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Siluri M5S per Annunziata: interrogazione su Adsp e Montalto segretario

Ultimo aggiornamento martedì, 2 Marzo, 2021   21:01

AUGUSTA – L’interrogazione parlamentare di un grillino catanese, diretta a “stroncare” la presidenza dell’Autorità di sistema portuale targata Pd. E la designazione “benedetta” dal ministro pentastellato, per insediare come segretario generale dell’Adsp l’inflessibile comandante del porto di Augusta. Forse Enzo Bianco aveva ragioni politicamente più ampie, quando il 6 dicembre scrisse che “avevamo raggiunto un’intesa equilibrata. Con Augusta. Pienamente in equilibrio con Augusta e con il Sindaco“. Forse l’ex ministro Pd aveva “intuito” che il nuovo corso 5 Stelle alle Infrastrutture, avrebbe smantellato tutto ciò che aveva costruito il renziano Graziano Delrio.

Inizia lo “spoil system” 5 Stelle nelle Autorità portuali?

Forse l’ex primo cittadino non si lamentava solo del ri-trasferimento simbolico della sede portuale dalla sua Catania, quando affermò su Facebook che “neanche nel peggio della Prima Repubblica una violenza del genere”. Perché somigliano a un attacco a tenaglia contro Andrea Annunziata, ex sottosegretario dell’Ulivo nominato presidente Adsp nel 2017 col sospetto beneplacito del M5s, le recenti iniziative dei Palazzi romani sulle vicende portuali augustane. L’ultima riguarda la segreteria generale, che Pierluigi Incastrone occupa da qualche mese come facente funzioni dopo il brutale licenziamento del predecessore Carlo Guglielmi. L’ingegnere “esperto in appalti” era arrivato neanche due anni prima, prelevato direttamente dal ministero occupato dall’esponente dem.

Montalto pronto a lasciare la Capitaneria per l’Adsp.

Adesso al posto di titolare e facente funzioni, secondo voci circolate in ambito portuale, starebbe per arrivare Attilio Montalto. Paracadutista, apneista, skipper d’altura, già comandante della nave Diciotti, con laurea in legge alla Cattolica di Milano e master in“Security e Intelligence”, da due anni governa con polso fermo la rada megarese. E anche quella xifonia, dalla quale ha fatto sgomberare ai sensi di legge tutte le colorate barchette di pescatori. Molte erano scialuppe in legno, che dal secolo scorso facevano del lungomare Granatello uno scorcio degno della Grecia da cartolina. Ma le regole scritte sulle sponde del fiume Tevere non comprendono eccezioni storiche, né antropologiche, né paesaggistiche.

Al M5s forse è piaciuta l’intransigenza del comandante.

Perciò anche quei natanti per la pesca sottocosta hanno seguito la sorte degli altri diportisti della domenica, sforniti dei permessi necessari. Un approccio alla legalità che deve essere piaciuto molto al nuovo partito di governo. Almeno deve essere stato apprezzato nelle stanze del Mit guidato dal pentastellato Danilo Toninelli. Il quale, durante la prima e forse unica visita di un ministro grillino nella città retta da un’amministrazione grillina, che nel palmares vanta pure un seggio senatoriale grillino, ha ignorato la naturale sede istituzionale di Palazzo di città.. Scegliendo invece, anziché quella meta obbligata per tutte le visite ufficiali, gli uffici della Capitaneria di porto per incontrare la sindaca Cettina Di Pietro e il senatore Pino Pisani. Nonché gli operatori economici e portuali.

Il ministro Danilo Toninelli passa in rassegna la guardia costiera di Augusta.
In copertina, insieme ad Attilio Montalto, comandante del porto.

Interrogazione grillina alla Camera contro Annunziata.

In quella visita a ridosso delle europee, il ministro Toninelli non si era portato dietro nessun dossier (e neppure i pedalini). Limitandosi a dire ai giornalisti che era venuto per “ascoltare”. A meno che non fosse giunto per valutare sul campo l’integerrimo ufficiale al comando del porto, il biglietto aereo da Roma poteva risparmiarselo. Per capire quali fossero i temi caldi riguardanti Punta Cugno, gli sarebbe bastato un taxi fino a Montecitorio. Dove un suo “portavoce” alla Camera, il catanese Luciano Cantone, stava studiando con attenzione alcuni articoli di stampa. Che il 14 maggio avrebbe richiamato come apparsi sul “giornale on line ecocostiera.it del 19 aprile 2019”, in una interrogazione a risposta scritta diretta proprio al titolare del Mit.

