Siracusa, editoria controcorrente: nuova redazione per 40 anni di Cammino CULTURA ERROR404.ONLINE PRIMO PIANO di Massimo Ciccarello Scritto domenica, 27 Marzo, 2022 21:24 SIRACUSA – A Siracusa c’è un piccolo giornale “di informazione e di opinione” che apre una redazione e si ostina romanticamente a stampare, quando tutti gli altri più grandi le dismettono e passano al più moderno online. Un periodico che le sue mille – ed economicamente coraggiose – copie le distribuisce in edicole che non chiudono, perché i bilanci delle parrocchie ancora non si fanno sugli incassi di giornata. Si dichiara settimanale, ma esce su carta solo ogni mese, perché i tempi sono quelli che sono per tutti. Però il sito web lo aggiorna quasi ogni giorno, perché anche il giornalismo di riflessione ormai corre coi tempi di internet. Nel 1983 è stato chiamato con preveggenza Cammino, porta la dizione “diocesano” ma si regge sui 600 abbonati e sulle donazioni. Il 26 marzo ha inaugurato la nuova sede, in controtendenza alle chiusure a catena, “per portare avanti progetti di formazione ed educazione alla lettura“. Lo edita una cooperativa, dove una ventina fra giornalisti e collaboratori “lavorano gratis e talvolta ci rimettono qualcosa”, puntualizza il presidente Luca Marino, una delle firme storiche. A firmare la pubblicazione però è Orazio Mezzio, primo laico giunto a dirigerlo dopo avervi mosso i passi iniziali da cronista. Una cronaca inusuale tuttavia, dove si racconta sempre il positivo e il negativo è spunto per ragionare senza polemizzare. PER APPROFONDIRE: Stampa cattolica, Mezzio prende un Cammino giunto al bivio sovranismo Il plauso di Assostampa: apre una redazione quando la chiude l’ultimo quotidiano rimasto. La nuova sede in via Lentini 42, condivisa con la sezione dell’Unione cattolica stampa italiana, è stata solennizzata come merita un giornale giunto al quarantesimo anno di pubblicazione: molte personalità della cultura, vecchi amici che si ritrovano, rinnovato spirito pionieristico di una testata presente in molti curriculum di giornalisti oggi affermati. “Cammino apre quando l’ultimo grande quotidiano chiude la sua redazione siracusana”, nota Prospero Dente, segretario di Assostampa ed ex biondino del settimanale diocesano. E’ un “filo di Arianna” – come riporta l’editoriale del direttore – che resiste dopo aver iniziato a svolgersi “nel bel mezzo degli opulenti anni Ottanta, attraversato il tracollo della prima Repubblica, sperimentato le attese per una globalizzazione che ora patisce le conseguenze delle contraddizioni non risolte”. Ma oltre evidenziarle, può un foglio senza mezzi costruire quella “Civiltà dell’Amore” fatta a pezzi dalle bombe in Ucraina? Forse molto poco, però ci prova con forza. PER APPROFONDIRE: Siracusa perde il Giornale di Sicilia, “la ricchezza non è solo Pil” Il direttore Mezzio: noi edicola di periferia, registriamo la storia del mondo vista dai confini. Orazio Mezzio. “Benvenuti nella nostra edicola di periferia, dove registriamo la storia del mondo vista dai suoi confini“. Così Mezzio saluta gli invitati nella nuova redazione, dove “in quest’anno cureremo la digitalizzazione dell’archivio editoriale e fotografico, per metterlo a disposizione del patrimonio culturale della città”. Dopo aver catalogato le annate, “sembra di aver gridato nel deserto, ricevendo una lezione sulla necessità di non disperdere la memoria collettiva“. Per questo, “nonostante costi sempre più pesanti, uscire su cartaceo è un nostro punto d’onore”. Cammino “ha vinto premi nazionali” per l’editoria cattolica rappresentata dalla Fisc, il sito registra “circa 40 mila visualizzazioni con una permanenza media di 2 minuti e mezzo”, però ancora va tenacemente in stampa. Perché “oggi c’è necessità di confronto” e la monografica impaginazione in sequenza dell’online non lo facilita, a differenza della plurale composizione tipografica a colonne. “La linea editoriale resta sempre quella di contribuire al dibattito fra le persone, soprattutto oggi che ci troviamo a vivere in una dimensione dove non sappiamo quale futuro ci attende”. Nonostante l’approccio dichiaratamente confessionale, l’orientamento “è quello di non stare chiusi nelle sagrestie“. E lo dirige da laico, dopo i tre predecessori tutti religiosi. PER APPROFONDIRE: “Figli delle app”, soli e fake-dipendenti: Pira studia la generazione Dad La benedizione dell’arcivescovo: laicità è dimensione fondamentale per il servizio alla verità. Francesco Lomanto. “La laicità della direzione è una dimensione fondamentale per il servizio alla verità, perché è una voce che può parlare a tutti, e usa un linguaggio che tutti possono ascoltare”. L’arcivescovo Francesco Lomanto non si è tuttavia limitato al plauso, ma ha messo a disposizione gratuita i locali, nonostante le difficoltà economiche della curia per disavventure ereditate dal passato. Allo stesso modo dei pastori spirituali e dei missionari, “ci ricorda Papa Francesco, anche il giornalismo come racconto della Verità richiede di andare dove nessuno va”. Nella Conferenza episcopale siciliana è delegato per le comunicazioni sociali, perciò sa bene che “i giornalisti stanno vivendo una crisi difficile, dalla quale non sarà facile rialzarsi: aprire una redazione diventa quindi un traguardo”. Il suo arrivo alla cattedra di San Marziano è coinciso con lo scoppio di alcuni casi mediatici nella diocesi, alimentati più dal sensazionalismo che dal buon giornalismo. Al clamore, l’arcivescovado e Cammino hanno contrapposto un meditato silenzio. La cui spiegazione si può forse trovare nell’augurio pastorale alla redazione, che dedica “tempo ed energie nell’annuncio della Verità, rigettando parole vuote, inutili e fuorvianti”. Nelle 16 pagine del “n.1 anno XL” si parla molto della guerra in Europa, dove “la storia si riavvolge”. Ma l’ultima parola non è lasciata alle sacre scritture, bensì alla poesia dove Salvatore Quasimodo piangeva su “l’urlo nero della madre, che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo”. PER APPROFONDIRE: Augusta, don Prisutto all’ultima piazza da arciprete: non ho molto da dire Augusta, ispezione sul padel coi fondi migranti: botta Musumeci a Di Maredi Massimo Ciccarellogiovedì, 30 Giugno, 2022AUGUSTA – Gli stanziamenti assegnati per l’integrazione dei migranti, utilizzati per giocare a padel e abbellire Augusta? 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