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Augusta, risiko Di Mare: Hangar al Comune e Lega in giunta

AUGUSTA – Il vecchio hangar per dirigibili, e quanto resta ancora del suo parco, passeranno sotto la gestione diretta del Comune di Augusta. Che per riqualificare la storica struttura a Punta Cugno potrebbe beneficiare dei fondi Pnrr, promessi dal ministero per il Sud fra quelli riguardanti i beni monumentali. La firma per il trasferimento di competenze dal Demanio è prevista il 17 novembre, a Palazzo di città. Ma già il 12, dal gabinetto del ministro Mara Carfagna dovrebbe arrivare la conferma sull’entità degli stanziamenti. La notizia arriva dal sindaco Peppe Di Mare in occasione del giuramento dei tre nuovi assessori, insediati il 6 novembre dopo lo slittamento per l’emergenza uragano. Al recupero dell’aviorimessa primi Novecento “si accompagnerà di pari passo la riqualificazione del verde circostante, e sono già state avviate interlocuzioni con la Marina per le aree di pertinenza militare“, dichiara il primo cittadino. Che impegna la sua nuova giunta “politica” in un’altra difficile sfida per l’amministrazione, alle prese coi tanti nodi irrisolti lasciati dal quinquennio 5 Stelle. Fra i quali c’è la vasta area naturalistica della zona “aeroporto“, che si è accaparrata la Difesa approfittando dell’inconcludenza pentastellata.

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Il parco Hangar e l’area recintata dalla Marina (foto Punta Izzo possibile).
copertina: la nuova giunta comunale.

In settimana l’acqua del nuovo pozzo alla villa andrà in rete, chiesti 40 milioni Pnrr per l’acquedotto.

Di Mare approfitta del rimpasto negli assessorati per tracciare un rapido bilancio del suo primo anno. La conferenza stampa è convocata nel salone buono del Municipio per esporre il turn over, ma le “comunicazioni istituzionali” iniziano invece con la questione acqua nel centro storico, un altro dei nodi gordiani ereditato dai predecessori. “La prossima settimana sarà messo in rete il nuovo pozzo della villa“, assicura il sindaco, che dopo le analisi positive ha firmato il provvedimento di allaccio con l’acquedotto. Le tubature sono ridotte a un colabrodo, “con rotture continue, perciò chiederemo 40 milioni del Pnrr per il loro rifacimento”. Nel frattempo “le utenze dell’isola in regola con le bollette saranno rifornite gratuitamente dalle autobotti; basterà autocertificare l’assenza di morosità e poi saranno gli uffici a effettuare le necessarie verifiche, con le conseguenze di legge in caso di false dichiarazioni”. La trivella è stata regalata da Sasol e Sonatrach, società capofila di aziende e associazioni che hanno fatto quasi a gara nel dare una mano alla sindacatura.

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Il sindaco: Augusta è tornata una città normale, nei momenti difficili fare squadra e niente sciacallaggi.

Tania Patania, promossa vicesindaca.

“Non è un caso se c’è una rinnovata fiducia nell’amministrazione comunale, vuol dire che si è creata sinergia ed empatia con le forze vive della città”, puntualizza il primo cittadino. Ma non è l’unica sottolineatura diretta a rimbeccare i detrattori di un attivismo insospettato, in esordienti nella plancia di comando. Augusta è tornata una città normale, nelle sedi istituzionali sono state riportate buona educazione e simpatia”, fa notare Di Mare. Aggiungendo che “nei momenti difficili gli uomini delle istituzioni devono essere squadra e remare nella stessa direzione, invece di fare gli sciacalli“. Un riferimento a qualche polemica di troppo durante l’emergenza allagamenti, dove la onnipresenza del sindaco nei luoghi più colpiti è stata talvolta tacciata di presenzialismo mediatico. D’altronde il dissenso a qualcosa deve aggrapparsi, e l’esposizione social offre un aggancio facile.

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Nominati tre nuovi assessori: tedesco all’Urbanistica, Pasqua ai Lavori pubblici, Cannavà a Ecologia.

Angelo Pasqua con Enzo Amato,iAttivamente.

