale l’opposizione deduceva il sospetto di una scelta amministrativa pilotata dalla multinazionale, l’ingegnere ha parlato di “gravità inaudita”. Aggiungendo che “è triste pensare che il sottoscritto consigliere comunale debba avere notizie dalla stampa“. Dichiarazioni rese ancora più pesanti dal fatto che presiede la commissione consiliare Urbanistica. Dopo quella netta presa di posizione, nessuno a Palazzo deve aver alzato il telefono per chiarire i dubbi. Così, il dissidente avverte a mezzo social:“Ricordiamoci sempre che la cosa pubblica é pubblica e per questo bisogna dare sempre spiegazioni a tutti, no agli amici di merende. Quando non si opera con queste logiche poi si cade e ci si fa male ma questo non è il problema, ognuno pensa a sé stesso”.

PER APPROFONDIRE: Augusta, una diffida porta in consiglio il McDonald’s dove “tutti fanno tutto”

Dall’entusiasmo per Di Mare alla “amarezza di aver sostenuto chi non rispecchia le mie idee”.

sopra e copertina: Ciccio La Ferla in consiglio
e durante la presentazione dei 100 per Augusta..

L’indirizzo preso dalla giunta Di Mare dopo il rimpasto, ha rotto qualcosa. La Ferla dà voce a questo disagio, dove il caso McDonald’s fa da detonatore:“Se dovessero essere vere le preoccupazioni sulla regolarità di tale intervento e sulle strane procedure additate da più parte, sarebbe veramente una brutta pagina della storia di questa amministrazione. A prescindere rimane l’amarezza di aver sostenuto una amministrazione che non rispecchia la mia formazione e le mie idee“. Sullo sfondo deve esserci qualche retromarcia, rispetto le promesse elettorali. “Una volta il rimpasto degli assessori era il frutto di inciucio politico e affaristico, oggi non è più possibile quando ci si presenta come il cambiamento. Gettare via buoni assessori non mi sembra per nulla corretto. La sostituzione di qualche assessore dovrebbe essere eseguita per migliorarne la qualità con competenze specifiche nei vari settori. Fare una giunta che serva a garantire una squallida maggioranza in consiglio è veramente un fallimento. Direi da dimissioni“. L’ingegnere parla inoltre di “assessore che deve avere cognizione di ciò che occorre. Fintanto che a ricoprire certi ruoli saranno il frutto dell’inciucio politico e la ricerca dei salvagenti per evitare l’annegamento, i risultati sono la catastrofe a cui stiamo assistendo”. Forse al professionista era stato prospettato il naturale assessorato Urbanistica. Ma poi il sindaco, in cerca dei numeri in aula, l’ha dato a un consigliere salito sul carro del vincitore e digiuno in materia. “Ho dato il mio massimo impegno per farlo eleggere e poi sono stato messo da parte. Io che senza ombra di smentita ho le competenze. Ma le logiche sono altre purtroppo”.

PER APPROFONDIRE: Augusta, minoranza compatta: in aula il McDonald’s che parla “catanese”

Critiche alla comunicazione:”Fate ciò che è giusto nel doveroso silenzio delle persone serie”.

Il temperamento sanguigno non fa risparmiare a La Ferla nemmeno taglienti critiche sullo stile amministrativo, giudicato più orientato alla propaganda che alla sostanza. “Del taglio nastri e dei servizi fotografici non importa niente a nessuno, cercate di lavorare per la città iniziando dalla manutenzione ordinaria“, tuona il consigliere. Che tuttavia usa a sua volta Facebook per lamentarsi sull’attivismo social dell’amministrazione. “Sostituire lampade fulminate e cose simili sono ordinaria amministrazione, non occorrono né filmini né foto, né altra meschina forma di propaganda. E’ solo un dovere, un semplice dovere. Smettiamola che il cittadino ride. Fate ciò che è giusto nel doveroso silenzio delle persone serie“. L’ingegnere torna più volte sulla comunicazione del Palazzo. “Inaugurazioni e taglio nastri su opere realizzate da altri enti. Apparire sempre ma quando essere? Certo è più difficile ma è molto più serio”. Critica il monitoraggio video sulle discariche abusive, con relativa gogna social per i trasgressori. “Definire la gente porci o sporcaccioni è un metodo per attirare attenzione su chi lo dice, per accaparrarsi consensi e apparire attenti al problema; ma la verità è diversa”. Per i ritardi nelle manutenzioni stradali, definiti “una vergogna sociale“, usa parole al vetriolo. “Foto, taglio di nastri, inaugurazioni, aria fritta, marmellata rimpastata non risolvono i problemi cittadini”.

