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Augusta, barra tutta a Destra: Di Mare e Stella sono Fratelli d’italia

AUGUSTA – Il Fratello d’italia “in sonno” s’è desto. A strappare anzitempo Giuseppe Di Mare dal comodo dormiveglia sull’appartenenza a Destra, è stato il deputato regionale Carlo Auteri. Che in un video postato sui social il 2 ottobre, ha bruciato la notizia che il sindaco di Augusta si è finalmente tesserato con Giorgia Meloni. L’annuncio doveva probabilmente arrivare a ridosso della tre giorni organizzata dal partito questo fine settimana, al Mangia’s resort di Brucoli. Dove venerdì il primo cittadino si sarebbe presentato come uno della loro squadra, nel dare il benvenuto allo stato maggiore dei meloniani, convocato in Sicilia per parlare di turismo ed enogastronomia. Però l’onorevole sortinese è stato più rapido del “camerata” augustano, nonostante questi non si perda alcuna occasione per un selfie su Facebook e Instagram. Ma stavolta si è fatto soffiare una clamorosa “storia” dal manager musicale, a cui è stato determinante per l’elezione all’Assemblea siciliana. Con la tessera dove resta ancora impressa la fiamma tricolore del vecchio Msi post-fascista, il capo dell’amministrazione abbandona definitivamente la maschera del civismo che tre anni fa l’aveva portato alla sindacatura. Tornando insieme a Marco Stella in quell’area politica a cui il presidente del consiglio comunale è rimasto sempre legato, anche dopo la traumatica rottura col locale circolo Venturini. Il “cerchio magico” a Palazzo di città porta in dote pure il tesseramento di “alcuni consiglieri e qualche assessore“, come anticipa il commissario provinciale Beppe Napoli.

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Napoli. “in Fdi pure un paio di consiglieri e un assessore”. Lombardo, Sicari e Carrabino?

Chi siano gli amministratori augustani che hanno seguito i loro due capi del Comune nella Destra di governo, Napoli assicura di non saperlo ancora. Anzi, la stessa tessera del sindaco sarebbe in attesa di conferma ufficiale, viste le rigorose procedure di censimento adottate da Fdi. I meloniani ci vanno infatti coi piedi piombo a verificare la scadenza del 30 settembre, valida per votare nei prossimi congressi di inizio 2024. Dai quali potrebbe uscire una rivoluzione dei vecchi assetti – anche se il coordinatore regionale Salvo Pogliese ha garantito di no – dopo il boom di adesioni registrato in provincia. Dove si è passati dai circa 600 iscritti, a 2.230. “E in molti Comuni abbiamo quintuplicato”, sottolinea il commissario provinciale. Se fra questi ci sia pure Augusta, è un’ipotesi possibile. Secondo quanto filtrato dai corridoi di Palazzo, l’effetto traino del sindaco avrebbe triplicato le vecchie tessere del Venturini. Fra queste new entry dovrebbero esserci a una coppia di consiglieri, probabilmente Andrea Lombardo e Rosario Sicari, i più vicini a Di Mare. Mentre l’assessore indiziato di improvvisa “fratellanza” è il fedelissimo del sindaco, Pino Carrabino.

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“Nessun nuovo circolo”, il Venturini resta unico e solo ma coi nuovi arrivi c’è una cabina di regia.

Carlo Auteri, Salvo Pogliese, Pietro Forestiere, Salvo Sallemi, Beppe Napoli: conferenza stampa al circolo Venturini.
copertina: il sindaco Giuseppe Di Mare e il presidente del consiglio, Marco Stella.

“Il circolo cittadino tuttavia resta uno e uno soltanto”, puntualizza ancora Napoli. Anche se è scontato che una forza d’urto come quella rappresentata da un’amministrazione comunale, non può non avere un suo spazio di rappresentanza. Fisicamente sotto forma di una propria sede camuffata da segreteria politica dell’onorevole Auteri, al numero 220 della centralissima via Umberto, a pochi passi da quella Fdi ufficiale in via Limpetra. Invece la mediazione politica con la storica dirigenza augustana è affidata a una “cabina di regia“, dalla quale dovrebbero uscire anche gli eventuali aggiustamenti al programma amministrativo. I meloniani avevano chiesto espressamente di poter dire la loro, quando Di Mare stava preparando il rimpasto con l’ingresso in giunta di Forza italia e di assessori vicini al Mpa. Ma in quella evidente adesione politica al centrodestra, erano stati ignorati dal sindaco, che liquidava la questione con sufficienza:“La mia porta è sempre aperta per chi mi vuole parlare”. Tempo di finire la lunga estate augustana e arriva la svolta, favorita dal deputato regionale e dal suo referente a Montecitorio, Manlio Messina. Il parlamentare catanese è molto ascoltato dal ministro Francesco Lollobrigida, compagno di quell’Arianna Meloni che la sorella premier ha imposto a Fdi come segretaria nazionale. La corrente del “cognato d’Italia”, che occupa le poltrone Cultura e spettacolo ovunque la Destra sia nella maggioranza, a cascata ha incamerato anche la “spettacolare” Città di Augusta.