Così come si presta a facili polemiche il tagliando all’amministrazione”, che il sindaco presenta dopo aver traccheggiato con gli alleati. Alla fine imbarcati nella stanza dei bottoni con rubriche di sostanza, ma tenuti in minoranza numerica da Pino Carrabino, Rosario Sicari e Ombretta Tringali. Cui si aggiunge Tania Patania, promossa vicesindaca. “La giunta elettorale diventa una giunta politica, con nuovi assessori che rappresentano in pieno la maggioranza“, ammette Di Mare. Rimarcando che è costretto dai numeri in consiglio a liberare le poltrone già di Beniamino D’Augusta, Cosimo Cappiello e Rosario Costa. Il ballottaggio ha dato la sindacatura, ma gli apparentamenti hanno consegnato un’aula consiliare eletta in maggior parte con l’avversario Pippo Gulino. Alla fine una maggioranza è stata messa in piedi. Portando persino il play maker delle sue liste, Marco Stella, alla presidenza di Palazzo San Biagio. Un en plein durato più a lungo di quelli che sono i canoni usuali nella politica di coalizione, terminato con l’approdo alle poltrone assessoriali del consigliere Giuseppe Tedesco, dell’ex consigliere Angelo Pasqua e dell’ex assessore Concetto Cannavà. I primi due provengono dalla diaspora delle liste Massimo Carrubba, coalizione centristra orientata a sinistra. L’ultimo arriva dritto dalla Lega, sia pure formalmente mascherata con un movimento civico federato.

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Scoppia il caso dei due assessorati di area leghista, Triberio: amministrazione schiacciata sui “nostalgici”.

Concetto Cannavà.

“Svelato il paravento di un’amministrazione civica, la nuova giunta Di Mare sarà a trazione leghista“, attacca subito Giancarlo Triberio. Pasqua infatti è stato indicato da Attivamente, che dopo la rottura con gli altri carrubbiani di maggioranza si è federato coi leghisti. Operazione che ha fruttato una poltrona come Lavori pubblici, altrimenti difficile da ottenere. E che in termini di peso fa il paio con Ecologia, assegnata a Cannavà. “E’ chiaro adesso che il sindaco disvela politicamente la sua natura consegnandoci un’amministrazione schiacciata su posizioni di destra“, scrive il capogruppo di minoranza. Nel comunicato sostiene inoltre che Di Mare sta “tagliando i cordoni con il civismo, il mondo moderato e quello progressista, grazie anche alla presenza di revisionisti delle tradizioni e nostalgici di tempi ormai passati della nostra Repubblica“. Il documento però pecca dello stesso contorsionismo rinfacciato al primo cittadino.

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Per qualche seggio in più: il boomerang del centrosinistra nell’apparentamento che ha rafforzato le destre.

Giuseppe Tedesco.

Oggi Tedesco è assessore allUrbanistica, ma in consiglio è arrivato con la stessa coalizione di Triberio, nella lista Augusta coraggiosa ispirata al modello del Pd emiliano. E’ stata l’unica del cartello Carrubba che non si è apparentata con Gulino, mentre le altre sono andate a fare mucchio elettorale con gli stessi “nostalgici” ora entrati in giunta. Senza quell’anomala alleanza, le civiche in campo con Di Mare avrebbero preso il premio di maggioranza e adesso non ci sarebbe alcun “revisionista” sulle poltrone che contano. In pratica, per guadagnare qualche seggio in più, è stato lo stesso furbesco “mondo moderato e progressista” a dare alla “destra” il peso per scalare il Palazzo. La singolarità di un’amministrazione che mette dentro pezzi consistenti del centrosinistra e del centrodestra, è comunque evidente. Il sindaco se ne rende conto, per questo alla precisa domanda di una giornalista risponde secco che “l’unico colore politico è il neroverde“, come quello nelle maglie calcistiche del vecchio Megara. Aggiungendo che “poi alle regionali e alle nazionali ognuno farà le sue scelte”, le quali tuttavia non coinvolgono un laboratorio “a cui guardano le altre città della provincia”. Nonostante il rischio di farsi venire il torcicollo.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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