Gli scoop di Error404.online “oscurati”: un refuso?

Quella testata giornalistica, così come figura nella trascrizione degli atti parlamentari, non esiste nel web. Esiste invece ecostiera.it, sotto il cui dominio viene edito questo Error.404.online. Che il 18 aprile ha pubblicato un pezzo titolato “L’Adsp e il mistero del segretario “esperto in appalti” licenziato in tronco”, i cui contenuti sono stati poi ripresi nell’interrogazione dell’onorevole Cantone.

L’onorevole Cantone: su Punta Cugno notizie allarmanti.

“Riporta notizie allarmanti sui lavori di ampliamento del porto commercialescrive il deputato grillino –; il costo del progetto sarebbe lievitato da 50 milioni a 62,5 milioni di euro. Ciò figura in un avviso pubblicato nel supplemento della Gazzetta europea del 27 ottobre 2018. Appare cioè un anno dopo i vincoli posti dall’Unione europea sulle saline qualificate come zona speciale di conservazione e zona di protezione speciale. Eppure la gara per il previsto ampliamento dei piazzali è proseguita”.

Il lavoro di Schermi va alla Camera ma non al Comune.

Il paradosso è che quanto il parlamentare riporta per interrogare il suo ministro, è frutto di un tenace lavoro condotto da un ex vicesindaco grillino, oggi consigliere d’opposizione con Diem25: Giuseppe Schermi. Che, sull’argomento, inascoltato era quando stava in giunta come assessore al Porto. E inascoltato continua a essere dal quel Comune pentastellato, che bombarda con le sue interrogazioni consiliari. Compresa quella del deposito di Gas naturale liquefatto a Punta Cugno.

Giuseppe Schermi, ex assessore grillino al Porto oggi consigliere Diem25.

Il parlamentare: sospetto il licenziamento di Guglielmi.

“Per la questione del deposito, il segretario generale non è stato nominato responsabile unico del procedimento e, nonostante la richiesta di rettifica degli atti pubblicati ciò non è stato eseguito”, segnala l’interrogazione di Cantone. Avanzando sospetti sul licenziamento di Guglielmi. “Il segretario generale ha svolto svariati compiti inerenti la sua funzione e ha sottolineato, in merito a diversi interventi, delle criticità sul deposito Gnl del porto di Augusta”.

Gnl della discordia: a Roma hanno dubbi, in città no.

Eppure questi nuovi serbatoi attaccati alle fiaccole delle raffinerie, sembrano non preoccupare il suo collega senatore. Pisani infatti si è detto favorevole durante un incontro pubblico. E sulla stessa lunghezza d’onda si è messa la sindaca Di Pietro. Quindi, se il problema Annunziata sia un suo presunto “entusiasmo” a spendere i fondi, sia per l’infrastruttura Gnl che per i nuovi piazzali sulle saline, almeno per il gas navale non ci sarebbe motivo.

Contro il presidente Adsp evocata pure l’Antimafia.

Eppure l’interrogazione parlamentare è molto dura, verso l’avvocato salernitano di matrice Pd. Proprio perché autore del licenziamento di Guglielmi. Vista l’importanza delle competenze e la rilevanza che la figura del segretario generale riveste all’interno dell’Autorità di sistema portuale appare estremamente urgente la verifica dei fatti accaduti”, scrive il grillino Cantone al suo ministro. Ricordando che un“dossier redatto dalla Commissione nazionale antimafia ha svelato il malaffare esistente all’interno dell’area portuale”catanese. E subito dopo riporta una censura dell’Autorità anticorruzione su un porticciolo turistico autorizzato dentro la rada etnea in assenza di piano regolatore.

“Una sberla arrogante”, Bianco aveva visto lontano?

L’interrogazione al Mit conclude chiedendo se “il Governo sia a conoscenza dei fatti illustrati e se non intenda promuovere una verifica in merito ai fatti e ai comportamenti illustrati, nonché sulla correttezza degli interventi attuati dal presidente dell’autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale“.Lo sconosciuto peones di un gruppo parlamentare come quello grillino, che non è concordemente noto per la totale indipendenza dei propri componenti versi i vertici di governo, chiede qualcosa di questa portata a un ministro grillino di punta senza averlo consultato prima? Ce n’è abbastanza perché l’intervento messo agli atti della Camera sia sospettato di essere propedeutico. A quella che l’esperiente Bianco, cripticamente ma politicamente lungimirante, aveva definito – dal suo punto di vista – una “sberla. Priva di senso. Violenta. Arrogante”.

Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema portuale Augusta-Catania.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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