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Auteri brucia la notizia sui social:”da oggi il sindaco di Augusta fa parte della nostra famiglia”.

“Vorrei ricordare le azioni culturali importanti fatte dall’amministrazione Di Mare“, dice Auteri nel suo comizio su Facebook. Dove annuncia en passant che “da oggi anche il nostro sindaco fa parte della famiglia Fdi, e avrà da parte nostra il massimo sostegno”. Il deputato regionale la definisce “un’amministrazione che ha svoltato la città dopo vent’anni di immobilismo, vent’anni di malgoverno, vent’anni di faide“. Ma se gli accusati di immobilità e cattiva gestione sono chiaramente identificabili coi predecessori, cioè il centrosinistra e i 5 Stelle, riguardo ai protagonisti delle “faide” l’identikit potrebbe risultare un po’ scivoloso. Soprattutto per coloro che ad Augusta si sono ritrovati “Fratelli d’italia” solo oggi. Stella infatti rientra dal portone principale, con tanto di passatoia rossa, in quel circolo dal quale vent’anni prima era stato fatto uscire dalla finestra. Ora resta da vedere se questo ritorno apre un nuovo “ventennio“, ciclo temporale che evidentemente sembra scritto nel dna della Destra italiana.

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Tessere e congressi, il coordinatore provinciale: non è interesse di nessuno turbare equilibri.

Giorgia Meloni alla darsena fra Forestiere e il coordinatore cittadino Enzo Inzolia, sinistra il responsabile provinciale giovani, Marco Failla.

“E’ ovvio che il partito garantisce chi ha formato il partito, questo è un partito che ha premiato la meritocrazia da quando eravamo al 2 per cento”, sottolinea Napoli. Aggiungendo che “a breve ci saranno i congressi locali, ma sicuramente chi già c’era ci sarà sempre, non è interesse di nessuno turbare questi equilibri“. Il commissario provinciale dice come ad Augusta sia “indubbio che abbiamo Pietro Forestiere, che è un dirigente nazionale, e un coordinatore cittadino come Enzo Inzolia“. Che i nuovi arrivi di peso possano sgomitare e rivalersi, facendo pesare le loro tessere al momento della conta congressuale, non sembra preoccupare chi potrebbe presto gestire una patata più bollente di quanto immagini. Anzi, conclude affermando che “siamo tutti pronti per lavorare con grande entusiasmo”. Se poi i veterani Fdi vorranno il loro posto al sole nella giunta, o si accontenteranno di una rappresentanza di facciata attraverso chi si è tesserato all’ultimo istante, gli ex “fratelli coltelli” lo scopriranno solo più in là. Quando il dominus della provincia, l’onorevole avolese Luca Cannata, farà capire se è interessato a mettere un piede anche nel Palazzo megarese. Al momento, assicura Napoli, “c’è una bellissima atmosfera”. Soprattutto a Sortino e a Catania.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

2 thoughts on “Augusta, barra tutta a Destra: Di Mare e Stella sono Fratelli d’italia

  1. Se sei un incapace, dote molto apprezzata in politica, la corrente partitica d’appartenenza è ininfluente, e l’Italia è ormai da decenni in mano a incapaci, corrotti e traditori dello Stato senza nessuna dignità, e Augusta, con i suoi mestieranti “politici”, è perfettamente aderente e rappresentativa della peggior politica a livello nazionale.

    Dove comanda la mafia i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini. Giovanni Falcone “cit.”

    1. Caro lettore, rispetto e non commento il suo giudizio politico generale – anche se espresso un po’ troppo con l’accetta – ma corre l’obbligo di puntualizzare che non si può condividere in alcun modo l’accostamento fra la citazione di Falcone e le vicende politiche locali, che attengono esclusivamente alle normali dinamiche dei partiti e delle Istituzioni elettive. Si pubblica la sua opinione nella certezza che non c’era reale intenzione di avanzare suggestioni improprie, ma solo di offrire uno spunto “forte” di riflessione per la scelta di una buona classe politica come primo antidoto all’illegalità.

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