PER APPROFONDIRE: McDonald’s Augusta, diffida ambientalista: verde pubblico non è fast food

“Regali e volontariato non possono sostituire l’amministrazione”: contestato pure il nuovo pozzo.

Il sindaco apre il nuovo pozzo alla villa regalato dalle industrie.

Qualcosa da dire La Ferla ce l’ha pure sul “pozzo della vergogna” ai giardini pubblici, regalato al Comune dalle industrie ma poi risultato insufficiente alle necessità dell’isola. “Avevo già da tempo evidenziato che un’opera del genere andava appaltata con le regole in vigore, proprio perché trattandosi di un intervento di estrema necessità doveva seguire l’iter corretto. Da apprezzare il regalo che poi è risultato un problema, come avevo evidenziato. La cosa pubblica è una cosa seria ci sono gli strumenti di legge e quelli vanno usati. Un appalto prevede tempi certi, risultato garantito e penali. I regali no. Grosso errore continuare ad affidare ad altri i compiti dell’amministrazione comunale. I regali e il volontariato non possono sostituire l’amministrazione”. Nelle conversazione social che il suo post scatena, il consigliere poi ci mette il carico:“La gente deve sapere. È inutile girare il manometro per non far vedere, è un espediente meschino e puerile di soggetti che non possono occuparsi della cosa pubblica. Arroganti e superficiali”. In realtà Di Mare ha spiegato in aula che coi soldi a suo tempo stanziati, si sta comunque procedendo nel progetto di far scavare un nuovo pozzo. E che la trivella, regalata a tempo record, nel frattempo ha permesso di alleviare il disagio.

PER APPROFONDIRE: Augusta, il sindaco che fa uscire l’acqua dal pozzo

Il sindaco perde vecchi supporter proprio quando deve dimostrare i suoi numeri alle regionali.

Il consigliere fa la summa di tutti i temi della minoranza, con toni persino più taglienti di quelli usati dalla stessa opposizione. A chi gli fa notare che per un consigliere “la sede giustaper le critiche è l’aula consiliare, piuttosto che Facebook, il dissidente replica con un enigmatico “lo sai che sono stato imbavagliato“. Contattato per chiarimenti, si limita a confermare l’imminente uscita dalla maggioranza, senza altre anticipazioni. Pare comunque che voglia costituire un proprio gruppo politico, recuperando innanzitutto gli scontenti dell’amministrazione. “Quello che mi dispiace è che ci sono amici e brave persone che probabilmente non si rendono conto. Almeno questo voglio pensare”, scrive in un post. Fuori da San Biagio, però, sarebbero molti i like ricevuti dalle telefonate dei delusi. Guarda alla base del sindaco che si è vistosamente sfilacciata, proprio alla vigilia di elezioni regionali in cui sarà costretto a contarsi; almeno su una candidata di bandiera, in grado di fare numeri sfruttando la preferenza di genere in abbinamento con qualche big. Per richiamare i vecchi amici, e mostrare agli aspiranti presidenti della Sicilia quanto seguito ancora mantiene, la federazione Di Mare ha aperto una nuova sede nella centrale via Umberto. Ma l’ha fatto in sordina, senza insegne né dirette social. Forse per non replicare l’errore in cui è incappata durante la presentazione dei nuovi coordinatori, quando i vuoti in sala hanno reso visibile a tutti la fine della luna di miele.

PER APPROFONDIRE: Augusta: con chi state alle regionali? Di Mare chiude la conferenza stampa
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

Lascia un commento:

Top